domenica 30 marzo 2014

Precipitato l’aereo che cercava il Boeing scomparso


Vicino alla città di Gwalior nel Madhya Pradesh in India si è schiantato l’aereo da trasporto militare dell’Aeronautica militare indiana C-130J Super Hercules. Secondo i dati non confermati, ha partecipato alla ricerca del disperso Boeing 777 malese.
Secondo il bilancio provvisorio, a bordo del C-130J Super Hercules c’erano 5 persone delle quali non si hanno notizie.
Secondo l’Aeronautica militare indiana, l’aereo eseguiva un volo di addestramento, ma alcuni media indiani sostengono che stava partecipando alla ricerca del disperso Boing 777 nell’Oceano Indiano.

Amnesty international ed il suo leader guerrafondaio

Amnesty international ed il suo leader guerrafondaio

Grazie ad un interessante articolo di freebooter tradotto da Barbara Cloroho scoperto che Zbigniew Brzezinski, uno degli uomini più potenti del mondo, consigliere guerrafondaio del presidente Carter in un periodo in cui il partito democratico degli USA sembrava un po' restio ad intraprendere azioni di guerra, è stato uno dei dirigenti di Amnesty International! La notizia è confermata anche da wikipedia inglese (noto sito che rifugge dal denunciare le cospirazioni) e da encycl.opentopia.

 Ma guarda un po', un'associazione che dovrebbe in teoria puntare il dito contro l'imperialismo degli Stati Uniti e delle altre potenze, colpevoli di esportare guerra e tortura in tutto il mondo, che viene diretto proprio da uno dei più influenti e potenti guerrafondai del mondo. Come dare credito ancora ad Amnesty International se viene gestita dagli stessi poteri che dovrebbero contrastare? E come fare a non complimentarsi con l'astuzia dei nostri leader mondiali che quando organizzano guerre, violenze, inquinamento e devastazioni ambientali, si preoccupano di creare e/o dirigere essi stessi le associazioni che dovrebbero opporsi a tutto questo?

Da tempo avevo poca fiducia in Amnesty International, sia perché ho frequentato una loro sede dove ho trovato lo stesso spirito che anima le associazioni di dame della carità, sia perché di fronte alleripetute violazioni dei diritti umani perpetrate nei reparti psichiatrici di tutto il  mondo, e nonostante le denunce a loro pervenute a riguardo, non hanno mai mosso un dito. I diritti umani a quanto pare Amnesty International li difende solo quando vuole lei ... o forse quando vuole qualcun altro che tira le fila di tale organizzazione.

Del resto se Amnesty non interviene sulla sistematica violazione dei diritti umani in campo psichiatrico non è per mancanza di tempo, tanto è vero che tale associazione si occupa persino di cose che con la sua attività statutaria non c'entrano niente, come la fantomatica lotta all'AIDS (http://www.dsi.unipd.it/documenti/Salvan240507.pdf ) che Amnesty promuove niente meno che assieme all'UNICEF (una costola di quell'ONU che ha legittimato il massacro del popolo libico ad opera del suo braccio armato, la NATO) accogliendo fondi per "curare" madri e bambini (il cui stato di malattia è per altro supposto su basi scientifiche inconsistenti) confarmaci a dir poco spaventosi.

Questa storia dovrebbe insegnare che chi comanda ed usa la tortura crea le associazioni che denunciano la violazione dei diritti umani affinché protestino solo quando lo permette chi sta al potere.

Alla stessa maniera abbiamo già visto che le associazioni ambientaliste sono state create affinché protestino solo quando lo permette chi sta al potere ed evitino di protestare in altre occasioni; che i torturatori di animali hannocreato/manipolato le associazioni animaliste affinché si oppongano alla vivisezione ma non all'impianto del microchiped alle scie chimiche che stanno sterminando intere famiglie di animali; che le potenze guerrafondaie hannocreato/manipolato le associazioni pacifiste affinché distraggano i pacifisti dalla campagne più importanti o perché li portino a fare solo inutili manifestazioni di piazza che non fanno crescere la coscienza popolare.

Se non ci credete provate a scrivere a tali associazioni e vedrete che razza di "risposte" vi danno. L'ultima che ho contattato su due domande semplici e concise ha risposto alla prima ed ha evitato di menzionare la seconda. La seconda era ovviamente sul (mancato) impegno degli animalisti e antivivisettori riguardo alle scie chimiche.
 
