mercoledì 23 gennaio 2013

La Differenza nel Differenziarsi ANASTASIA SILVERIO


167639_195343227157800_567245_n

Gli adolescenti… Vivono in un mondo che ha perso i valori più sinceri, tra cui, il più importante, è il “sapersi distinguere”. Distinguersi dagli altri, ovviamente. Gli adolescenti vivono in un mondo in cui a nessuno interessa chi si è veramente perché tutti guardano solo ciò che si indossa, la compagnia che si frequenta e il modo in cui ci si distingue. Purtroppo questa è una triste verità.

Giovani che ormai gareggiano in una competizione che spesso sfocia nella volgarità, nella stranezza e nella ridicolezza, perché  - magari – pensano che, così conciati, siano migliori, “diversi”. Ma bisogna riflettere sul significato della parola “differente”, perché la differenza non riguarda solo l’aspetto esteriore ma anche – e soprattutto – quello interiore. A questo punto viene spontaneo chiedersi: “Perché i giovani di oggi pensano solo all’apparenza?”, oppure: “Perché hanno una concezione di “diverso” così estranea al vero significato della parola?” “Hanno forse bisogno di mascherarsi dietro orecchini, tatuaggi o indumenti strani per sentirsi sicuri di loro stessi?” I ragazzi di oggi sono ipnotizzati dalla moda, ma sarà sempre vero che la “loro” moda sia bella da vedere? Perché ci sono cose che proprio non sono “gradevoli” da vedere, ma cose che costringono a guardare, magari per la volgarità o la stravaganza… insomma, si può dire che viviamo anche in un mondo privo di originalità (contenuta ovviamente nei suoi limiti) poiché si vedono in giro sempre le stesse cose. Chissà quanti giovani, guardandosi allo specchio, sanno riconoscersi. Chissà in quanti hanno il coraggio di scegliere maglioni e pantaloni larghi e comodi al posto di body e jeans attillatissimi che metterebbero in mostra, non solo belle forme, ma, per i più, fianchetti e pancetta (che la moda vuole così antiestetici!). Già, perché i modelli da seguire, quelli alti, magri, senza cellulite, senza occhiali né apparecchio ai denti esistono solo in televisione.

Allora, nel mondo “normale”, dov’è la diversità? Perché cercare di essere diversi deve significare per forza essere strani o ridicoli? Nessuno pensa più all’importanza del carattere speciale che si nasconde in ognuno? Eppure è nella personalità di ogni persona che si cela la vera diversità, ciò  che distingue gli uni dagli altri, ciò che rende migliori o peggiori e non per una stagione o per qualche anno, ma per sempre. Quindi: addio maschere ingannatrici e schiave del tempo! Benvenuta diversità, quella autentica del cuore, battagliera del tempo e delle mode!

Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie