domenica 3 novembre 2013

Natura morta e Stato assassino

"Quando una nazione ricca 
installa una discarica di rifiuti chimici o nucleari 
in un paese povero 
sta saccheggiando il futuro 
di quell'agglomerato umano. 
Per quale ragione,
se i rifiuti sono, come dicono,
"inoffensivi",
non hanno installato la discarica
sul proprio territorio?"
da 'Il mondo alla fine del mondo'


Luis Sepúlveda, 1989



Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: 
Istituire il Registro Tumori nella Regione Campania

https://www.change.org/it/petizioni/ministro-della-salute-beatrice-lorenzin-istituire-il-registro-tumori-nella-regione-campania







Allarme Coldiretti: 
«Terra dei fuochi, l'agromafia vende veleni a 5mila ristoranti»
di Antonio Menna

Un patto camorra-mafia per il controllo della filiera agricola campana, dalla proprietà dei terreni alla coltivazione, al trasporto, ai mercati all'ingrosso, fino alla vendita del prodotto lavorato in ben 5mila ristoranti e bar sul territorio nazionale sotto il diretto controllo della criminalità organizzata.
Hanno la vista lunga, i boss e hanno orientato, fin dal 2005, il riciclaggio di gran parte dei loro capitali illeciti provenienti da droga ed estorsioni sul vero settore trainante dell'economia campana: l'agroalimentare. Hanno abbandonato per tempo il cemento e l'immobiliare, piegati dalla crisi.
E sono tornati in qualche modo alle origini, sui passi della vecchia camorra dei mercati ortofrutticoli degli anni Cinquanta: hanno capito dove andava il mercato e hanno spostato capitali illeciti sui prodotti della terra. La conferma arriva dal rapporto «Agromafie» sui crimini agroalimentari in Italia realizzato da Coldiretti ed Eurispes e presentato ieri al Forum dell'agricoltura e dell'alimentazione di Cernobbio.

CLICCA E LEGGI LA SCHEDA (foto)

Su 47,5 miliardi di fatturato l'anno del settore agricolo italiano, ben 7 sono delle mafie che, grazie alla presenza capillare sul territorio, si sono accaparrate i terreni, controllano i centri di intermediazione del prodotto, gestiscono il trasporto, hanno le mani sulla distribuzione, soprattutto per la grande rete commerciale, e arrivano fino ai tavoli dei locali di ristorazione, anche quelli insospettabili, sempre più spesso gestiti da prestanome. Quattordici i miliardi complessivi della presenza mafiosa nel settore, sommando all'agricoltura anche l'alimentare. E gran parte è targato Campania.


http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/terra_dei_fuochi_ristoranti_veleni/notizie/342228.shtml

Napoli. Amianto, solventi e vernici tra i campi coltivati: sequestrate altre due discariche
PER APPROFONDIRE: discariche, napoli
di Marco Di Caterino 

http://www.ilmattino.it/.../notizie/346902.shtml

Acerra. C'era tutto il campionario di scorie velenose e tossiche nelle due discariche scoperte nelle campagne di Acerra, dagli agenti del corpo forestale di Napoli, diretto dal generale Sergio Costa. Il sito più grande, circa 6000 metri quadrati, è stato individuato a ridosso di un complesso di serre agricole.

I rifiuti erano stati sparsi a diretto contatto con il terreno e all'aria aperta. Gli agenti della Forestale hanno rinvenuto bidoni tossici, tracce di amianto sbriciolato, traversine ferroviarie, e anche tracce di recenti roghi accesi per cancellare le prove dello smaltimento abusivo.

A breve distanza da questa discarica a cielo aperto, gli agenti della Forestale ne hanno individuata un'altra realizzata con la tecnica del tombamento. In questo secondo sito, sepolti sotto qualche metro di terreno, gli agenti hanno rinvenuto fusti tossici, bidoni di vernice e solventi, coperti anche con degli immancabili calcinacci, prodotti tipici della tecnica del tombamento a biscotto. Le due aree sono state poste sotto sequestro, e nelle prossime ore i tecnici dell'Arpac effettueranno i primi controlli.





Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse - seduta di martedì 7 ottobre 1997 - parte segreta
presidenza del presidente Massimo Scalia
sono presenti il deputato Gianfranco Saraca ed i senatori Giovanni Lubrano di Ricco, Roberto Napoli e Giuseppe Specchia

Rifiuti, ecco la testimonianza del pentito Carmine Schiavone

http://download.repubblica.it/.../documentounificato.pdf



Frutti ed agrumi deformi e con sembianze mostruose. Il drammatico caso del frutto mutante si ripete in provincia di Napoli, esattamente ad Acerra, dove in un giardino di una villetta, sita a poche centinaia di metri dai Regi lagni, è stato raccolto un limone che ha l’aspetto di una mano mostruosa. L’insolito agrume è nato da una pianta perfettamente sana che, finora, ha dato limoni a forma regolare. Il proprietario della pianta lo ha raccolto ed ora l’agrume è sotto analisi per comprendere il motivo della strana mutazione.
La notizia, apparsa sul quotidiano “Il Mattino”, non è nuova negli ambienti dell’Isde, l’associazione Medici per l’Ambiente. Anni fa, esattamente nel 2010, comparve a Terzigno un altro caso di un limone a forma di mostro. Le immagini fecero il giro del web e sollevarono numerose polemiche in merito all’inquinamento sia nell’aria che nella terra dove avvengono sversamenti illeciti in prossimità delle discariche. In un convegno sulleImmagine-913 malattie da inquinamento, il professor Giuseppe Comella, primario oncologo a capo dell’Istituto nazionale dei tumori di Napoli, ed il dottor Antonio Marfella, tossicologo oncologo del Pascale, annunciarono subito la volontà dei medici di base di Boscoreale, Trecase e Boscotrecase di monitorare autonomamente i tumori in aumento nei propri pazienti ed in particolare nei residenti nella zona della discarica ex Sari.
Necessita chiedere l’intervento delle autorità competenti per far luce su questa terra probabilmente intrisa di veleni che partorisce un mostro, un aborto di agrume che non ha più nulla della forma e del profumo di un limone.


Limone deforme, simile ad una mano, è nato dalla "Terra dei Veleni".

Immagine-913

Domenico D'Ambrosio

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