D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 14 febbraio 2013

Muos: Sigonella rifiuta la revoca. Crocetta convocato per un colloquio


muos-at-naval-computer-and-telecommunications-area-master-station-pacific-wahiawa-hawaiiIncredibile, Sigonella risponde con l’indifferenza! Eppure molti lo avevano previsto, forse con grande pessimismo o magari per semplice realismo. Non è la prima volta che la potenza americana agisce secondo una strategia lenta ma efficace per raggiungere il proprio scopo. Ricorderete benissimo l’avvio del procedimento di revoca delle autorizzazioni sul Muos di Niscemi, firmato ieri 12 Febbraio dalla Regione Sicilia con il governo Crocetta.
L’Assessore Lo Bello aveva recentemente dichiarato a Link Sicilia: “Invieremo tutti i documenti martedì prossimo, sia a Sigonella che a Napoli, dove c’è il comando della Marina Usa. Dopo di che gli americani avranno 30 giorni di tempo per ottemperare alla revoca”.
Ma non è passato nemmeno un giorno, anzi il plico dei documenti contenenti la revoca delle autorizzazioni ai lavori che il precedente governo Lombardo aveva firmato con il Ministro della difesa La Russa, non è proprio arrivato a destinazione. Questa mattina infatti il vice capo di gabinetto dell’assessore all’Ambiente Mariella Lo Bello, Pasquale Calamia, è stato fermato, o per meglio dire bloccato da alcuni militari americani, di fronte la base di Sigonella dove si era recato con un’auto della Regione per consegnare gli stessi documenti. Nonostante quest’ultimo abbia minacciato di chiamare i carabinieri, i militari non hanno consentito l’accesso dell’auto costringendola a ritornare a Palermo con a bordo anche la revoca. Altro insuccesso il tentativo da parte delle Ragione di contattare telefonicamente la base Navy dopo aver ricevuto il numero dall’ambasciata Usa: il telefono ha infatti squillato a vuoto rispondendo all’emittente con una “minacciosa” indifferenza.
Solo durante il pomeriggio la Regione è stata poi contattata dal consolato di Napoli per invitare il Presidente Rosario Crocetta ad un colloquio, lo stesso a cui era stato convocato precedentemente anche l’ex Presidente Lombardo che aveva rifiutato per ben tre volte di presentarsi per poi firmare il Protocollo d’Intesa al quarto invito, se e senza ma.
Ritornata al mittente anche la raccomandata con ricevuta di ritorno, che la Regione aveva spedito alla base Navy di Sigonella prima ancora della procedura di avvio delle revoca, per provvedere alla sospensione dei lavori poi non avvenuta.
Un caso “diplomatico” o un ulteriore tentativo di riaffermare quel controllo americano in territorio siciliano (sarebbe meglio dire italiano) che per troppo tempo è stato sottovalutato dal popolo intero?
Intanto, il popolo No muos non demorde, al contrario reagisce e si spera sempre più forte.
“Vuoi vedere che a Crocetta gli finisce come a Lombardo?-commenta il Comitato No Muos di Vittoria- Potete sottomettere uno ma non un popolo intero”.
Roberta Barone

Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie