D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


sabato 1 settembre 2012

Assange: “Occidente contro la Siria per favorire Israele”


Dalla sua prigionia di Londra il fondatore di Wikileaks annuncia la pubblicazione di milioni di documenti del governo siriano e accusa l'occidente di manipolazione mediatica sulla guerra civile in corso in Siria.

«In Siria è in atto un processo di democratizzazione ma è chiaro che a Stati Uniti, Regno Unito, Israele e Francia non interessa». A sostenerlo è stato ieri Julian Assange, il fondatore di Wikileaks rifugiato da mesi all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per sfuggire all’arresto ordinato dai governi della Svezia e degli Stati Uniti. ''Ci sono state delle riunioni l'anno scorso con personale dell'esercito degli Usa, e anche qualche militare europeo, nelle quali si discuteva in anticipo di questa campagna militare, e c'erano già forze speciali in Siria' ha detto Assange.
«I poteri occidentali stanno usando la vicenda siriana per togliere di mezzo il governo...favorire Israele e indebolire l'Iran: è per questo che c'è stata una enorme manipolazione della stampa» ha aggiunto Assange nel corso di un’intervista concessa alla tv panamericana "Telesur". Il fondatore di Wikileaks ha fatto riferimento, ad esempio, «alla distorsione delle foto da parte della Bbc: hanno mostrato una immagine con centinaia di cadaveri gettati per terra scattata in Iraq, dicendo poi che era la Siria».

«Parliamo di 20 o 40 mila morti in Libia» ha commentato Assange secondo il quale in Siria, nel caso di un intervento militare esterno, «ce ne sarebbero 100 mila, con un esito politico incerto. Ci potremmo trovare con un governo migliore o anche con uno peggiore».

Per bilanciare la disinformazione mediatica in corso sul conflitto in Siria Wikileaks pubblicherà nei prossimi giorni oltre due milioni di file di documenti del governo siriano. Secondo Assange i documenti siriani che verranno pubblicati potranno dare "una prospettiva dal di dentro" della guerra civile in corso ormai da 17 mesi.

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