D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


mercoledì 29 maggio 2013

Val di Susa. I poliziotti magicamente feriti prima ancora delle manifestazioni

Anonymous, dopo essersi introdotta nel sito del sindacato di polizia Sap, ha scoperto numerosi file contenenti moduli precompilati di querele di ferimento, che consegnava agli agenti prima ancora che si verificassero scontri.
-Redazione- -28 maggio 2013- A scoprirlo è stato il comitato hacker Anonymous, che, dopo aver girovagato nei meandri cybernetici del Tribunale di Roma e del Siulp, è approdata sul sito del Sap, il sindacato della polizia. E qui l'amara rivelazione: se vi sono così tanti agenti feriti negli scontri in Val di Susa è perchè esiste un vero e proprio archivio di moduli di malattia precompilati.
Anonymous, dopo aver reso pubblici, sul proprio blog, i dati di migliaia di agenti delle forze dell'ordine, ha sottratto infatti al sindacato ben noto ai No Tav centinaia di documenti. Tra questi, appunto, una documentazione riguardante le manifestazioni in Val di Susa che succedettero allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena, avvenuto nell'estate del 2011. In particolare, gli scontri più feroci avvennero il 27 giugno e il 3 luglio e, proprio pochi giorni prima di tali date, il Sap aveva diffuso tra i reparti inviati nelle Valli dei documenti prestampati. In essi si trovavano querele di ferimenti riportati durante le manifestazioni che ancora sarebbero dovute accadere.
Una volta superati quei giorni, i poliziotti dovevano consegnare a un legale di Torino, indicato sempre nei faldoni, le denunce, in modo tale da poter ufficializzar il tutto.
Insomma, feriti prima ancora di recarsi alle manifestazioni, i poliziotti hanno potuto contare sull'aiuto certo non indifferente del sindacato, che magicamente li feriva in anticipo sulla carta. Il quale, ben intesi, è stato lo stesso che nel maxi processo contro i No Tav della Val di Susa si è costituito parte civile.

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