D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


martedì 19 febbraio 2013

Grecia, la polizia ritocca le foto per nascondere le torture?



Amnesty International ha sollecitato le autorità greche a indagare sulle denunce di tortura di quattro presunti rapinatori di banca, le cui foto sono state ritoccate per nascondere le ferite sui loro volti.

I quattro erano stati arrestati il 1° febbraio 2013, perché sospettati di aver partecipato alla rapina di una banca di Kozani, nel nord della Grecia.

Due dei quattro detenuti sono accusati di far parte del gruppo armato Cospirazione delle celle di fuoco. 

Secondo la polizia, i quattro sarebbero stati feriti nel corso dell'arresto e il ricorso alla forza si sarebbe limitato al necessario. Per i medici e i familiari, invece, il brutale pestaggio sarebbe avvenuto durante la detenzione.  

Mentre i mezzi d'informazione greci hanno pubblicato video e foto che mostrano ampie ferite, la polizia ha diffuso fotografie grossolanamente ritoccate per ridurre o eliminare del tutto le ferite.

In un caso, il volto di uno dei quattro sospettati era ridimensionato in modo innaturale a seguito della cancellazione delle ferite. Un'altra foto era stata così schiarita che i capelli del soggetto ripreso, da castani, erano diventati biondi.

Il ministro per l'Ordine pubblico ha dichiarato che il ritocco delle foto si è reso necessario per consentire il riconoscimento dei sospetti. 

"Le autorità greche non possono pensare di risolvere i loro problemi con Photoshop. Questa cultura dell'impunità dev'essere fermata. Su questa vicenda occorre indagare in modo efficace, imparziale e approfondito, in modo che i responsabili siano identificati e portati rapidamente di fronte alla giustizia" - ha dichiarato Amnesty International.

Nell'ottobre 2012, 15 manifestanti antifascisti avevano denunciato di essere stati torturati dalla polizia dopo aver preso parte a una protesta.

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