martedì 18 febbraio 2014

Mais OGM e tumori: Ricercatori pubblicano allarmante studio

 Secondo una ricerca scientifica pubblicata e realizzata dal biologo molecolare all’Università di Caen, il francese Gilles Eric Seralini, nei ratti alimentati con questo tipo di mais a lungo termine, dopo 13 mesi si sono cominciati a sviluppare tumori ed altre gravi malattie con incidenza nettamente superiore (fino a 5 volte) rispetto ai topi di riferimento nutriti con mais normale. Test realizzati su cellule umane hanno condotto a conclusioni similari. Un risultato agghiacciante che deve far riflettere autorità scientifiche e politiche.

“Questa ricerca mostra un numero straordinario di tumori che sviluppano più velocemente e più aggressivamente
 – particolarmente in soggetti femmina. Io sono scioccato dagli impatti di salute negativi” ed estremi.
 – Il Dr Michael Antoniou, biologo molecolare all l’Università di Londra.
Patrick Holden, Direttore Cibo e Fiducia dichiara:
“Questo è la prima volta che si testa cibo su un animale ed a lungo termine.  Ho esaminato l’impatto di alimentare animali con mais OGM e con la presenza di Roundup, il diserbante Monsanto, ed e’ risultata una combinazione estremamente dannosa. Nei ratti maschi, fegato e reni risultavano seriamente danneggati, inclusi tumori, e nei ratti femmina  queste patologie erano addirittura più
aggressive, inoltre abbiamo rilevato tumori mammari sull’ 80 percento dei ratti femmina alla fine della prova”.
Come riconoscerli
Da un po’ di tempo a questa parte, la presenza, in un prodotto, di alimenti o ingredienti alimentari contenenti più dell’1% di OMG viene segnalata tramite l’etichettatura obbligatoria, vale a dire una piccola scritta che indica la presenza o meno di organismi geneticamente modificati. Ancora oggi, questa legge può venire del tutto ignorata.
Il modo per essere certi della loro assenza è l’esplicita dicitura NO OGM.
Lo studio è stato ritirato
Gilles-Eric Séralini, biologo dell’università di Caen, accusa il colosso dei fertilizzanti Monsanto; lo ritiene responsabile del ritiro, annunciato dalla rivista Food and Chemical Toxicology, del suo studio sugli Ogm, pubblicato nel novembre 2012.
E ha ricordato che agli inizi del 2013 nel comitato editoriale della rivista è arrivato l’esperto di tossicologia Richard Goodman, professore all’università del Nebraska ed ex dipendente della Monsanto. Nonostante le critiche ricevute da tanti rappresentanti del mondo scientifico, Séralini è ancora oggi sostenuto da numerose associazioni ambientalistiche francesi, come Générations futures, e da Ong europee, come Corporate Europe Observatory, oltre che dal movimento dei Verdi (Eelv), i cui rappresentanti fanno parte ora del Governo, alleati dei socialisti. Anche Corinne Lepage, eurodeputato francese ed ex ministro dell’Ambiente (in un Esecutivo di centro-destra), continua a sostenere il ricercatore. “Le pressioni esercitate per il ritiro dello studio – ha dichiarato la Lepage – mostrano a che punto l’industria delle biotecnologie può controllare la produzione scientifica. E’ incredibile il potere delle lobbies. E questo è preoccupante per la nostra società”.
Fonte : Le Monde
 http://www.dionidream.com/

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