martedì 16 aprile 2013

Vaccini per i bambini, cosa contengono?



vaccini bambiniJenner e Pasteur ebbero magnifiche intuizioni quando iniziarono a capire il funzionamento delle malattie infettive: i loro esperimenti (Jenner li faceva sul figlio) hanno sicuramente dato una svolta alla medicina moderna, ma quand’è che abbiamo perso il senso dellamedicina a favore dell’uomo e iniziato ad andare oltre ai limiti della Natura?
 
Cominciamo da zero: i vaccini servono a stimolare la risposta immunitaria dell’organismo di fronte agli attacchi dei microorganismi senza però sviluppare la malattia.
Gli antigeni sono quelle sostanze in grado di indurre una risposta da parte del sistema immunitario e vengono indicati con la sigla Ag. Dal punto di vista biochimico sono proteine il cui gene è scritto nel genoma virale e che vengono tradotte grazie alle DNA polimerasi della cellula che ospita il virus. Vengono riconosciute come “non self”, vale a dire non appartenenti all’organismo.

Gli anticorpi sono proteine, dette immunoglobuline prodotte dai linfociti in risposta alla presenza di questi antigeni. Ce ne sono 5 classi: IgG, IgM, IgA (alimentari), IgE (allergie). Vengono indicati con la sigla Ab, anti body. Il loro compito è quello di distruggere l’antigene. Gli anticorpi sono distribuiti in tutto l’organismo, in particolar modo nelle mucose.

Il nostro corpo quindi sarebbe perfettamente in grado di resistere agli attacchi e di conseguenza lavorare da solo di fronte ai molteplici attacchi che subiamo ogni giorno. Ricordiamolo bene: ogni giorno il nostro sistema immunitario è sottoposto a pressioni e questo lo mantiene ben allenato, anzi, molte malattie auotimmuni, in cui l’organismo trova i suoi nemici proprio negli organi interni e nelle sue strutture, sono il risultato della mancanza di antigeni patogeni.

Questo vuol dire che vivendo in un mondo troppo disinfettato, il sistema immunitario umano va in tilt. E’ necessario che l’organismo umano venga a contatto con agenti esterni per poter espletare a pieno le sue funzioni.

Quindi: I vaccini.

Attualmente molti vaccini sono costituiti da un microrganismo ucciso (Vaccinazione con microrganismi uccisi).
Un altro metodo di vaccinazione molto utilizzato sono i vaccini con microrganismi vivi attenuati. Questa tecnica è particolarmente utilizzata nelle malattie causate da virus, in pratica si prende il virus di interesse e lo si moltiplica in un microrganismo adatto per molte generazioni. Il virus quindi si adatterà a moltiplicarsi nel microrganismo e perderà la capacità di moltiplicarsi in cellule umane ma mantenendo comunque la sua capacità di stimolare una risposta immunitaria e quindi di vaccinare l’individuo.

Questi vaccini in generale sono più efficaci di vaccinazioni con proteine isolate ma al contempo in individui immunodepressi posso causare l’insorgere della malattia.

Un strategia innovativa per immunizzare un individuo contro più patogeni differenti è l’uso di vaccini eterologhi. E’ possibile per esempio utilizzare dei virus che infettano le piante (innocuo per gli uomini), modificarlo geneticamente in modo da fare presentare sulla superficie del virus la proteina tossoide del tetano e molti altri antigeni di altre malattie in modo da vaccinare l’individuo contemporaneamente contro più malattie.
Gli ultimi sviluppi nel campo delle vaccinazioni hanno stupito anche gli addetti ai lavori. Si è osservato che iniettato intramuscolo un frammento di DNA plasmidico (DNA circolare) rivestito di minuscoli proiettili metallici, si può indurre una risposta immunitaria contro la proteina che codifica il gene. Questa procedura è chiamata vaccinazione a DNA, questa tecnica è stata testata su animali ma deve essere ancora verificata su esseri umani [1].

Tra gli ingredienti, oltre ad una dose di antigeni che viene decisa in modo arbitrario dalla azienda farmaceutica, troviamo molte cose: conservanti, disinfettanti e coadiuvanti.

Bene, nonostante ci siano evidenze scientifiche che la formaldeide sia un prodotto nocivo, tant’è che è stata bandita anche come conservante dei prodotti di igiene, nei vaccini è ancora presente. Solo ultimamente e non in tutti i vaccini, il mercurio è stato eliminato, riconoscendo il suo ruolo di genotossicità, mutagenicità e bioaccumulo che provoca nell’organismo, anche se in dosi minimali.

I medici a favore di queste sostanze affermano che siamo comunque soggetti ad altre fonti di contaminazioni (per esempio respiriamo formaldeide che riveste i mobili di compensato, oppure abbiamo in bocca otturazioni a base di mercurio) e quindi la differenza è minima. Quello che non dicono è che le vie di escrezione sono diverse e che un conto è respirare formaldeide, un altro che venga iniettata direttamente nell’organismo.
Io però oggi volevo focalizzare l’attenzione sugli adiuvanti.

Gli adiuvanti, impiegati in alcuni vaccini per potenziarne l’immunità, determinano processi infiammatori locali intensi e protratti nel sito di iniezione. Gli adiuvanti non sono obbligatori eppure si giustifica il loro uso con le seguenti affermazioni:
- potenziano l’immunità
- è necessaria una dose minore di antigene così si possono fare più vaccini anche per il Terzo Mondo. (Dr Mario Corcelli)
L’adiuvante contenuto nel vaccino dell’influenza suina Focetria (MF59) è già stato usato in Italia e nel mondo fin dal 1997, questo adiuvante contiene: squalene, polisorbato, sorbin trioleato.
 