 
Che sarà mai!!! Non ho ancora sonno e sono le 5 passate. Sarà stato l'aver suonato, smontato, caricato e scaricato. Mi imbatto nel video del concerto (1986?) a favore di amnesty international. Ci sono tutti ma proprio tutti. Addirittura figure poco conosciute ai più come Howard Jones. Cento e cento artisti di ogni calibro e sotto il palco un mare di gente. Tutti uniti mano nella mano come si fa quando c'è un LIVE AID. Poi mi chiedo come mai vedo tanti volti legati a strane situazioni. Personaggi discussi e controversi. Gente che ha iniziato da "comunisti" e che poi è andata a cantare per il papa. Ma la cosa che rattrista non è questo ma la capacità di manipolare milioni di persone contemporaneamente creando ad hoc l'immagine positiva di un'organizzazione che sta nel cuore di tanti, troppi. E' terribile pensare che non c'è nessuno di cui fidarsi ma quando si muovono simili numeri, mi spiace, non ci può essere giustezza di azione. Le intenzioni rimangono nobili (lo è anche la legge) ma in pratica? Ricordo che in una conferenza si alzò un responsabile di legambiente che tuonò denunce perchè venne fuori un documento su pezzi grossi collusi con storiaccie di riciclaggi e rifiuti. Che dire signori lettori!!! Ho sempre sostenuto che è proprio grazie alla bontà della gente comune, che rischia la vita nella protezione civile, legambiente, wwf, amnesty e simili che i poteri forti riescono a dirigere quel gioco perverso che provoca la guerra e che gestisce poi gli ospedali da campo e il traffico di medicinali. Duro da digerire ma con un pò di buona volontà potreste scardinare queste organizzazioni dall'interno, voi che ci lavorate. 
 
 

Vedete motori da quelle parti???



Servizio della BBC sull'aereo Malese scomparso..... 
interessante il fotogramma postato che potete visionare nel video .
Vedete motori da quelle parti???
28 secs into clip

Renzi, ovvero il Papa Francesco della politica


A cura dello staff di nocensura.com 

Renzi sta alla politica come Papa Francesco sta al Vaticano. Leggasi, sembra che "cambi tutto" ma non cambia niente di sostanziale, solo una "riverniciatina" alla carrozzeria, un'operazione per rilanciare l'immagine - della politica come del Vaticano - basandosi sulle chiacchiere e operazioni di marketing.

Papa Francesco, con la sua semplicità e il suo aspetto mite ha conquistato l'opinione pubblica; è riuscito a riavvicinare i fedeli che si erano allontanati, ed è riuscito a risultare simpatico anche ai non credenti;

Come non apprezzare i suoi gesti - inconsueti per un Pontefice - come telefonare a casa dei fedeli, o le donazioni fatte ad alcuni bisognosi, dai 200€ regalati ad un'anziana signora borseggiata ai mille donati a un'artigiano in crisi vittima di usura? (Ben premurandosi che questi gesti finissero su tutti i giornali) 

Siamo talmente abituati alla strafottenza dei potenti che basta poco per far felice il "popolino". Se Papa Francesco volesse far qualcosa di significativo per i poveri, potrebbe iniziare fornendo un tetto alle tante persone che hanno perso la casa, che in molti casi si sono ritrovati in strada. Il Vaticano possiede un patrimonio immobiliare immenso, pari al 20% degli immobili italiani, in particolare a Roma un immobile su 4 è della Santa Sede; ma fuori dalla stazione Termini il numero delle persone che dormono per terra, su un cartone, è aumentato in modo esponenziale, e ovviamente, non solo li.

Allo stesso modo, con Renzi non cambierà NIENTE; cambiano i nomi, le facce e talvolta i simboli dei partiti, ma i manovratori sono sempre gli stessi.

