venerdì 21 settembre 2012

Cosa stanno facendo ai nostri cieli?


Oggi mi piacerebbe trattare un argomento che su questo blog non è stato mai affrontato. Un “fenomeno” molto particolare che ormai dalla fine degli anni '90 in tutto il mondo è conosciuto come “chemtrails”, ovvero le scie chimiche. Un fenomeno di cui il web da moltissimi anni pullula di articoli, video, commenti, studi più o meno scientificamente attendibili e su cui si sono spese decine di ipotesi per spiegarne cause, effetti, responsabilità. E voglio parlarne in maniera da esprimere alcune considerazioni di carattere intuitivo, nel limite delle possibilità, analizzando alcuni tratti ricorrenti dell'apparizione nei cieli di tutto il mondo di questo misterioso fenomeno, tratti riscontrabili in migliaia di testimonianze, anche dirette, in documenti ufficiali, come, ad esempio, le innumerevoli interrogazioni parlamentari prodotte in questi anni sia nel Parlamento italiano, in quello Europeo e in altri consessi democratici di tutto il mondo. Proprio su quest'ultimo punto vorrei porre una prima considerazione. La questione a livello istituzionale, nel nostro paese, il più delle volte è stata o ignorata completamente o liquidata con spiegazioni semplicistiche e, usando un eufemismo, stringate. Sostanzialmente, il Parlamento Italiano per bocca di due suoi Ministri (Martino e Pecorario Scanio), in altrettante legislature, all'interrogazione parlamentare proposta da singoli gruppi parlamentari o deputati appartenenti trasversalmente a tutte le forze politiche, ha risposto in entrambi i casi con la posizione che le scie chimiche erano senza alcun dubbio attribuibili a normali e frequenti “scie di condensa” dei motori degli aerei. In altre nazioni, anche se il più delle volte non in via ufficiale, sono state al contrario molte le conferme che tali scie erano attribuibili a una qualche forma di sperimentazione militare e che gli aerei usati erano aerei militari e non civili. In uno dei casi più famosi, in Canada, sulla costa occidentale del paese, nella città di Hespañola, le pressioni della popolazione sulle istituzioni per far luce sulla consistenza enorme del fenomeno sui propri cieli da parte di un anomalo traffico aereo mai ravvisato nella zona, portò il ministro per l’ambiente a condurre test sulla qualità dell’aria. Ad un meeting pubblico il 29 agosto del ‘99 il ministro spiegò alla popolazione che l’aria era sicura, ma la commissione si rifiutò di consegnare pubblicamente le letture delle analisi. Una rivolta popolare scoppiò quando i cittadini si sentirono negato il diritto a tali dati, tanto da indurre il ministro ad allontanarsi scortato dagli agenti di sicurezza. Nel novembre dello stesso anno, la popolazione di Hespañola firmò una petizione e la presentò al Parlamento del governo canadese ad Ottawa, lamentandosi degli aerei che a loro avviso scaricavano elementi di alluminio e particelle di quarzo sopra la città. Erano infatti stati prelevati dei campioni di neve e analizzati al North West Laboratory dell’Ontario. I chimici al laboratorio trovarono livelli di alluminiosette volte superiori al limite preventivo nell’acqua potabile e un numero consistente di particelle di quarzo. Nella petizione la gente chiese di non essere irrorata con queste sostanze, CHI stesse svolgendo simili attività e perchè lo stesse facendo. La cosa andò avanti per oltre un mese fino a quando il Governo canadese fu costretto ad ammettere che il traffico aereo sopra i cieli di Hespañola NON apparteneva né ad aerei civili né militari canadesi. Filtrarono alcune voci che si trattava di esperimenti militari comunque congiunti tra americani e canadesi a scopo di studio sul clima o per la modificazione climatica, ma sia la frammentarietà sia l'attendibilità delle fonti non possono essere garanzia di veridicità. 
