L'intera porzione dell'Oceano Pacifico è praticamente coperta con foschia chimica. Curiosamente questo fenomeno viene descritto dai meteorologi italiani come “Innocue velature”.
Se si visionano attentamente le immagini satellitari sotto esposte si possono notare specifici percorsi individuali di natura artificiale.
Se si accede ad un qualsiasi motore di ricerca e si digita la voce «geoingegneria riduce le precipitazioni» o voci similari ci si accorge, con grande stupore e delusione, che la scienza ufficiale non mette a disposizione alcun argomento in merito. Totale omertà verso un fenomeno ormai globale.
Un ambiente saturo di particelle chimiche disgrega le formazioni nuvolose con una conseguente diminuzione delle piogge. Inoltre, la luce solare viene bloccata da questi metalli riflettenti provocando una diminuzione dell'evaporazione, peggiorando ulteriormente l'intero scenario.
Se le irrorazioni persisteranno, la siccità continuerà. Anche se la siccità indotta è già abbastanza grave, i milioni e milioni di tonnellate di particolato completamente tossico si propagano attraverso l'atmosfera estendendosi in tutto il pianeta. I nostri cieli lattiginosi rappresentano un segnale molto chiaro di questo fenomeno.
Bisognerebbe pure chiedersi: quanto metallo è presente nel nostro corpo?
Lo strato di ozono viene triturato ogni giorno da queste scie chimiche. I livelli di UV sono già alle stelle. Inoltre, non c'è dibattito sui danni che provocano le particelle di metallo nell'alta atmosfera e allo strato di ozono.
la polverizzazione del nostro pianeta va avanti giorno dopo giorno a tutta velocità.
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