D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 11 aprile 2013

La Grecia ora inchioda la Merkel: “Dacci 162 mld per l’occupazione nazista” Atene pronta a tutto contro la Germania


merkelBerlino dovrebbe svenarsi per risarcire gli ellenici per i danni dovuti all’aggressione della Wehrmacht. Il premier Samaras: “Abbiamo un rapporto top secret”
Atene è pronta a prendersi la rivincita con Berlino. Quando il conto si fa salato, i greci cominciano a giocare duro. La Grecia iperindebitata e strozzata dal suo maggior creditore, la Germania passa al contrattacco con un rapporto top secret che fa tremare la cancelleria tedesca. Il governo ellenico pretende un maxirisarcimento di162 miliardi di euro per l’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale.
Una bomba per Berlino -  Una cifra così alta è il frutto di uno studio approfondito di una commissione di “saggi” (ce li hanno pure ad Atene) che dopo la lettura di trattati internazionale e soprattutto di diverse sentenze ha stilato il conto salatissimo. I 162 miliardi di euro equivalgono all’80 per cento del pil greco. Una somma del genere potrebbe mettere in sesto le casse del partenone e con le spalle al muro l’esattore tedesco. La Germania infatti di questi problemi non ne ha mai avuti, pur essendo una nazione perdente al tavolo della pace post-bellico. Per la sua posizione strategica sullo scacchiere europeo in piena guerra fredda, la Germania ha goduto di un condonno del 60 per cento del debito di guerra.
Conto salatissimo -  La stessa sorte non è toccata alla Grecia. Il premier greco, Antonis Samaras, che con i ministri degli Esteri e delle Finanze ha letto ed esaminato del rapporto frena. C’è la paura di indispettire di teutonici che tengono per la gola Atene essendo appunto Berlino il maggior creditore dello Stato ellenico. “La decisione se pubblicarlo sarà presa al massimo livello, e non è questo il momento di aprire un nuovo scontro con Berlino”, ha detto, citato da Spiegel online, un alto esponente greco. Nel conto rientrano le ingenti distruzioni che l’esercito tedesco seminò in tutta la penisola greca e anche gli orrendi crimini contro l’umanità cosumati durante l’occupazione. La Germania dovrebbe alla Repubblica ellenica, al valore attuale, circa 108 miliardi di euro per la ricostruzione postbellica imposta dai gravissimi danni dell’aggressione nazista e dell’occupazione. Più altri 54 per i prestiti coatti che dal 1942 al 1944 il paese occupato dovette versare all’occupante, senza mai ricevere nulla indietro,
Ribaltare il tavolo - Il silenzio che ha applicato il governo greco non gode di favori tra l’opinione pubblica greca. E i giornali spingono per ribaltare il tavolo con Berlino: “Il governo di coalizione attuale ha una responsabilità storica, dovrebbe rendere pubblici tutti i risultati dell’inchiesta e trovare una posizione su questo tema scottante che, nel momento in cui siamo sottoposti all’estremo pressing dei nostri creditori, può esplodere come una bomba“. Insomma ora la Merkel potrebbe prendersi in testa un bel boomerang a ritmo di sirtaki. La storia prima o poi estingue il suo debito. (I.S.)
Fonte: liberoquotidiano.it

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