Renzi sarà il Papa Francesco della politica: tante belle parole e qualche "contentino", senza cambiare niente di sostanziale. Probabilmente ridurrà il numero dei parlamentari, forse taglierà addirittura il Senato, favorendo le trame dei poteri forti [1] e la gente, le "masse inconsapevoli" drogate dalla propaganda e dal vento dell'antipolitica, che soffia sempre più forte, lo ringrazieranno, si guadagnerà la simpatia di tante persone, come se il risparmio nell'ordine di qualche milione che ne deriverà fosse salvifico, distraendo dagli 80-90 miliardi all'anno che paghiamo a titolo di interessi sul debito pubblico e dai 45-50 che inizieremo a pagare di Fiscal compact.

[1] Ridurre il numero dei deputati, che era uno dei principali obiettivi della Loggia P2, è funzionale alle trame dei poteri forti, visto che il parlamento diventa più facilmente gestibile e controllabile. Meglio ridurre stipendi e privilegi senza toccare il numero dei deputati, che DOVREBBERO essere "sentinelle" dei territori, portando le istanze dei cittadini in parlamento, così come i Padri Costituenti non istituirono un sistema bicamerale a caso...

Renzi imbastirà un teatrino, uno squallido teatrino, e c'è il rischio che - anche grazie ai media -passi un bel po' di tempo prima che gli italiani - in particolare quelli più "lobotomizzati" dai media -capiscono che non cambierà assolutamente niente... 

POVERA ITALIETTA!