Quello che vorrei sottolineare degli episodi riportati è il diverso atteggiamento istituzionale rispetto al fenomeno. Infatti più o meno nello stesso periodo (in Canada nel '99, in Italia nel 2001) due diversi Governi diedero del fenomeno due diverse versioni ufficiali. Il che suona un pochino strano. Altro aspetto da analizzare: in tutti i casi documentati i voli responsabili delle “scie chimiche” volano a bassa quota, sicuramente più bassa di quella a cui normalmente volano gli aerei di linea. Quindi o sono aerei diversi, dunque militari, oppure si tratta di aerei di linea che per una qualche ragione volano più bassi del normale. Il perchè appare improbabile spiegarlo, anche per il fatto che nel merito nessun organo ufficiale (come il controllo aereo o l'Areonautica nel nostro paese per esempio) hanno mai dato conto di un comportamento simile. E qui c'è qualcosa di molto interessante da analizzare, perchè in entrambi i casi qualcosa non torna. Se fossero aerei di linea normali che senso avrebbero le rotte anomale osservate da centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo? Aldilà infatti dell'altitudine a cui volano, nella maggioranza dei casi documentati, le rotte tenute da più aerei contemporaneamente in un arco di tempo considerevole, o di singoli aerei osservati, presentano delle anomalie evidenti. Per questo non c'è bisogno di andare a pescare una delle innumerevoli testimonianze che giungono da ogni dove. Posso garantirvi di aver assistito personalmente ad un comportamento anomalo di un aereo che, volando a bassa quota (o quantomeno non ad alta quota come un aereo di linea), spargeva dietro di sè la ormai classica scia bianca, persistente e molto densa. Va detto che aerei che solcano i cieli della zona nella quale vivo e che lasciano scie persistenti che spesso si allargano fino a coprire totalmente il cielo, sono frequentissimi. Ma quel giorno di qualche anno fa, la cosa fu molto più strana del solito. Fummo infatti un gruppo abbastanza folto di persone a poter osservare come l'aereo in questione si produceva in una traiettoria circolare da orizzonte a orizzonte (quello a noi visibile) lasciando dietro di sé un immenso anello di fumo bianco che piano piano si andò sempre più allargando. La stranezza incredibile è che compì la circumnavigazione completa della porzione di cielo sopra le nostre teste almeno una decina di volte, volando sui cieli del nostro paese per più di mezz'ora. Ora ammesso che fosse un aereo civile, cosa stava succedendo? Perchè continuava a girare in circolo? Tornato a casa, cominciai a girare in rete e sui telegiornali locali per trovare una qualsiasi notizia che un qualsiasi problema si fosse verificato in uno degli aeroporti civili presenti ad alcune centinaia di Km in linea d'area dal nostro paese, una qualsiasi notizia di un'anomalia all'aereo o al radar, alla torre di controllo, qualcosa insomma, capace di spiegare il comportamento anomalo dell'aereo, ma nulla. Il niente di niente. Per non parlare della consistenza del nuvolone che quell'enorme ciambellone lattiginoso prodotto dall'aereo avrebbe determinato nel pomeriggio di quella giornata, fino a quel momento completamente tersa. Il cielo divenne plumbeo e dietro quella nuvolaglia densa, il blu del cielo sparì del tutto nel giro di qualche ora fino a pomeriggio inoltrato. Ora se, come in migliaia di altri casi documentati anche attraverso filmati, si tratta di normali aerei di linea, manca assolutamente una spiegazione alle traiettorie anomale seguite da questi aerei (cosa che ufficialmente dai ministri chiamati in causa NON è stata nel modo più assoluto spiegata). Allora non sono aerei civili? Dunque sono militari. E se sono militari che stanno facendo? Le scie contengono davvero sostanze non convenzionali? O sono semplicemente scie da condensa? Ma è scientificamente provabile che a bassa quota si formino scie da condensa di quella consistenza e con quella persistenza? Aldilà delle argomentazioni, documentazioni, prove di laboratorio, testimonianze, di quanti hanno già provato in qualche modo a rispondere a queste domande, si possono constatare tre fatti incontestabili. Primo fatto: esistono aerei osservati in moltissime zone del mondo che compiendo spesso anche traiettorie del tutto anomale lasciano dietro di se delle scie estremamente persistenti che spesso si condensano in nuvole più grandi. Secondo fatto: è un fenomeno che è stato osservato a partire da circa metà degli anni '90 fino ad oggi, mentre prima di questo periodo non si hanno testimonianze del genere. Terzo fatto: non è mai stato compiuto alcun studio ufficiale per