- DI MINCUO – comedonchisciotte.org -
Un anno fa il 18 Febbraio 2012 è stato istituito il Parlamento Ebraico Europeo, con tutti i crismi di legalità.
E’ riservato ai soli Ebrei (120 membri), sta dentro al Palazzo del Parlamento Europeo di Bruxelles, ha ottenuto un riconoscimento ufficiale e inoltre di essere “ascoltato” regolarmente dal Parlamento Europeo in merito ai provvedimenti e alle leggi discusse da quest’ultimo.
A che titolo non si è ben capito.
A che titolo non si è ben capito.
Nessuno ha osato fiatare, anzi tutti si sono affrettati a complimentarsi, ad eccezione di bravissime persone, guarda caso Ebrei (EJIP) gli unici pare con un po’ di spina dorsale, che senza tanti mezzi termini hanno scritto: EJJP ha appreso con raccapriccio la creazione di un cosiddetto ”Parlamento degli Ebrei Europei”, presso gli uffici del Parlamento Europeo a Brussels.
EJJP denuncia questa creazione come una triplice mistificazione. Nulla nel modo in cui è stato costruito questo “Parlamento”, nel modo in cui opera, nè nel modo di scelta dei suoi partecipanti gli consente la pretesa di rappresentare tutti gli Ebrei europei. Non c’è alcuna giustificazione per il fatto che alcuni Ebrei Europei mettano su un proprio Parlamento con il compito di dettare una politica comune degli Ebrei in Europa.Tutto indica che, una volta ancora, il creare uno strumento di pressione dedicato alla incondizionata difesa di Israele indipendentemente dai crimini commessi dai governi che in Israele si succedono, e il pretendere che debba esistere un legame indissolubile tra Israele e gli Ebrei del mondo intero, e l’intrigare per fare sì che le istituzioni internazionali si allineino su queste posizioni stimolerà e rafforzerà l’antisemitismo dove già esiste.”
EJJP denuncia questa creazione come una triplice mistificazione. Nulla nel modo in cui è stato costruito questo “Parlamento”, nel modo in cui opera, nè nel modo di scelta dei suoi partecipanti gli consente la pretesa di rappresentare tutti gli Ebrei europei. Non c’è alcuna giustificazione per il fatto che alcuni Ebrei Europei mettano su un proprio Parlamento con il compito di dettare una politica comune degli Ebrei in Europa.Tutto indica che, una volta ancora, il creare uno strumento di pressione dedicato alla incondizionata difesa di Israele indipendentemente dai crimini commessi dai governi che in Israele si succedono, e il pretendere che debba esistere un legame indissolubile tra Israele e gli Ebrei del mondo intero, e l’intrigare per fare sì che le istituzioni internazionali si allineino su queste posizioni stimolerà e rafforzerà l’antisemitismo dove già esiste.”
Successivamente gli Islamici (N.B. Gli Islamici Europei sono almeno 40 milioni, gli Ebrei circa 1,5) hanno chiesto a loro volta di avere un loro Parlamento, ma la proposta è stata considerata irricevibile con la motivazione che c’era già un Parlamento Europeo e quello valeva per tutti gli Europei (tutti i goyim evidentemente) senza distinzione di razza o credo, e perciò la richiesta era contraria allo spirito e alla lettera dell’Unione Europea.
SVOLGIMENTO
Come avevo preventivato, da essere “ascoltato” dal Parlamento Europeo in meno di un anno il Parlamento Ebraico Europeo è passato a farsi “ascoltare”.
A Dicembre ha stilato un comunicato ufficiale nel quale l’Unione Europea è stata accusata di legittimare il terrorismo poichè aveva criticato, per bocca di alcuni suoi Parlamentari, la politica di Israele in Palestina.
Qualche settimana fa invece il Parlamento Ebraico Europeo, dopo una riunione, ha stabilito che un Parlamentare Europeo che critichi la politica Israeliana deve essere considerato neo-antisemita, e ha mandato al Parlamento Europeo copia.
Non ho notizie se il Parlamento Europeo abbia già detto “signorsì”.
Come dice Gilad Atzmon, alla fine dovranno accusare tutto il mondo di antisemitismo, e alla fine continuando in questo modo otterranno il magnifico risultato che “antisemita” anzichè indicare un brutto pregiudizio indicherà chi non è d’accordo nel rinchiudere, perseguitare o espellere a forza la gente, nell’erigere muri, nell’abbattere case, e nello sparare a donne e bambini.
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