D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


martedì 12 febbraio 2013

2 milioni x disinformare...


PER CHI CREDE ANCORA AI "COMPLOTTISTI" QUESTO E' QUANTO ACCADUTO! PERCHE' ASSUMERE DEI DISINFORMATORI SE SI DICE LA VERITA'?
Con il termine troll, nel gergo di Internet e in particolare delle comunità virtuali, si indica una persona che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi.)La notizia ha dell’incredibile: secondo quanto rivelato alcuni giorni fa da The Telegraph l’Unione Europea avrebbe stanziato ben due milioni di euro – in un periodo peraltro di crisi economica - per un progetto di propaganda virtuale per monitorare e spiare quanto accade sul web. Obiettivo: far tacere ogni focolaio euroscettico. In altre parole, l’UE finanzierà un esercito di influencers per veicolare (in maniera subdola) il consenso sul web e zittire chi la pensa diversamente. Il progetto orwelliano partirà dalla fine di questo mese.
Il Daily Telegraph ci propone un articolo in cui si legge che nel timore di una crescente ostilità verso l’UE, il Parlamento Europeo spenderà quasi 2 milioni di sterline per dei trolls al fine di controllare e bloccare gli euroscettici nei dibattiti via web durante la campagna per le elezioni europeee del prossimo anno.

Ecco la traduzione dell’articolo di Bruno Waterfield sul quotidiano britannico.

Il Daily Telegraph è entrato in possesso di documenti riservati che progettano una spesa e una campagna di propaganda senza precedenti prima e durante le elezioni europee di Giugno 2014. La chiave per la nuova strategia sarà questa: "strumenti di monitoraggio dell’opinione pubblica" volti a "identificare in fase precoce se i dibattiti di natura politica tra i seguaci di social media e blog hanno il potenziale per attrarre i media e gli interessi dei cittadini".

La spesa per "l’analisi qualitativa dei media" dovrà essere aumentata di £ 1,7 milioni e, mentre la maggior parte del denaro si trova nei bilanci esistenti, dovranno essere raccolti ulteriori £ 787.000 il prossimo anno nonostante la necessità che la spesa dell’UE rifletti l’austerità nazionale.

"Particolare attenzione deve essere prestata ai paesi che hanno sperimentato un aumento di euroscetticismo", si legge in un documento riservato concordato lo scorso anno.

"I comunicatori istituzionali del Parlamento devono avere la capacità di monitorare le conversazioni pubbliche e il sentimento sul campo in tempo reale, per capire gli “argomenti trend” e devono avere la capacità di reagire rapidamente, in modo mirato e pertinente, di partecipare e influenzare la conversazione, per esempio, fornendo dati e fatti volti a decostruire miti”.

La formazione dei funzionari del Parlamento inizierà a fine mese.
Visioni contrastanti

Paul Nuttall, deputato leader dell’UKIP, ha attaccato le proposte, che a suo dire, violano la neutralità del servizio civile europeo trasformando i funzionari in una "pattuglia di troll", a fare stalking su internet per fare contributi politici indesiderati e provocatori nei dibattiti sociali dei media. "Spendere più di un milione di sterline perché i dipendenti pubblici dell’UE divenino Twitter trolls in orario d’ufficio è uno spreco ed è veramente ridicolo", ha detto.

"E mi sembra strano che l’amministrazione UE stia svolgendo un ruolo esplicitamente politico con l’obiettivo di colpire gli euroscettici, questo è il codice per i partiti come Ukip e non è affatto un atteggiamento neutrale”.

Un documento riservato discusso da parte di funzionari la scorsa settimana sembra riconoscere i problemi, ammettendo che "ci sono linee sottili che separano la comunicazione istituzionale da quella politica".

I funzionari del Parlamento europeo hanno rifiutato di commentare i documenti riservati e le discussioni private in corso all’interno dell’amministrazione UE. Un documento riservato dal titolo "linee guida politiche per la campagna di informazione istituzionale e della comunicazione" è stato approvato dall’ufficio amministrativo del Parlamento lo scorso Luglio.

Il testo mette in evidenza un "netto contrasto" tra la "crescente percezione di un benessere in via di estinzione, la crescente insicurezza e instabilità finanziaria" e le promesse dell’UE di garantire "la libertà, sicurezza e giustizia sociale, con un mercato interno prospero".

"L’attuale crisi economica e finanziaria con alti tassi di disoccupazione, in particolare tra i giovani, ha come conseguenza una diminuzione della fiducia nelle istituzioni europee da parte dei cittadini ... è evidente che l’immagine dell’UE ne soffra", si legge nel documento.

FONTE: http://www.forexinfo.it/L-Unione-Europea-fa-guerra-agli

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