accertare le conseguenze di questa fenomenologia nuova, sia sul clima delle zone interessate, sia della possibile ricaduta a terra di materiali inquinanti o in qualche modo dannosi per la salute umana ed animale, nonché per coltivazioni e vegetali. Partendo da questi tre fatti acclarati, riportare le risultanze di alcuni studi indipendenti, di dichiarazioni ufficiali e pubbliche di svariati personaggi politici, di militari, di organizzazioni cittadine, sarebbe anche superfluo e dispendioso, vista la vastità del materiale, più o meno attendibile, reperibile sia in rete sia su documenti ufficiali. Sono tre evidenze su cui ognuno di noi dovrebbe interrogarsi, a prescindere dalla spiegazione che vogliamo darci individualmente e sulla base delle informazioni che abbiamo potuto raccogliere. Sono tre evidenze dalle quali non si può sfuggire e la domanda che molti si sono fatti in tutti questi anni, “Cosa stanno facendo?”, appare quanto mai legittima e naturale. Da questa discendono quella serie di domande sacrosante a cui, i Governi di tutto il mondo già da tempo avrebbero dovuto rispondere. Questi fenomeni, qualsiasi sia la loro natura, possono avere effetti negativi sulla salute, sulle coltivazioni, sulle falde acquifere? Possono causare una qualche modificazione climatica? Con quali effetti su precipitazioni, temperature, tassi di umidità e di conseguenza su persone, coltivazioni e animali? Ma soprattutto, sono legali? Nessuna risposta. Vorrei però fare alcune ulteriori considerazioni. E vista l'assurdità del fenomeno, spero mi sia concesso e vogliate seguirmi fino alla fine. Tra le centinaia di ipotesi formulate che ho potuto constatare in anni di letture, nella visione di documentari, testimonianze, discussioni, le più frequenti sono sempre state: manipolazione climatica, sperimentazione sulla popolazione mediante agenti chimici capaci di modificare il comportamento sociale, guerra commerciale per destabilizzare produzioni agricole e sementi (in modo da favorire le multinazionali OGM), sperimentazione di sofisticati sistemi di comunicazione, controllo demografico, controllo e rallentamento del riscaldamento globale. Proviamo ad analizzarle succintamente. Manipolazione del clima. A quale scopo? Militare? Dunque come arma? Potrebbe darsi. Del resto nei maggiori teatri di guerra dell'ultimo periodo storico (Iraq e Afghanistan) è stata ampiamente documentata la presenza di svariati fenomeni da scie chimiche su varie zone dei paesi in questione. 

Ma che funzione avrebbero queste armi di manipolazione climatica? Non è dato saperlo, ma potrebbe essere comunque una spiegazione plausibile, anche se debole. In primo luogo perchè non si comprenderebbe la sperimentazioni su popolazioni inermi, zone non interessate da conflitti ecc. Modificazione del comportamento sociale e/o controllo demografico. Se fossero questi gli scopi delle Chemtrails ci troveremmo in una situazione definibile eufemisticamente da incubo, in cui Governi sostanzialmente nazisti utilizzano strumenti di manipolazione collettiva a fini di controllo dei comportamenti sociali o addirittura demografico. Che sia un'ipotesi possibile da un punto di vista delle probabilità, non ci piove. Che sia davvero questo lo scopo delle scie chimiche, appare sinceramente inaccettabile e impossibile da credere. Certo è che tale utilizzo, spiegherebbe la completa segretezza intorno alle attività anomale degli aerei osservati, ma fino a che non ci sarà un'evidenza schiacciante, una prova, un documento ufficiale, qualcosa che provi ogni oltre ragionevole dubbio che le scie chimiche servano a questo scopo, sarebbe meglio non tenere in considerazione questa possibilità, quantomeno per la propria salute mentale. Guerra commerciale per le sementi.Dietro le scie chimiche ci potrebbero essere gli interessi di colossi del settore sementiero come ad esempio la Monsanto, leader mondiale delle sementi OGM, che utilizzano le scie per destabilizzare le coltivazioni di zone specifiche individuate ad hoc al fine di generare una qualche reazione che impoverisca la produzione dei suoli e alla lunga costringa i contadini a rivolgersi a tali aziende per acquistare le sole sementi capaci di crescere in condizioni avverse. Questa potrebbe non essere un'ipotesi così peregrina, ma aldilà di qualche prova raccolta sporadicamente che ha documentato come alcuni campi coltivati in zone sottoposte al passaggio degli “aerei-scia”, abbiano velocemente perso le proprie capacità di produzione agricola registrate in annate precedenti, di prove concrete di una simile “congiura commerciale” ce ne sono veramente poche. Sistemi di