lunedì 28 gennaio 2013
Mps: Bankitalia e Consob sapevano: la magistratura ha ignorato gli esposti
Caso MPS: L'attenzione dei mass media e dei politici si sta concentrando sulla figura diGiuseppe Mussari, candidato ad essere il nuovo capro espiatorio da crocifiggere per "dare un colpevole" ai cittadini.
E' ovvio che il banchiere allampanato, premiato per la fedeltà dimostrata in MPS con la Presidenza dell'ABI, ha le proprie responsabilità: ha firmato le carte e portato avanti il gioco, decisioni che sicuramente però non ha assunto in prima persona: figuriamoci se in una banca come MPS può decidere lui. Mussari è solo il burattino che ci ha messo la faccia, la ''testa di legno'' che in cambio di soldi e prestigio ha servito fedelmente coloro che lo hanno messo li.
E' un classico di questo 'sistema' inserire in ruoli chiave non persone competenti, ma persone 'devote' a coloro che ne costruiscono la fortuna. Un po' come i tesorieri dei partiti: davvero qualcuno crede che Lusi abbia fatto sparire 20 milioni di euro del partito da solo, e senza che nessuno se ne accorgesse? Quando poi è emerso che quella somma è stata spartita tra numerosi esponenti di spicco del partito, che quando è emerso lo scandalo sono stati i primi ad accusare Lusi e prenderne le distanze.
Mussari è il Lusi del Montepaschi.
Ma è doveroso tenere presente che Bankitalia e Consob - gli organi preposti al controllo - sapevano e non sono intervenute:
"Bankitalia sapeva delle operazioni rischiose e di Cdo tossici, Consob sapeva perché erano iscritte a bilancio, tutti sapevano e non hanno mosso un dito per garantire piccoli azionisti e lavoratori dal crack MPS. Monti? Da consulente Goldman Sachs, è il meno titolato a parlare" Leggi tutto
Vedi anche: Bankitalia, ecco il verbale dell'ispezione 2010 su Mps
Il Partito Democratico, che ha nominato 13 membri su 16 dell'organo di indirizzo non poteva non sapere. Mussari fino a pochi mesi fa frequentava abitualmente la sede senese del PD.
L'On. Borghezio aveva presentato un esposto alla Procura senese già nel 2008! E non è stato l'unico a rivolgersi alla magistratura a tempo debito...
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