D'un tratto nel folto bosco
Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Ozgiovedì 26 aprile 2012
BOOM! 5 MILIARDI L'ANNO PER SALVARE LE BANCHE di Claudio Messora - 31 Marzo 2012
La notizia è di quelle che i giornali inseriscono nei trafiletti, come se fosse acqua. Ma un indebitamento di cinque miliardi all'anno per tre anni,
più altri 110 sicuri da corrispondersi a insindacabile giudizio di
Monti, più chissà quanti altri dai quali non ci si può in alcun modo
sottrarre, se fossi un direttore di giornale io la metterei in prima
pagina. Lo so, vi avevo detto che erano tre miliardi all'anno per cinque
anni, ma la situazione precipita ed hanno bisogno di soldi subito, dei
nostri soldi: per cui hanno stretto i tempi.Mi riferisco al MES
(in inglese ESM), il trattato europeo che eufemisticamente chiamano
fondo salva-stati. A gestirlo saranno diciassette super-governatori.
Saranno immuni a qualsiasi atto giudiziario e i loro documenti, compresi
i loro pc, saranno assolutamente inviolabili. E potranno decidere di
chiedere quanti soldi vorranno, di averli nei tempi che
vorranno, senza che gli stati aderenti - tra cui l'Italia - possano in
alcun modo opporsi. Avevano cominciato con 500 miliardi ma, è notizia di
oggi, siamo già a 800.Tutto questo però è storia vecchia per il blog (ne parlo con assiduità da novembre), e se il debito pubblico
è aumentato all'inizio di quest'anno, anziché diminuire, è stato anche
per l'aumentato fabbisogno dovuto al pagamento della quota di competenza
italiana del fondo ESFS (il fondo salva stati temporaneo che sta per
essere conferito nel MES, con i suoi 440 miliardi di dotazione, dei
quali 200 già spesi per la Grecia). La vera novità è la modificazione
degli ultimi giorni delle finalità del trattato cui ci stiamo legando
indissolubilmente.Nessuno vi ha spiegato cosa è il MES, perché è
difficile dirvi che ci indebitiamo di 125 miliardi (ed è solo l'inizio)
mentre vi tagliano le pensioni, mentre vi dissanguano con le accise
sulla benzine e con l'IMU e mentre studiano il modo di licenziarvi
presto e senza chance di reintegro, ma il MES avrebbe dovuto servire -
almeno come paravento - per salvare gli Stati in difficoltà, appunto,
creando quel firewall, termine che oggi va tanto di moda, per evitare
che una eventuale crisi si possa propagare di Stato in Stato. E invece
ieri il colpo di mano: gli 800 miliardi del nuovo fondo
potranno essere utilizzati anche per aiuti alla ricapitalizzazione del
sistema bancario europeo [Repubblica di oggi, p.7, piccolo piccolo in
fondo all'articolo].Dunque siamo nella situazione in cui facciamo tagli draconiani allo stato sociale,
ma ci affrettiamo a convertire in legge un ordine del giorno che
annulla gli effetti dell'azzeramento delle commissioni bancarie (art.
27-bis del decreto sulle liberalizzazioni), dopo la levata di scudi
dell'ABI con le finte dimissioni di Giuseppe Mussari e il suo incontro
con tutti i gruppi parlamentari per ottenere l'immediato rientro
dell'emendamento assassino, che avrebbe significato 10 miliardi di
minori entrate per il comparto bancario. Un ordine del giorno accolto in
48 ore e tramutato in legge da Mario Monti in persona, dopo l'avvallo
del Presidente della Repubblica che constata "la
straordinaria necessità ed urgenza" del provvedimento, quando la maggior
parte degli ODG languono in omnia saecula seculorum nei polverosi
cassetti di Palazzo Chigi (a proposito: dite a Paola De Micheli, che a
L'Ultima Parola del 23 marzo scorso mi aveva detto che un Ordine del
Giorno non è che viene convertito in legge "domani mattina", che in
effetti la legge firmata dal capo dello Stato è proprio dell'indomani
mattina, cioè del 24 marzo 2012).Non solo, dopo i mille miliardi di liquidità che la BCE
ha prestato alle banche ad un tasso simbolico dell'1%, ufficialmente
per prestarli alle aziende, e che le banche hanno invece utilizzato per
comprare titoli di stato (sono sicuri e rendono il 4,8% di media, ragion
per cui le banche italiane ne hanno incamerati ben 310,6 miliardi),
lucrando sul nostro indebitamento (altrimenti li avrebbero comprati
all1,5%) senza rimettere in moto l'economia reale, oggi scopriamo che
stiamo per pagare cinque miliardi all'anno per aiutare la
ricapitalizzazione del sistema bancario europeo. E quali sono le banche
che più di altre, dopo la decisione dell'EBA, hanno bisogno di
ricapitalizzare? Ma quelle italiane, naturalmente. Dunque i 125 miliardi
iniziali del MES, dei quali 15 dovremo conferirli subito, non saranno
destinati al salvataggio degli stati - visto che tra l'altro al momento
non c'è nessuno stato da salvare - ma al salvataggio, per esempio, di
Monte dei Paschi di Siena che ha chiuso il 2011 con una perdita di 4,67
miliardi.Intanto, i piccoli imprenditori
continuano a suicidarsi perché hanno un contenzioso con il fisco da
105mila euro e le banche, quelle che ci sveniamo per ricapitalizzare,
non gli aprono un fido neanche se si dà fuoco. Come è successo a
Giuseppe, appunto, 58 anni, di Bologna, proprio 2 giorni fa e proprio
mentre il nostro ministro dell'Economia avallava la scelta di prelevare
miliardi dal Tesoro per destinarli al salvataggio delle banche.
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