Lo squalene è una emulsione di olio in acqua (O/W) ed è un composto presente in natura, sia da fonti animali che vegetali (è presente nell’olio di oliva, oltre che nel fegato di squalo. Si dice che produrlo per via enzimatica sia come iniettarlo nell’organismo. Voi che dite, vi fareste una iniezione di olio d’oliva?
 
Da uno studio di Nicholson, si evince che contro i virus influenzali H5N3 e H5N1, 7,5 microgrammi di antigene H5 adiuvato con MF59 sono stati più efficaci che 30 microgrammi. [2]
 
Ma è necessaria questa iperimmunizzazione? Ammesso che una persona voglia vaccinarsi, è sicuro scatenare una reazione che va oltre il necessario? Ripetiamo: il nostro organismo di per sé potrebbe far fronte alle influenze, ma se proprio vogliamo l’aiutino, possiamo darlo senza sconvolgere completamente il sistema immunitario.
 
Tra l’altro è ovvia conseguenza, quando si iniettano nell’organismo agenti estranei, che si abbiano delle reazioni, e più agenti diversi ci sono peggiori sono le conseguenze: i vaccini adiuvati presentano reazioni avverse più frequenti rispetto ai vaccini senza adiuvanti. Inoltre, una ricerca del 2000 pubblicata nell’American Journal of Pathology ha dimostrato che una singola iniezione dell’adiuvante squalene sui topi ha attivato “una infiammazione cronica, mediata immunologicamente sull’articolazione”, altresi nota come artrite reumatoide. [3]
Sugli adiuvanti il dibattito è aperto e proprio qualche giorno fa è uscito un nuovo studio indipendente (ci tengo a sottolinearlo).
Uno studio pubblicato il 2 aprile 2013, sulla rivista Neurology afferma:
After the beginning of the influenza A (H1N1 pdm09) pandemic in 2009, several monovalent pandemic H1N1 vaccines were licensed using fast track procedures, with limited safety data in children and adolescents.

Tradotto “dopo l’inizio della pandemia d’influenza A nel 2009, molti vaccini sono stati messi in vendita usando procedure di licenza rapide, con dati limitati sulla sicurezza su bambini e adolescenti”.

Il caso vuole che 2 different vaccines with adjuvant were licensed, both containing a new generation of squalene-based adjuvant: Focetria (Novartis, Philadelphia, PA), with the MF59 adjuvant, and Pandemrix (GSK, Philadelphia, PA), containing AS03 (squalene and α-tocopherol). Arepanrix, similar to Pandemrix, was used in Canada and Brazil. (tradotto “sono stati messi in vendita due vaccini, Foceria, della Novartis e Pandemrix della GlaxoSmithKline”). [4]
Che curioso!
E solo per farvi capire che noi non siamo complottisti, guardate questa foto, presa da un articolo di aprile 2011 (cioè, un anno fa) [5]
Adiuvante MF59: la migliore assicurazione contro I diversi tipi di influenza.
Autore dello studio: Novartis Vaccine and Diagnostics.

Alla prossima!

Francesca Kone



Bibliografia
[1] Immunobiologia, Fisiologia e fisiopatologia del sistema immunitario” Trad.: Licastro F. Editore: Piccin-Nuova Libraria Edizione: 5 2003
[2] Lancet. 2001 Jun 16;357(9272):1937-43.Safety and antigenicity of non-adjuvanted and MF59-adjuvanted influenza A/Duck/Singapore/97 (H5N3) vaccine: a randomised trial of two potential vaccines against H5N1 influenza.
Nicholson KG, Colegate AE, Podda A, Stephenson I, Wood J, Ypma E, Zambon MC.
Infectious Diseases Unit, Leicester Royal Infirmary, LE1 5WW, Leicester, UK. karlgnicholson@doctors.org.uk
[3] Am J Pathol. 2000 Jun;156(6):2057-65.
The endogenous adjuvant squalene can induce a chronic T-cell-mediated arthritis in rats.
Carlson BC, Jansson AM, Larsson A, Bucht A, Lorentzen JC.
Department of Medicine, Karolinska Institutet, Stockholm, Sweden.
[4] Neurology. 2013 Apr 2;80(14):1276-7. doi: 10.1212/WNL.0b013e31828ab382. Epub 2013 Mar 13.
Association between H1N1 vaccination and narcolepsy-cataplexy: Flu to sleep.
Kothare SV, Wiznitzer M.
Division of Epilepsy & Clinical Neurophysiology (S.V.K.), Center for Pediatric Sleep Disorders, Department of Neurology, Boston Children’s Hospital, Harvard Medical School, Boston, MA; and Division of Pediatric Neurology (M.W.), Rainbow Babies Children’s Hospital & Case Western Reserve University School of Medicine, Cleveland, OH.
[5] Expert Rev Vaccines. 2011 Apr;10(4):447-62. doi: 10.1586/erv.11.23.
MF59 adjuvant: the best insurance against influenza strain diversity.
O’Hagan DT, Rappuoli R, De Gregorio E, Tsai T, Del Giudice G.
Novartis Vaccines and Diagnostics, Cambridge, MA, USA. derek.ohagan@novartis.com

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