lunedì 2 dicembre 2013

Così oggi si prepara l’alluvione di domani



di Ferruccio Sansa

Le alluvioni di domani le stiamo
preparando oggi. Mentre
proclamiamo lutti nazionali e abbracciamo
i parenti delle vittime.
Sei milioni di italiani vivono in zone
ad alto rischio. I luoghi in pericolo
li trovate sul giornale e sul
sito (www.ilfattoquotidiano.it).
Guardate l’elenco per capire dove
vivete. E ricordate questi dati
quando, dopo l’ennesima alluvione,
i politici di turno punteranno il
dito contro il cielo. Bugiardi!
Prendete la Liguria. Una storia
esemplare. Qui l’alluvione del 2011
ha lasciato tracce, nella terra, negli
incubi della gente. Non nella testa
degli amministratori. Così a Brugnato,
zona devastata dall’alluvio -
ne, sorgerà un outlet capace di
ospitare 1.500 persone. Un anno fa
l’assessore all’Ambiente della Regione,
Renata Briano, avvertì: “Per
noi è in piena zona rossa”. Pericolo
alluvioni. Fu smentita dalla sua
collega all’Urbanistica, Marylin
Fusco, poi dimessa per gli scandali.
Risultato: si costruisce, per la gioia
degli imprenditori, vicini al centrosinistra.
A pochi chilometri nascerà
il porticciolo della Marinella.
Proprio alle foci del fiume Magra
che provoca disastri. Tra le società
impegnate il Monte dei Paschi di
Siena, la banca “rossa”. Nel cda sedeva
il cassiere della campagna
elettorale di Claudio Burlando.
Accanito sostenitore dell’opera
Massimo Caleo, ex sindaco di Sarzana
(Pd) che sostiene la teoria della
“conservazione attiva del territorio”.
In questo caso significa
quasi mille posti barca, 750 residenze,
250 negozi e 25 stabilimenti
balneari. Caleo è stato promosso
capogruppo Pd alla commissione
Ambiente e Territorio del Senato.
A Monterosso (centrodestra), nei
giorni in cui si cercavano ancora le
vittime dell’alluvione, continuarono
a lavorare i cantieri per l’auto -
silos che imbriglia con il cemento
la collina alle spalle del paese. A due
passi dal rivo che uccide. La magistratura
sequestrò tutto.
Non basta. La Regione Liguria ha
varato un piano casa che, secondo
il verde Angelo Bonelli, è tra i più
devastanti d’Italia. Porterà 30 milioni
di metri cubi di costruzioni in
una regione che ha già il record del
territorio consumato. Mentre ex
assessori all’Urbanistica (centrosinistra)
che di professione fanno gli
architetti firmano colate di cemento
per imprenditori oggi latitanti.
A Imperia il centrodestra (con il
consenso del centrosinistra) ha
realizzato porticcioli grandi come
città. Chi li costruì è finito in manette,
mentre imprese in odor di
‘ndrangheta hanno puntato gli occhi
sullo smaltimento della terra.
Intanto a Sanremo si costruiscono
grattacieli. E si permette che Genova
viva con il terrore della pioggia!
Il Comune, di questo gli va dato atto,
sta cercando 200 milioni per
salvare interi quartieri. Nel frattempo
ci si affida ai pannelli luminosi:
“Previste forti precipitazioni.
Attenzione”. Come dire, siete avvertiti,
cavoli vostri. Questo fa lo
Stato per noi.

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