venerdì 25 ottobre 2013

TRUFFA DEL SIGNORAGGIO BANCARIO: SENTENZA DI CASSAZIONE




di Gianni Lannes 

Non è in atto alcun complotto, ma va in onda la cruda realtà. Indicibile per chi manovra all'oscuro. L'ecologia ci insegna che fatti ed eventi sono legati,collegati e interconnessi. Infatti. 

A proposito di palesi violazioni costituzionali nell'esercizio della politica monetaria, la Corte costituzionale dopo questa sentenza della Cassazione nel 2006, non si è mai espressa in materia. Strano. Perché? 

Chi pagherà al popolo italiano i danni economici per l'introduzione truffaldina e forzata dell'euro, nonché per il signoraggio bancario in atto? Forse la Germania?

Il popolo italiano non ha contratto alcun debito pubblico. Ne rispondano a titolo personale i politicanti e i burocrati che hanno manovrato tenendo all'oscuro la gente. Ergo: non esiste: si tratta di una gigantesca speculazione.

Non c'è alcuna crisi economica in atto (il messaggio che tentano di inculcare nelle masse), ma solo una strategia della tensione per conquistare definitivamente il mondo ancora apparentemente libero. Non a caso il sistema di potere ha incrementato il sistema di controllo tecnologico. E si è preparato a schiacciare con la violenza ogni tentativo di giusta ribellione, con Eurogendfor, una forza di polizia militare che non risponde alla legge né ai Parlamenti ormai esautorati, ma soltanto alla Nato, in base al Trattato di Velsen, ratificato anche in Italia dalla legge statale 14 maggio 2010 numero 84 (votata in sordina da tutte le forze partitiche).

Anche dal punto di vista squisitamente etimologico, il termine crisi indice un punto di svolta, un cambiamento, qualcosa di positivo.

Allarghiamo l'orizzonte del contesto. La parola d'ordine del nuovo ordine mondiale - che passa anche attraverso le geo-ingegneria ambientale per l'alterazione del clima, il controllo della Natura (per scatenare guerre segrete, non convenzionali) e l'indebolimento degli organismi viventi (alla voce scie chimiche, o meglio: aerosolterapia bellica) - è la globalizzazione della povertà materiale. 







Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie