di Redazione FQ -
Il dato relativo alla pressione fiscale calcolato per l’anno in corso, fa notare la Cgia, è leggermente inferiore al dato previsto nell’autunno scorso dal Documento di economia e finanza (45,3%). Ciò è riconducibile al fatto che le stime della Cgia hanno tenuto conto delle disposizioni fiscali introdotte dal Parlamento con la legge di stabilità che, per l’anno in corso, ridurrà di 0,2 punti percentuali la pressione fiscale. Per il segretario Giuseppe Bortolussi “oltre a tener conto che per i contribuenti onesti la pressione fiscale reale si attesta ormai sopra il 54%, quando quest’ultima si calcola al netto dell’economia sommersa, possiamo tranquillamente affermare che nel 2013 gli italiani lavoreranno per il fisco sino alla metà di giugno. Una cosa insopportabile”.
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