Staff nocensura.com 
http://www.nocensura.com/

Gli USA in allerta per un possibile attacco nucleare

Gordon Duff  PressTV  – Reseau International
MIDEAST-ISRAEL-60 YEARS-NAVYGli Stati Uniti sono in allerta e hanno schierato mezzi militari sulla costa atlantica da New York a Charleston, per un attacco con missili da crociera o aerei a bassa quota. Tali misure di sicurezza rafforzate sono iniziate con l’inasprimento delle minacce d’Israele all’Iran, ma sono aumentate dopo la misteriosa scomparsa del Volo 370 delle Malaysia Airlines. Fonti ai vertici delle forze armate e dell’intelligence USA citano la possibilità di un attacco terroristico che vedrebbe anche l’uso di armi nucleari lanciate da un sottomarino. Tuttavia, il piano di cui siamo stati informati dovrebbe riguardare un aereo dirottato da imputare agli iraniani, come Joel Rosenberg ha detto in un’intervista con Greta Van Susteren su Fox News il 18 marzo. Secondo lui, gli iraniani avrebbero dirottato l’aereo per attaccare Israele. Gli Stati Uniti, tuttavia, ritengono che altri che non l’Iran valutino un attacco contro Stati Uniti e non Israele, con l’intenzione di incolpare l’Iran.
Ieri, il reporter investigativo Chris Bollyn ha fatto una scoperta sorprendente: “Secondo i rapporti di osservatori aeronautici, Israele ha un Boeing identico a quello delle Malaysia Airlines. Il Boeing 777-200 è di stanza a Tel Aviv dal novembre 2013. La sola differenza visibile tra l’aereo scomparso e quello di Tel Aviv sarebbe il numero di serie. Cosa pianificano gli israeliani con tale doppione dell’aereo delle Malaysia Airlines? Utilizzando il gemello che hanno in deposito, i cervelli del terrorismo potrebbero aver programmato un piano sinistro in cui l’aereo scomparso riappare per un atroce attacco sotto falsa bandiera. Il fatto che il pubblico sappia dell’esistenza dell’aereo gemello di Tel Aviv potrebbe impedire che tale piano malvagio abbia successo“. Dopo la pubblicazione dell’articolo dettagliato e motivato di Bollyn, Tel Aviv ha lanciato un’offensiva mediatica su larga scala. Tuttavia, fonti statunitensi dicono che tale operazione si sia rivoltata contro gli israeliani, ciò significa che se il loro ruolo nel caso dell’aereo scomparso non era mai stato menzionato prima, ora lo è certamente. Una fonte di alto rango ha detto: “Alla luce degli sforzi israeliani per il rilascio di Jonathan Pollard, compreso un ricatto manifesto, il deterioramento delle relazioni tra Israele e l’amministrazione Obama ha creato una situazione molto pericolosa. Israele potrebbe fare qualsiasi cosa“.
L’avvertimento di Obama al vertice sul nucleare
Il 25 marzo 2014 il presidente Obama ha partecipato al Vertice sulla sicurezza nucleare a L’Aia, Paesi Bassi. 53 capi di Stato vi hanno partecipato. Il primo ministro d’Israele Netanyahu non era presente. Era il 3° Summit sulla sicurezza nucleare boicottato da Israele finora. Alla conferenza stampa di chiusura, il primo ministro olandese Mark Rutte aveva appena finito di congratularsi con l’Iran sulla cooperazione, lodando gli Stati Uniti per il loro successo diplomatico. Rutte fece il seguente annuncio accanto al presidente Obama: “...Si fanno progressi. Prendete l’Iran. Ho parlato con il Presidente Ruhani a Davos al World Economic Forum di gennaio. Ora abbiamo accordi provvisori. Potendo parlare con il Presidente Rouhani, sono il primo leader olandese, da oltre 30 anni, a poter discutere con il leader iraniano; è stato possibile solo grazie agli accordi interinali che sembrano reggere. Gli USA hanno la leadership anche qui“. Poi, il presidente Obama ha detto: “Quando si tratta della nostra sicurezza, continuo ad essere molto più preoccupato dalla prospettiva di un’arma nucleare fatta esplodere a Manhattan“. Normalmente, un tale avvertimento sembrerebbe meno inquietante, ma non viviamo in tempi normali.
