D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 31 gennaio 2013

Metalli pesanti nella neve

Al link di seguito la certificazione, opportunamente "secretata", delle analisi compiute su un campione di neve, ossia acqua, ovviamente liquefatta, consegnatomi lo scorso 11 dicembre 2012, da un nostro collaboratore.

Data dell'evento atmosferico (nevicata): 10 dicembre 2012
Località del campione prelevato: OSIMO (AN)
Tipologia del prelievo: sommità di un cumulo di neve (mentre ancora la precipitazione era in atto), sito in proprietà privata (abitazione), lontano da insediamenti industriali e/o dall'interazione di autoveicoli e/o pedoni.
Motivazione del prelievo: per tutta la durata della caduta nevosa, il teste (M.C.) ha continuato a distinguere nettamente il tipico rombo prodotto dagli aerei che volano a bassa quota, in mezzo alla perturbazione.

Tengo a precisare che la quantificazione è in MICROGRAMMI e non in milligrammi/litro. Ciò ovviamente "allevia" le potenziali nocività del fall-out, ma non spiega comunque perché nella neve, che corrisponde allo stato solido-cristallino della pioggia alla temperatura di congelamento, siano presenti elementi chimici del tutto estranei ed incompatibili, quali - guarda caso - Alluminio e Bario, indipendentemente dalla percentuale rilevata/litro.

http://img689.imageshack.us/img689/5753/neveemetalli.jpg

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