lunedì 3 marzo 2014

Dove Vanno a Finire i Soldi che Paghiamo?


DI MARCO CANESTRARI

Highlander - Es kann nur Einen geben (Highlander, USA/GB 1986, Regie: Russell Mulcahy) Christopher Lambert 
/ Mann, Schotte, Schottenrock, Fell, Pelz, Schottland, Umhang, Schwert, Kilt, Krieger, K‰mpfer 
/ ------- WICHTIG: Nutzung nur bei Filmtitelnennung und/oder in Zusammenhang mit Berichterstattung ¸ber diesen Film --- IMPORTANT: To be used solely for coverage of this specific motion picture/tv programme

che non condividiamo. Tutti perdono soldi, libertà e benessere e nessuno ci 
guadagna nulla - così ci dicono i media, ma è veramente così? Più 
lavoriamo, più aumenta il progresso e più i soldi scompaiono nel nulla?
Cerchiamo di dare una risposta utilizzando parole più semplici possibili a un
 problema estremamente complesso, poi chi fosse interessato può 
approfondire liberamente ogni dettaglio informandosi dalle innumerevoli fonti 
in rete. Già dieci anni fa negli Stati Uniti il 10% più agiato della popolazione 
possedeva circa i 3/4 delle ricchezze nazionali. Gli Stati Uniti, da soli, potrebbero 
sfamare ogni essere umano nel mondo, mentre un quarto del cibo prodotto 
dagli USA è sprecato e ogni giorno, al mondo, circa 30.000 bambini 
muoiono per problemi legati alla povertà, la metà di questi decessi per fame. Il 
numero di multinazionali che nel 1983 controllavano i mass media americani 
(TV, Radio, Cinema, Video, Giornali, Libri, Musica ecc.) erano cinquanta. 
Scendono a ventitré nel 1990 e solo cinque multinazionali controllano 
la quasi totalità dei media nel 2004. Lo stesso vale a livello mondiale: la 
differenza fra i pochi ricchissimi e la maggioranza della popolazione 
terrestre sta aumentando esponenzialmente. Poche persone (e sempre
di meno) detengono una percentuale sempre più alta della totalità delle 
 mondiali sono quattro volte il Prodotto interno lordo (Pil) mondiale, quelle sui 
mercati dei cambi superano di 15 volte il Pil mondiale. Si è gonfiato il
 mercato dei prodotti derivati che è pari a 12 volte il Pil mondiale. Viviamo un 
passaggio storico in cui le grandi multinazionali e i grandi gruppi finanziari
 stanno realizzando guadagni esponenzialmente sempre più alti rispetto
 ai guadagni realizzati dagli stati mondiali. Questi grandi poteri potrebbero
 virtualmente acquistare interi stati europei come ad esempio la Polonia, la 
Svizzera o la Finlandia. Più lo stato è indebitato, più è soggetto a
 pressioni dalle banche creditrici che possono rivendicare obblighi e 
paese dei vincoli sul suo debito pubblico, possono commissariare un paese
 rendendo i suoi politici sempre più controllati nelle scelte, ecc. Possono decidere
 la sorte di uno Stato aiutandolo o lasciandolo morire. Ancora, più lo stato è 
indebitato e più utilizza la privatizzazione delle risorse pubbliche per
 fare cassa. Gli aspetti della vita pubblica che non producono profitto 
vengono fatti morire e si lasciano senza fondi per la loro gestione. Ad esempio 
si possono chiudere ospedali o reparti di degenza se la malattia di cui si 
occupano non fa guadagnare soldi. Monumenti nazionali, Scuola, Sanità,
 Esercito, Acqua… Ciò che è di tutti può essere messo in vendita e diventare 
proprietà del più ricco che poi lo potrà gestire per massimizzare il suo profitto.


Quale è la causa all’origine del caos finanziario che ha portato il mondo 
ad una crisi così sistemica? Perché gli stati sono arrivati a essere così 
sudditi e dipendenti della finanza mondiale? Una delle maggiori cause è che
 gran parte degli altri Stati Sovrani nel Mondo, come ad esempio l’Italia e gli 
USA, non sono proprietari della loro moneta.La moneta italiana e americana, ad 
esempio, è proprietà di gruppi privati. Anni fa la moneta Italiana era della
Repubblica Italiana, poi è diventata proprietà della Banca d’Italia e ora tutti i 
nostri soldi sono della Banca Centrale Europea (di cui la Banca d’Italia è
 socio). I partecipanti al capitale di queste banche sono in gran parte deigruppi 
privati. La moneta Italiana viene presa in prestito dalla BCE e poi 
  di fatto, dovranno essere in debito perenne con le banche centrali, perché
 devono restituire più soldi di quanti ne prendono e, non potendo crearseli
da soli, saranno costretti a farsi prestare altri soldi per coprire gli interessi in 
un circolo che si autoalimenta. Più passa il tempo, più aumentano le transizioni 
e con la finanziarizzazione di un’economia sempre più globale i debiti verso
 le banche crescono inesorabilmente. E’ ovvio che nel breve termine
 possiamo guadagnare o perdere, ma tutto ciò che possiamo fare è chiuso in
 una scatola sempre più piccola. Alla lunga, uno solo guadagna 
sempre: la banca.Anche i nostri risparmi sono retti dalle banche, che a loro
 volta sono rette dalle banche centrali, che portano i loro profitti a pochi  
potere.
disintegrando nel nulla, ma entrano in un vortice che aspira tutto e li 
concentra in un gruppo sempre più piccolo di privati. Se non ci riappropriamo
 subito della nostra sovranità monetaria alla fine ne resterà uno solo. Come 
dicevano gli Highlander.


ELENCO DEI PIU’ IMPORTANTI PARTECIPANTI 
AL CAPITALE DELLA BANCA D’ITALIA 
(Fonte Bancaditalia.it 2011)

Ente PartecipanteQuoteVoti
Intesa Sanpaolo S.p.A.91.03550
UniCredit S.p.A.66.34250
Assicurazioni Generali S.p.A.19.00042
Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A.18.60241
INPS15.00034
Banca Carige S.p.A.11.86927
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.8.50021
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.7.50019
Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A.6.30016
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A.6.09416
Cassa di Risparmio di Firenze S.p.A.5.65615
Fondiaria - SAI S.p.A.4.00012
Allianz Società per Azioni4.00012 

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