D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


lunedì 4 febbraio 2013

Torino: qualcuno vuole vederci chiaro. Lanciata petizione sul fenomeno scie chimiche


Petizione sulle scie chimiche a Torino: mentre l'ARPA ammette il problema ma si dichiara incompetente, i cittadini non si arrendono e si rivolgono al Governo e al Parlamento Europeo.


Sono divenute numerosissime le testimonianze, anche fotografiche e filmate, relative alla presenza di nubi e agglomerati chimici nei cieli del capoluogo piemontese e il problema e’ ormai noto all’opinione pubblica.
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L’ARPA Piemonte, specificamente interpellata sulla questione delle scie chimiche nei cieli di Torino, ha risposto ammettendo di essere a conoscenza del problema, ma si è dichiarata incompetente ad adottare qualunque decisione o determinazione utile a risolverlo o, comunque, a chiarire la reale situazione dell’atmosfera.
Un gruppo di cittadini ha, dunque, presentato una petizione rivolta al Governo Italiano e al Parlamento Europeo, con la quale chiedono l’emanazione di norme urgenti a tutela dell’ambiente e dell’integrita’ dell’ariache prevedano il divieto di irrorazione di inquinanti per mezzo di qualunque sistema di aerosol, stretti controlli sui voli aerei, sia che si tratti di traffico civile che militare, la messa al bando delle armi elettromagnetiche, il libero accesso alle informazioni circa i voli potenzialmente nocivi e alla conoscenza delle sostanze rilasciate nell’atmosfera, indagini approfondite da svolgersi nelle installazioni NATO/USA presenti sul territorio italiano, in particolare nelle basi aeree/aeroporto.
I promotori della petizione hanno sottolineato l’urgenza di un intervento governativo, facendo leva sulla pericolosità delle sostanze rilasciate nell’aria e richiamandosi alle norme della Costituzione Italiana che, oltre a prevedere il diritto di agire in giudizio a tutela dei propri interessi e di proporre petizioni agli organismi governativi, tutelano la salute come bene fondamentale del cittadino e ripudiano la guerra.


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