Quello che sembrava un imprevisto apre interrogativi sconcertanti sulle politiche al risparmio della compagnia aerea
La Ryanair "vuole risparmiare sul carburante". L'allarme lanciato dai piloti tedeschi fa pensare che l'emergenza dei voli spagnoli non sia stata proprio del tutto casuale. Invece secondo il sindacato dei "top gun" tedeschi, si tratterebbe di una politica mirata della compagnia britannica. Low cost, low fuel: sarebbe questo, secondo il portavoce del Cockpit Vereinigung, il modo di pensare di Ryanair.
Antefatto: solamente 3 giorni fa, ovvero il 13 agosto, è trapelata la notizia che nelle ultime 2 settimane 3 voli per Valencia erano stati dirottati su Madrid. Motivo: scarsa benzina a bordo, rischio di rimanere a secco prima di arrivare a Valencia. La vicenda è stata portata a galla dalla stampa irlandese (proprio in Irlanda ha sede legale Ryanair). Tempo poche ore e la compagnia ha minimizzato: la benzina a bordo degli aerei era sufficiente per volare altri 30 minuti e percorrere altri 300 miglia. Come dire: ce la potevamo fare, ma abbiamo preferito applicare la procedura del mayday, perché la sicurezza non è mai troppa. Un eccesso di zelo, dunque.
Ma il sindacato dei piloti tedeschi ha espresso, attraverso l'Afp, la propria versione dei fatti: Ryanair sta esercitando una "forte pressione psicologica" sui piloti con l'obiettivo di ridurre il consumo di carburante nei propri voli.
"Il carburante - ha spiegato il portavoce - è il maggiore fattore di costo per una compagnia aerea ed è il pilota che ne decide la quantità da imbarcare visto che è lo stesso pilota ad essere responsabile della sicurezza del volo. E La Ryanair sta esercitando pressione psicologica sui piloti, violando così i loro diritti, proprio per ridurre il consumo di carburante".
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