D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


lunedì 18 febbraio 2013

Grillo è cattivo (parola di Boldi)


 Silvio Berlusconi Beppe Grillo Cattivo Massimo Boldi

 Cosa puoi dire di uno, quando c'è poco da dire? Cosa dice un bambino quando non riesce mai a vincere? Dice: "non gioco più, siete cattivi". Berlusconi dedica a Grillo la più lunga invettiva della sua arringa di Milano. Più dello spazio dedicato a Fini e Casini. Più dello spazio dedicato a Monti. E dopo aver ripetuto punto per punto il programma di Grillo, dal dimezzamento degli stipendi dei parlamentari, alla restituzione dei rimborsi elettorali, all'impignorabilità della prima casa da parte del fisco, al massimo di due mandati, passando addirittura per il "Patto firmato dai parlamentari" (anche questa una proposta di Grillo, che solo per il fatto di essere stata comparsa sul suo blog fu immediatamente tacciata di essere incostituzionale) non gli resta che rifiutarsi di restituire la palla agli altri bambini e buttarsi in una catartica ipnosi regressiva di gruppo, fino alla liberatoria apoteosi del nonsense, di fronte a una platea che non ha nulla da obiettare sull'imbarazzante spessore delle argomentazioni: "Grillo è cattivo!".
 

 Grillo è cattivo! Avete capito bene! Lo sa di per certo perché gliel'ha detto Boldi (non sto facendo ironia: è proprio la motivazione che ha usato). E non va in televisione perché in televisione se ne accorgerebbero tutti (come se 60 milioni di italiani si fossero mai accorti di quante palle ha raccontato lui, negli ultimi 25 anni).

 A minuti, qui sotto,  aggiungerò il video con lo snocciolamento del programma di Grillo, spacciato per i punti del Popolo delle Libertà. E, per darvi il colpo di grazia, anche quello dove saltella giulivo al ritmo festoso di "Chi non salta è un comunista èh.. èh.. ".

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