D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


venerdì 12 aprile 2013

Monsanto contro Madre Natura

Cari Avaaziani,



Sembra incredibile, ma Monsanto e soci ci riprovano. Queste voraci aziende di biotecnologie hanno trovato un modo per conquistare il monopolio sui semi della vita, quelli che ci danno il cibo! Ma facendo pressione sui paesi europei più influenti possiamo sbarrare la strada a questo progetto devastante. Aiutaci a creare la più grande campagna di sempre a difesa del nostro cibo, clicca qui:

Firma la petizione
Sembra incredibile, ma Monsanto e soci ci riprovano. Queste voraci aziende di biotecnologie hanno trovato un modo per conquistare il monopolio sui semi della vita, quelli che ci danno il nostro cibo. Stanno cercando di ottenere brevetti su varietà di verdura e frutta che consumiamo quotidianamente come cocomeri, broccoli e meloni, costringendo i coltivatori a pagare per i semi e con il rischio di essere denunciati se non lo fanno.

Possiamo però impedire che si comprino l’intera Madre Natura. E’ vero che aziende come la Monsanto hanno trovato delle scappatoie per aggirare le leggi europee e ottenere il monopolio dei semi normali, ma noi possiamo ancora bloccarle prima che stabiliscano un pericoloso precedente a livello globale. Per farlo abbiamo bisogno che paesi chiave come la Germania, la Francia e l’Olanda (dove il dissenso sta già crescendo) chiedano che si voti per fermare i piani della Monsanto. Già in passato la nostra comunità è riuscita a influenzare la decisione dei governi e possiamo farlo di nuovo.

Molti agricoltori e politici si sono già opposti; ma ora dobbiamo aggiungere la spinta di una mobilitazione dal basso e fare pressione su questi paesi per tenere la Monsanto alla larga da quello che mangiamo. Firma ora e condividi con tutti per aiutarci a realizzare la più grande campagna di sempre a difesa del nostro cibo:

http://www.avaaz.org/it/monsanto_vs_mother_earth_loc/?bcjNGdb&v=23999

I brevetti stravolgono l’intero funzionamento della nostra catena alimentare: per migliaia di anni gli agricoltori hanno potuto scegliere quali sementi usare, senza doversi preoccupare di essere portati in tribunale per violazione di proprietà intellettuale. Ora però, le aziende di biotecnologie stanno ottenendo brevetti sui semi e poi fanno pagare agli agricoltori esorbitanti licenze. Monsanto ha denunciato centinaia di loro per la pratica millenaria di salvare e selezionare i semi. Monsanto e soci sostengono che i brevetti danno impulso all’innovazione, ma la realtà è che creano un monopolio di un’azienda sul nostro cibo.

Per fortuna l’Ufficio Europeo dei Brevetti obbedisce ai 38 stati membri che, con un solo voto, possono impedire che vengano concessi pericolosi brevetti su alimenti coltivati usando metodi tradizionali. Persino il Parlamento Europeo si è espresso contro questa devastante possibilità. Ora, una massiccia ondata di proteste può spingerli a mettere per sempre al bando i brevetti su quello che mangiamo.

La situazione è già tragica: la sola Monsanto possiede il 36% delle varietà di pomodori, il 32% dei peperoni e il 49% dei cavolfiori registrati nell’UE. Ma con una semplice modifica delle regole attuali, possiamo impedire alle multinazionali di prendere il controllo di quello che mangiamo, degli agricoltori e del pianeta ... e sta a noi fare in modo che succeda:

http://www.avaaz.org/it/monsanto_vs_mother_earth_loc/?bcjNGdb&v=23999

La comunità di Avaaz non ha mai avuto paura di lottare contro il tentativo delle multinazionali di manovrare le istituzioni: abbiamo lottato contro il monopolio di Rupert Murdoch e fatto in modo che le aziende di telecomunicazione non mettessero le mani su internet. Ora è tempo di difendere il nostro cibo dal loro controllo.

Con speranza e determinazione,

Jeremy, Michelle, Oli, Dalia, Pascal, Ricken, Diego e tutto il team di Avaaz

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