Misure speciali
Il dispiegamento prevede velivoli AWACS (Airborne Warning and Control), sistemi di difesa missilistica navali AEGIS e sistemi per la difesa contro missili da crociera JLENS montati su aerostati. Non è inusuale che le navi AEGIS siano dispiegate al largo. È una procedura standard per usare gli AEGIS a difesa di New York e Washington fin dagli “errori procedurali” del NORAD durante l’11/9. Tuttavia, i sistemi AEGIS che furono assegnati a sostegno dell’”Iron Dome“, il famoso sistema di difesa missilistica di Israele, ora non lo sono più. Questo cambiamento indica una o più modifiche nella politica strategica degli Stati Uniti:
• La minaccia di un attacco preventivo contro Israele da parte dell’Iran è considerata inesistente.
• I ritiro dei sistemi dall’”Iron Dome” offre agli Stati Uniti la leva necessaria per rinnovare i colloqui con i palestinesi.
• Gli Stati Uniti riconoscono le relazioni pericolose esistenti tra le fazioni estremiste in Israele e negli Stati Uniti, capaci di azioni come il terrorismo nucleare contro le due nazioni.
Alcune teorie del complotto sulla chiusura delle ambasciate
Nel 2010, lo storico israeliano Martin van Creveld dichiarò che Israele era pronto ad usare armi nucleari contro le capitali del mondo, se “lo Stato ebraico” fosse minacciato. Creveld, che sostiene il ritiro d’Israele nei confini del 1967, è un professore rispettato e pragmatico, e non avrebbe fatti minacce. Avrebbe tentato, a suo modo, d’informare il mondo di una tale possibilità. Quattro giorni fa il ministero degli Esteri israeliano ha chiuso tutte le ambasciate a causa di una controversia salariale con un sindacato. Anche se questo può essere vero, altri “meno fiduciosi” citano la vecchia diceria che vuole Israele aver accumulato armi nucleari in tutte le sue ambasciate. Le armi nucleari tra le altre cose emettono fotoni ad alta energia, il SNM (materiale nucleare speciale) è rilevabile dai sensori satellitari, anche se depositato in un contenitore schermato. Le fonti dicono che “SNM” è stato rilevato in ambasciate e consolati israeliani. Si tratta in realtà di un piano di guerra che include attacchi simultanei ad ambasciate e consolati nel mondo della nazione obiettivo. Anche se nessuna specifica menzione d’Israele viene fatta, l’”opzione Sansone” è l’infame piano israeliano per “trascinare il mondo” in caso di minacce, facendo pensare alle dichiarazioni enigmatiche Creveld. Così, con la misteriosa chiusura degli impianti israeliani in tutto il mondo, i cospirazionisti credono che tali strutture contengano armi nucleari “apocalittiche”.
Altri fattori utilizzati per costruire un mosaico realistico della minaccia:
- La indiscriminate accuse d’Israele sul ruolo dell’Iran nel dirottamento del Volo 370 delle Malaysia Airlines
- Gli Stati Uniti adottano livelli DEFCON che non si vedevano dalla crisi dei missili di Cuba
- L’aumento delle minacce israeliane di attacco preventivo contro l’Iran
- la richiesta di alcuni parlamentari degli Stati Uniti per un attacco nucleare contro l’Iran
- La rimozione di oltre il 70% del personale del comando armamenti nucleari negli Stati Uniti, per “cattiva condotta”.
Il silenzio è d’oro
Assediato da tutte le parti, Israele aveva la possibilità di esercitare moderazione intelligente e diplomazia in risposta all’inaudita condanna globale senza. Tuttavia, ha scelto di usare ogni opzione immaginabile per aumentare non solo disprezzo ed isolamento, ma anche per farsi vedere come ostile ed irresponsabile il più possibile. Ci si può chiedere se tale politica sia volta ad unire gli ebrei dietro gli errori di tali suicidi israeliani piuttosto che per supportare lo “Stato ebraico”.
jlens-0713-deTraduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
 http://aurorasito.wordpress.com/