comunicazione. E' stata più volte proposta come una delle soluzioni dell'enigma la possibilità che le sperimentazioni attraverso le scie chimiche siano mirate a favorire delle particolari tecniche di comunicazione satellitare, amplificazione dei segnali radar e di comunicazione vi a etere, utilizzando attraverso la manipolazione di una parte dell'atmosfera il suo elettromagnetismo. Dunque si tratterebbe di una tecnologia militare segreta che potrebbe essere utilizzata a fini bellici (per migliorare o al caso disturbare le trasmissioni). Con questa spiegazione verrebbe dato conto alla segretezza dei voli e delle irrorazioni, il fatto che la maggior parte di esse siano documentate in nazioni appartenenti alla NATO e che, se potenzialmente dannose per la salute, nessuno nell'esercito avrebbe alcun interesse a permettere studi accurati sulle conseguenze, la natura e le responsabilità di tali attività. Questa potrebbe essere una spiegazione molto più plausibile di altre. Controllo del riscaldamento globale. Riguardo a quest'ultima ipotesi, è interessante sapere come fu il fisicoEdward Teller, ad avanzare questa proposta nel '98 in un congresso internazionale sul riscaldamento globale, attraverso quella che è stata definita come la tecnica della “schermatura solare”. Il fisico, per semplificazione, propose l'irrorazione dell'atmosfera con composti chimici capaci di respingere in parte i raggi solari. Indicava a tale scopo l’ossido di alluminio, (costantemente rintracciato nelle aree oggetto di analisi) poiché oltre a riflettere i raggi solari dell’1%, avrebbe assorbito una modesta quantità di calore fra terra e stratosfera. E' curioso a questo proposito notare come, tra le tante spiegazioni, questa, anche se mai in via del tutto ufficiale, è stata quella più utilizzata da vari governi per dare conto del fenomeno. Ed è ancora più curioso il fatto che se fosse realmente così, la segretezza sarebbe del tutto inutile e superflua, a meno che l'uso di questi composti chimici abbiano conseguenze pericolose e la spiegazione del loro utilizzo potrebbe essere ancora più traumatica: il riscaldamento globale si è spinto tanto oltre da giustificare l'utilizzo di qualsiasi strumento per arginarlo e anche effetti collaterali nefasti sulle popolazioni sarebbero tollerabili a confronto dei danni irrimediabili che potrebbe generare. Sinceramente propendo poco per questa ipotesi. Anche se, debbo confessare, detiene una certa coerenza funereamente logica. La verità sta in mezzo a tutto questo marasma. Un marasma di mezze verità, finzioni, disinformazione, confusione, vaneggiamenti, paranoie collettive, intorno ad un fenomeno che va avanti da anni e che ha allarmato non poche popolazioni, scienziati, intellettuali, giornalisti e forze politiche. Un fenomeno che è assolutamente doveroso, da parte di ognuno di noi, smettere di ignorare. Di sicuro c'è che qualcosa quegli aerei stanno facendo, nei cieli dove vengono avvistati spargere i loro fumi. Di sicuro c'è che sono tanti i soggetti politici, militari e istituzionali che mantengono il più completo riserbo sulla questione alimentando dubbi, sospetti e illazioni. Di sicuro c'è che non è chiaro se queste attività, siano nocive o meno e se lo sono non è chiaro perchè continuino ad utilizzarle. Un mistero che comunque, vista la vastità del fenomeno, c'è assoluto bisogno che venga chiarito al più presto e per ottenere la doverosa trasparenza è necessario che ci sia una presa di coscienza collettiva del fenomeno e delle sue implicazioni. E questo senza allarmismi o grida di “al lupo, al lupo”, ma con la più completa e chiara capacità espositiva. La gente deve conoscere l'esistenza del fenomeno, deve comprendere che è necessario pretendere chiarezza e deve muoversi in questa direzione al più presto. Attraverso una vera e propria “azione di lobbying” nei confronti di governi e istituzioni affinchè si avviino una serie di studi indipendenti (dai settori militari) per fare chiarezza definitiva, rassicurare se c'è da rassicurare o chiedere l'immediata cessazione delle attività di sorvolo qualora si accertasse la pericolosità di tali operazioni. Per una semplice ragione: l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, il cibo che mangiamo sono diritti universali inviolabili che vanno tutelati aldilà di qualsiasi considerazione militare, politica, economica o di qualsiasi altro genere. Rendersi conto di questo, sarebbe già una grande vittoria di civiltà e consapevolezza. (Francesco Salistari)ù
http://www.you-ng.it/blog/3250-cosa-diavolo-stanno-facendo.html 

Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie