martedì 12 giugno 2012
E tonfo su tonfo...arriveremo in Grecia
Non ha più la bella e sobria cera dei primi giorni il nostro professor bocconian banchiere Mario Monti. Il viso è un po’ tirato e a volte risponde seccato a chi gli chiede conto del disastro che sta facendo.
L’ultima a ricordargli il fallimento la ministro delle finanze austriaca, Maria Fekter, che ha previsto l’Italia prossima alla necessità di chiedere, anch’essa, un prestito…cosa da sempre smentita dall’ abusivo governo pieno di tecnici, da Napolitano, da Berlusconi e dagli amici felici e scodinzolanti del PD.
Fatto sta che si va di tonfo in tonfo…una vera e propria debacle…con lo spread che vola e con tutti gli indici che dimostrano la totale inefficacia ed incapacità di un gruppo di ministri che neanche i conti sanno fare…a cominciare da quello riguardante gli esodati.
Che la fine sarebbe stata questa molti lo avevano da subito detto…affossare gli italiani onesti sotto una marea di tasse non poteva che portare ai risultati attuali…lo sanno gli economisti, lo dice la storia, lo capiscono anche gli alunni delle elementari…ma Monti, il sobrio, sembra uscire dall’ università dei falliti…fa tutto ciò che serve per impedire ogni ripresa del paese…attacca pensionati e lavoratori, chiude i rubinetti delle banche e degli investimenti statali, porta al fallimento migliaia di aziende…ma…ma non tocca i privilegi dei parlamentari, non abbassa il suo e altrui stipendio, non fa nessuna patrimoniale, non è capace di immaginare neanche una legge contro la corruzione…alfabeto di un buon ed equo governo.
La sua mission sembra, anzi, scusate, è mirata solo al salvataggio delle banche, di quegli istituti di credito che con le loro speculazioni e le loro voragini di bilancio stanno portando i paesi e la gente dell’ Europa alla fame.
Solo 3 mesi per salvare l’euro, dice Christine Lagarde, numero uno del Fondo Monetario Internazionale…tre mesi a che prezzo e a che costi?…chiederebbe un buon governo…
Ma l’Italia non ha un governo e non ha un parlamento, l’Italia non ha una politica né ha politici, l’Italia ha gente che siede in un aula per votare ciò che gli viene imposto…non ciò che gli dice la coscienza o il cervello, se l’avessero. Il parlamento, i partiti, la loro anti-politica, hanno svuotato di senso quello che avrebbe dovuto essere il luogo del confronto e delle idee, della democrazia e del popolo. Si dimenano parlando e scontrandosi per una legge elettorale che mai saranno in grado di fare e che se anche faranno sarà sempre mirata a mantenere i loro privilegi o si accordano per salvare questo o quel deputato dagli arresti…
Non sono riusciti neanche a capire qual è la differenza di reddito tra i loro emolumenti e quelli dei parlamentari degli altri stati…benché avessero messo una commissione ad hoc pagata, come sempre, da noi cittadini.
Le “belle parole” che i leader dei paesi amici regalano alle vergognose riforme fatte da questo governo, e che spesso il signor Napolitano ama richiamare, si scontrano duramente contro i risultati fallimentari prodotti e ricaduti nel tessuto sociale e valutati, nel modo che conosciamo, da quei mercati che non si sono fatti abbindolare neanche da quel massacro di diritti civili che questo governo ha imposto.
Di tonfo in tonfo…lo spettro della Grecia…ma di quella schiava della Ue…si avvicina…chissà che le prossime elezioni del popolo ellenico non siano capaci di dare quella spallata definitiva a questo sistema di ladri e dia la spinta ai popoli per riprendersi il maltolto.
di Stefano Federici
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