L'inquietante intreccio dei nomi che appoggiano Renzi: "Poteri forti che vogliono eliminare la sinistra"


chi si nasconde dietro renzi minimizer

Una magistrale inchiesta di Franco Fracassi svela l'intreccio dei nomi che svernano all'ombra di Renzi. E c'è poco da stare allegri perchè, tra questi, ve ne sono di terribilmente inquietanti.

 


Quando negli anni Ottanta Michael Ledeen varcava l'ingresso del dipartimento di Stato, al numero 2401 di E Street, chiunque avesse dimestichezza con il potere di Washington sapeva che si trattava di una finta. Quello, per lo storico di Los Angeles, rappresentava solo un impiego di facciata, per nascondere il suo reale lavoro: consulente strategico per la Cia e per la Casa Bianca. Ledeen è stato la mente della strategia aggressiva nella Guerra Fredda di Ronald Reagan, è stato la mente degli squadroni della morte in Nicaragua, è stato consulente del Sismi negli anni della Strategia della tensione, è stato una delle menti della guerra al terrore promossa dall'Amministrazione Bush, oltre che teorico della guerra all'Iraq e della potenziale guerra all'Iran, è stato uno dei consulenti del ministero degli Esteri israeliano.
Oggi Michael Ledeen è una delle menti della politica estera del segretario del Partito democratico Matteo Renzi. Forse è stato anche per garantirsi la futura collaborazione di Ledeen che l'allora presidente della Provincia di Firenze si è recato nel 2007 al dipartimento di Stato Usa per un inspiegabile tour. Non è un caso che il segretario di Stato Usa John Kerry abbia più volte espresso giudizi favorevoli nei confronti di Renzi. Ma sono principalmente i neocon ad appoggiare Renzi dagli Stati Uniti. Secondo il "New York Post", ammiratori del sindaco di Firenze sarebbero gli ambienti della destra repubblicana, legati alle lobby pro Israele e pro Arabia Saudita. In questa direzione vanno anche il guru economico di Renzi, Yoram Gutgeld, e il suo principale consulente politico, Marco Carrai, entrambi molti vicini a Israele. Carrai ha addirittura propri interessi in Israele, dove si occupa di venture capital e nuove tecnologie. Infine, anche il suppoter renziano Marco Bernabè ha forti legami con Tel Aviv, attraverso il fondo speculativo Wadi Ventures e, il cui padre, Franco, fino a pochi anni fa è stato arcigno custode delle dorsali telefoniche mediterranee che collegano l'Italia a Israele.
Forse aveva ragione l'ultimo cassiere dei Ds, Ugo Sposetti, quando disse: «Dietro i finanziamenti milionari a Renzi c'è Israele e la destra americana». O perfino Massimo D'Alema, che definì Renzi il terminale di «quei poteri forti che vogliono liquidare la sinistra». Dietro Renzi ci sono anche i poteri forti economici, a partire dalla Morgan Stanley, una delle banche d'affari responsabile della crisi mondiale. Davide Serra entrò in Morgan Stanley nel 2001, e fece subito carriera, scalando posizioni su posizioni, in un quinquennio che lo condusse a diventare direttore generale e capo degli analisti bancari.
La carriera del giovane broker italiano venne punteggiata di premi e riconoscimenti per le sue abilità di valutazione dei mercati. In quegli anni trascorsi dentro il gruppo statunitense, Serra iniziò a frequentare anche i grandi nomi del mondo bancario italiano, da Matteo Arpe (che ancora era in Capitalia) ad Alessandro Profumo (Unicredit), passando per l'allora gran capo di Intesa-San Paolo Corrado Passera. Nel 2006 Serra decise tuttavia che era il momento di spiccare il volo. E con il francese Eric Halet lanciò Algebris Investments.
Già nel primo anno Algebris passò da circa settecento milioni a quasi due miliardi di dollari gestiti.
L'anno successivo Serra, con il suo hedge fund, lanciò l'attacco al colosso bancario olandese Abn Amro, compiendo la più importante scalata bancaria d'ogni tempo. Poi fu il turno del banchiere francese Antoine Bernheim a essere fatto fuori da Serra dalla presidenza di Generali, permettendo al rampante finanziere di mettere un piede in Mediobanca.
Definito dall'ex segretario Pd Pier Luigi Bersani «il bandito delle Cayman», Serra oggi ha quarantatré anni, vive nel più lussuoso quartiere di Londra (Mayfair), fa miliardi a palate scommettendo sui ribassi in Borsa (ovvero sulla crisi) ed è il principale consulente finanziario di Renzi, nonché suo grande raccoglietore di denaro, attraverso cene organizzate da Algebris e dalla sua fondazione Metropolis. E così, nell'ultimo anno il gotha dell'industria e della finanza italiane si sono schierati uno a uno dalla parte di Renzi. A cominciare da Fedele Confalonieri che, riferendosi al sindaco di Firenze, disse: «Non saranno i Fini, i Casini e gli altri leader già presenti sulla scena politica a succedere a Berlusconi, sarà un giovane». Poi venne Carlo De Benedetti, con il suo potentissimo gruppo editoriale Espresso-Repubblica («I partiti hanno perduto il contatto con la gente, lui invece quel contatto ce l'ha»). E ancora, Diego Della Valle, il numero uno di Vodafone Vittorio Colao, il fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio e l'amministratore delegato Andrea Guerra, il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera con la moglie Afef, l'ex direttore di Canale 5 Giorgio Gori, il patron di Eataly Oscar Farinetti, Francesco Gaetano Caltagirone, Cesare Romiti, Martina Mondadori, Barbara Berlusconi, i banchieri Fabrizio Palenzona e Claudio Costamagna, il numero uno di Assolombarda Gianfelice Rocca, il patron di Lega Coop Giuliano Poletti, Patrizio Bertelli di Prada, Fabrizio Palenzona di Unicredit, Il Monte dei Paschi di Siena, attraverso il controllo della Fondazione Montepaschi gestita dal renziano sindaco di Siena Bruno Valentini, e, soprattutto, l'amministratore delegato di Mediobanca Albert Nagel, erede di Cuccia nell'istituto di credito.
Proprio sul giornale controllato da Mediobanca, "Il Corriere della Sera", da sempre schierato dalla parte dei poteri forti, è arrivato lo scoop su Monti e Napolitano, sui governi tecnici. Il Corriere ha ripreso alcuni passaggi dell'ultimo libro di Alan Friedman, altro uomo Rcs. Lo scoop ha colpito a fondo il governo Letta e aperto la strada di Palazzo Chigi a Renzi. Il defunto segretario del Psi Bettino Craxi diceva: «Guarda come si muove il Corriere e capirai dove si va a parare nella politica». Gad Lerner ha, più recentemente, detto: «Non troverete alla Leopolda i portavoce del movimento degli sfrattati, né le mille voci del Quinto Stato dei precari all'italiana. Lui (Renzi) vuole impersonare una storia di successo. Gli sfigati non fanno audience».
 http://www.infiltrato.it/

