martedì 10 settembre 2013

L’errore di Kerry, l’affondo di Putin

http://sapereeundovere.itA pensar male si fa peccato, ma di solito ci s’azzecca“. E – devo essere sincero – Dio sa quanto vorrei sbagliarmi in questo caso. Ma tutto sembra far pensare male.
Cosa è successo? Il segretario di stato USa, John Kerry, ha dichiarato che se Assadd avesse consegnato il suo aresenale di armi chimiche alla comunità internazionale avrebbe evitato l’attacco. Prontamente Putin ha fatto sua questa proposta ad Assad il quale l’ha accettata. A questo punto l’amministrazione USA si è affrettata a dire che l’affermazione del proprio segretario di stato era stata una semplice “provocazione“, e non una vera e propria condizione negoziale per la pace. Un vero e proprio “come non detto“.
In analogia scacchistica si direbbe che Putin ha messo in stallo gli USA(se questi rispettassero le regole e mantenessero fede alla parola data); oppure, pensando alla pallavolo, che Kerry ha alzato la palla e a Putin non è parso vero di andare a schiacciare.
Peccato che, di fronte agli interessi degli USA, le regole non contino nulla. Esopo (oltre 2.000 anni fa!) insegna: se il lupo vuole sbranare l’agnello, inutile che si sforzi a cercare scuse: lo mangerà comunque, anche quando tutte le sue scuse saranno state smentite dai fatti.

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