D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


venerdì 1 febbraio 2013

Muos di Niscemi – Legambiente: “il ricorso alla magistratura ci lascia perplessi


Il presidente Crocetta revochi  in autotutela le  autorizzazioni ambientali  che sono palesemente illegittime. La politica si assuma fino in fondo le proprie responsabilità senza cercare scorciatoie”. Dichiarazione di Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia.



“Il fatto che il Governo abbia deciso di rivolgersi alla magistratura invocando un provvedimento d’urgenza, ai sensi dell’art. 700 del codice di procedura civile, per bloccare i lavori del MUOS lascia molto perplessi”. A dichiaralo Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia.
“Se da un lato – continua Fontana – si condivide l’obiettivo, dall’altro non si può non sottolineare la scarsa coerenza della scelta. L’intervento della magistratura dovrebbe essere quello di ultima istanza, dopo che si è fatto tutto ciò che è nelle facoltà della “politica” per bloccare la realizzazione dell’istallazione radar.  Invece, l’autorizzazione della Regione (rilasciata dal Dipartimento Regionale Ambiente) che ha consentito la realizzazione delle opere all’interno di una riserva naturale ed in violazione dei vincoli ambientali e paesaggistici, non è stata ancora né revocata in autotutela da chi l’ha rilasciata né annullata dal presidente Crocetta, e  il ricorso alla magistratura creerebbe inevitabilmente una situazione a dir poco paradossale: la Regione chiederebbe alla magistratura di fermare un cantiere inibendo gli effetti di una sua autorizzazione, non revocata,  in forza della quale si stanno realizzando i lavori.
Al momento ci risulta che il Governo abbia formulato solo un invito a sospendere i lavori e non abbia invece disposto il fermo del cantiere, circostanza obbligata qualora fosse annullata ai sensi di legge l’autorizzazione da parte del presidente Crocetta.
Auspichiamo – conclude – che la politica si assuma fino in fondo le proprie responsabilità senza cercare scorciatoie”.

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