giovedì 27 marzo 2014

I legami dei Rothschild con il volo MH370


Il gruppo Blackstone, di propietà dei Rothschild trae un beneficio diretto dalla scomparsa del volo MH370, diventando il titolare di un brevetto legato a nuove tecnologie.
In questo bizzarro caso del volo scomparso, 1+1 sta iniziando a diventare 2.
Nuove informazioni, controllate e approfondite da Intellihub News, potrebbero far luce sulla vicenda legata alla scomparsa del volo Malaysian Airlines. Il volo è stato riferito, recentemente da funzionari malesi, essere finito tragicamente nell’Oceano Indiano nonostante la mancanza di prove fisiche (chieste con insistenza dalla Cina NdT).
Mentre la scomparsa del volo MH370 che aveva 239 persone a bordo è tragica, le nuove informazioni rivelano che un gigante tecnologico con sede in Texas, Freescale Semiconductor Ltd., potrebbe aver beneficiato in qualche modo dalla scomparsa dell’aereo. A bordo del velivolo vengono segnati 20 dipendenti della società Freescale. La perdita di queste vite umane, dipendenti e collaboratori di Freescale, sarà sicuramente dispiaciuta a tutti coloro che li conoscevano nell’azienda, ma questo non fa che aumentare le possibilità che la corporazione possa aver beneficiato in qualche modo dall’evento.
“Freescale già confermato che i 20 dipendenti – 12 dalla Malesia e otto dalla Cina – erano tra  i 239 passeggeri del volo MH370. L’azienda non ha rilasciato i nomi di quei dipendenti, e di nuovo si è rifiutata di farlo Lunedi. “, Come riportato da Brian Gaar, il 24 mar.
E’ stato menzionato in una dichiarazione di un portavoce della società che i dipendenti che erano a bordo di MH370, erano estremamente talentuosi e preziosi nel settore tecnologico.
Freescale Semiconductor Ltd. è di proprietà principalmente della Blackstone Group, ovvero di Lord Jacob Rothschild, lo stesso gruppo responsabile per aver irrorato il Corexit, sostanza altamente tossica nelle acque del Golfo del Messico, nei mesi successivi alla fuoriuscita di petrolio BP, come riportato nella fase iniziale da Intelihub News. Incredibilmente, vediamo che anche il Gruppo Carlyle è tra gli investitori secondari e questo non fa altro che aggiungere un’ulteriore strato di sospetto su questa vicenda.
Ecco ciò che ci racconta Wikipedia sulla Freescale Semiconductor  e i suoi movimenti “finanziari”:


Il 15 settembre del 2006, Freescale ha approvato di essere acquistato per 17,6 miliardi dollari da un consorzio guidato da Blackstone Group e dei suoi co-investitori, Carlyle Group , TPG Capital e Permira . L’offerta di acquisto è stata accettata il 13 novembre 2006 a seguito di un voto da parte degli azionisti della società. L’acquisto, si è chiuso il 1 ° dicembre 2006, è stato il più grande acquisto privato di una società di tecnologia fino al  2013.
Come giornalista, devo sottolineare la grande quantità di denaro investito in questa società di tecnologia. 17.9$ miliardi di dollari non sono una goccia nel mare, probabilmente questa società significa molto vista la natura dell’investimento. Dobbiamo anche chiederci perché così tanti dipendenti Freescale erano sullo stesso volo, allo stesso tempo. Quattro di questi dipendenti loro sono stati segnalati da diverse fonti come i diretti titolari di brevetti negli Stati Uniti relativi ad una nuova tecnologia. Questo concomitanza di eventi e di presenza sul volo in contemporanea, di proprietari di brevetti, è stata probabilmente una violanza dei protocolli della sicurezza dell’azienda, o per lo meno una svista costosa.
In realtà è stato segnalato che Peid Ong Wang, Suzhou, Zhijun Chen, Suzhou, Zhihong Cheng, Suzhou e Li Ying, Suzhou, dipendenti  cinesi della Freescale che erano a bordo del volo 370, erano ciascuno titolari del 20% del Brevetto USA #US008671381B1. Incredibilmente, il restante 20% è stato segnalato per essere detenuto dalla Freescale Semiconductor Ltd., che ora, dopo la scomparsa del volo 370 diventa il titolare unico del brevetto. In termini diretti, Lord Jacob Rothschild è oggi il titolare del brevetto in virtù di interesse investiti nella Freescale Semiconductor Ltd.
Per portare ulteriormente le cose in prospettiva, la dinastia Rothschild possiede la banca centrale malese che a sua volta è pesantemente coinvolta finanziariamente con il governo malese e la Malaysian Airlines.
C’è altro da dire?