Il Papa a Milano incontra le rappresentanze civili, politiche e militari e dice: 1) « Lo Stato è chiamato a riconoscere l'identità propria della famiglia, fondata sul matrimonio e aperta alla vita » (insomma senza entrare nel vero e palese significato nascosto di queste parole, vedi coppie di fatto e matrimoni fra persone dello stesso sesso, se siete sposati ma non potete avere figli non siete famiglia. O sono troppo fiscale io nella lettura di queste parole? Può darsi.).
2) Parla poi di «diritto primario dei genitori alla libera educazione e formazione dei figli, secondo il progetto educativo da loro giudicato valido e pertinente» (Vedere capitolo: fondi alle scuole cattoliche). Ma spiega meglio aggiungendo: «Non si rende giustizia alla famiglia, se lo Stato non sostiene la libertà di educazione per il bene comune dell'intera società. In questo esistere dello Stato per i cittadini appare preziosa una costruttiva collaborazione con la Chiesa. » (chi ricorda al Papa le paroline nell'art. 33 della Costituzione sulle scuole private "senza oneri per lo Stato"?)
3) Continua poi parlando di «Preziosa collaborazione tra Stato e Chiesa» (io direi "ricca" collaborazione visti i soldi che passano dalle casse dello Stato Italiano a quello dello Stato Vaticano, ma a farlo notare si è cattivi).
4) Prosegue con gli evergreen: le leggi dello Stato ""non possono riconoscere l'aborto e l'eutanasia". Mi si dirà che non accetto le opinioni altrui; rispondo come al solito che io le accetto le opinioni del Papa, ma è il Papa che vuole che le sue opinioni siano LEGGE DELLO STATO ITALIANO. Ma lui non è il Parlamento Italiano. Almeno ufficialmente.
5) E infine definisce la Laicità dello Stato, in un modo condivisibile che lascia un attimo perplessi; ma la perplessità passa subito appena arriva un quanto mai contraddittorio e rivelatore "tuttavia" finale: La «laicità dello Stato» ha «uno dei principali elementi» nell'«assicurare la libertà affinché tutti possano proporre la loro visione della vita comune, sempre, però, nel rispetto dell'altro e nel contesto delle leggi che mirano al bene di tutti», ha proseguito il Papa. «La libertà non è un privilegio per alcuni, ma un diritto per tutti, un diritto prezioso che il potere civile deve garantire». «Tuttavia - ha aggiunto -, libertà non significa arbitrio del singolo, ma implica piuttosto la responsabilità di ciascuno». INSOMMA LA LAICITA' DELLO STATO E' RESPONSABILE SE SI E' D'ACCORDO CON LUI, MENTRE SE OGNUNO SCEGLIE DI AUTODETERMINARSI DIVERSAMENTE DALLE SUE OPINIONI E DALLE SUE CONVENIENZE DIVENTA QUALCOSA DA STIGMATIZZARE. Mah. La gente protesta per le energie umane ed economiche che la Repubblica Italiana ha impiegato per la parata del 2 giugno. Giustamente o meno, non è argomento. Però è argomento che i media non hanno parlato dell'uso diverso che si poteva fare delle energie umane (vedi schiere di forze dell'ordine) ed economiche (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/01/benedetto-xvi-arriva-a-milano-una-visita-da-tredici-milioni-di-euro/248488) messe a disposizione del viaggio del Papa.
© citazioni anche da:
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/il_papa_famiglia_solo_nel_matrimonio_legge_non_consenta_eutanasia_e_aborto/notizie/199916.shtml
http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/06/02/news/il_papa_a_milano-36404052/?ref=HREA-1SEGUI LAICITA' DELLO STATO SU www.facebook.com/laicitadellostato e suwww.twitter.com/laicitastato - Il Pontefice all'Arcivescovado incontra le rappresentanze civili, politiche e militari. Poco prima la tappa allo stadio Meazza accolto da decine di migliaia di giovani. Padre Lombardi: ''Pontefice c...
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