martedì 19 marzo 2013

L’EUROPA NON VIETA I PESTICIDI KILLER DELLE API (e degli umani) POTEVANO SALVARE LE API EUROPEE DAI PESTICIDI KILLER E INVECE NON L’HANNO FATTO



Al termine di due giornate di discussioni, i rappresentanti dei governi dei 27 Stati dell’Unione Europea non hanno raggiunto la maggioranza qualificata per mettere al bando 3 pesticidi, imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam, che sono estremamente tossici per le api (e per questo già oggetto di specifico bando temporaneo in Italia, limitato però alla sola concia delle sementi).Forse la lunga azione di lobby ha avuto la meglio, anche se è stata raggiunta una maggioranza relativa a favore del bando, con 13 Paesi che hanno votato sì, tra cui Italia, Francia, Spagna, Polonia e Belgio. Nove i Paesi contrari e cinque gli astenuti. Che succede ora? La Commissione può elaborare una nuova proposta o sottoporre l’attuale a un più alto organo di rappresentanza degli Stati membri, spiega Greenpeace in una nota.



ANCHE SE QUESTO VOTO NON E’ VINCOLANTE

rimane il fatto che la maggioranza dei Paesi UE, Italia compresa, ha votato a favore del bando ai tre pesticidi killer delle api, nonostante la pesante lobby esercitata dall’industria chimica. L’evidenza scientifica è chiara, i neonicotinoidi costituiscono un problema per gli insetti impollinatori – non solo se utilizzati come rivestimento delle sementi. Ora l’Italia e la Commissione Europea non devono piegarsi alla pressione di aziende quali Syngenta e Bayer”, spiega Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace.La comunità scientifica italiana, europea e mondiale, in effetti ha messo in guardia più volte sul pesante contributo che neonicotinoidi e altri pesticidi apportano al drammatico declino delle api. “Agire con urgenza per vietare questi prodotti, sia nella concia che nelle altre formulazioni, insieme agli altri pesticidi killer delle api, è il passo più urgente ed efficace per salvare le api e la loro opera essenziale per la nostra agricoltura e il nostro ecosistema”, conclude la Ferrario. Intanto, Frederic Vincent, portavoce del Commissario Europeo alla Sanità Tonio Borg, assicura che “l’obiettivo resta l’attuazione di misure legislative ambiziose e proporzionate”.

*Roberta Ragni

Fonte
Redatto da Pjmanc http:/ ilfattaccio
L’EUROPA NON VIETA I PESTICIDI KILLER DELLE API 
(e degli umani)

POTEVANO SALVARE LE API EUROPEE DAI PESTICIDI KILLER E INVECE NON L’HANNO FATTO

Al termine di due giornate di discussioni, i rappresentanti dei governi dei 27 Stati dell’Unione Europea non hanno raggiunto la maggioranza qualificata per mettere al bando 3 pesticidi, imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam, che sono estremamente tossici per le api (e per questo già oggetto di specifico bando temporaneo in Italia, limitato però alla sola concia delle sementi).Forse la lunga azione di lobby ha avuto la meglio, anche se è stata raggiunta una maggioranza relativa a favore del bando, con 13 Paesi che hanno votato sì, tra cui Italia, Francia, Spagna, Polonia e Belgio. Nove i Paesi contrari e cinque gli astenuti. Che succede ora? La Commissione può elaborare una nuova proposta o sottoporre l’attuale a un più alto organo di rappresentanza degli Stati membri, spiega Greenpeace in una nota.

 

ANCHE SE QUESTO VOTO NON E’ VINCOLANTE

rimane il fatto che la maggioranza dei Paesi UE, Italia compresa, ha votato a favore del bando ai tre pesticidi killer delle api, nonostante la pesante lobby esercitata dall’industria chimica. L’evidenza scientifica è chiara, i neonicotinoidi costituiscono un problema per gli insetti impollinatori – non solo se utilizzati come rivestimento delle sementi. Ora l’Italia e la Commissione Europea non devono piegarsi alla pressione di aziende quali Syngenta e Bayer”, spiega Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace.La comunità scientifica italiana, europea e mondiale, in effetti ha messo in guardia più volte sul pesante contributo che neonicotinoidi e altri pesticidi apportano al drammatico declino delle api. “Agire con urgenza per vietare questi prodotti, sia nella concia che nelle altre formulazioni, insieme agli altri pesticidi killer delle api, è il passo più urgente ed efficace per salvare le api e la loro opera essenziale per la nostra agricoltura e il nostro ecosistema”, conclude la Ferrario. Intanto, Frederic Vincent, portavoce del Commissario Europeo alla Sanità Tonio Borg, assicura che “l’obiettivo resta l’attuazione di misure legislative ambiziose e proporzionate”.

*Roberta Ragni

Fonte
Redatto da Pjmanc http:/ ilfattaccio

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