D'un tratto nel folto bosco
Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Ozvenerdì 15 febbraio 2013
PER OGNI ANNUNCIO DEI MEDIA DI UN SUICIDIO PER CRISI ce ne sono almeno altri 3 censurati.
PADOVA - L'ultimo tentativo a giugno dell'anno scorso quando la compagna l'aveva salvato in extremis. E così era accaduto anche ad aprile del 2010. Ieri ci ha riprovato. Agostino Cantarello, che avrebbe compiuto 46 anni ad agosto, si è ucciso impiccandosi nella cucina del suo appartamento, in via Trilussa a Mejaniga di Cadoneghe (Padova).
Un vissuto difficile e tormentato anche quello di Agostino, che negli ultimi anni l'aveva portato a tentare di farla finita già diverse volte. Da tre anni era disoccupato; unica fonte di reddito una pensione che gli era stata riconosciuta per un'invalidità civile.
Nonostante tutto, tra alti e bassi, Agostino ha tirato avanti. Poi, ieri pomeriggio, il collasso, dopo che anche la sua compagna Chiara Pavin, 45 anni, era stata licenziata pochi giorni prima. «È stato un insieme di fatti e notizie negative a farlo disperare - racconta tra le lacrime la compagna Chiara, con lui da sette anni, al quotidiano Il Gazzettino - altra spiegazione non me la so dare. Non ci credo ancora. Mi sembrava tranquillo e le ultime parole che mi ha detto sono state per chiedermi cosa volevo per pranzo».
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