sabato 2 marzo 2013

Ultimatum dei farmacisti: "A rischio i medicinali"



La protesta: non possiamo anticipare i soldi per acquistarli

R. MAG.
E' a rischio «stop» il servizio di distribuzione dei medicinali convenzionati con il Servizio sanitario nazionale. I titolari delle 147 farmacie nelle province di Vercelli e Biella sono inferociti: tramite un accordo, in vigore ormai da decenni tra rivendite e Stato, i farmacisti anticipano i soldi per l’acquisto delle medicine, e le Asl, a fine mese, li rimborsano delle spese.

Nelle ultime settimane le stesse Asl stanno ritardando nei rimborsi, i titolari, che non riescono più a far fronte ai mancati pagamenti e si rischia lo stop alla fornitura dei farmaci su ricetta rossa perché i distributori non consegneranno più i farmaci in quanto le industrie produttrici non ammettono ritardati pagamenti delle fatture. Un’anomalia, iniziata con un’avviso inviato dalle Asl vercellesi e biellesi al presidente dell’associazione titolari di farmacia di Vercelli e Biella, Renzo Friolotto.

«Siamo stati informati dei pagamenti ritardati con una semplice mail - commenta -: i fondi non sono stati versati nelle casse delle farmacie dallo scorso mese di gennaio, e non siamo in grado di sapere quanto riprenderanno con la necessaria regolarità». Il fenomeno, dice Friolotto, è reso più grave dal fatto che si tratta di un servizio di assistenza sanitaria primaria: «Non si può andare avanti così - continua il presidente -, non vorremmo arrivare allo stop delle medicine, però finora non abbiamo ricevuto nessun tipo di comunicazione dalle Asl, né formale, né informale».

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