D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


mercoledì 13 febbraio 2013

CIBO E PLASTICA – Un’accoppiata pericolosa?


I CONTENITORI DI PLASTICA UTILIZZATI PER CONSERVARE I CIBI SONO DIFFUSI IN TUTTE LE NOSTRE CASE
Ma vi siete mai chiesti se sono creati con materiale adeguato per poter entrare in contatto con ciò che mangiamo?Prendete il vostro contenitore e leggete il numero scritto sotto: corrisponde alla materia plastica con cui esso è costruito. Se il numero è 3 significa che il vostro contenitore è composto da PVC (cloruro di polivinile) che contiene DEHA, una sostanza potenzialmente tossica. Se invece trovate il numero 7 allora il vostro contenitore è composto da policarbonato che contiene BPA, una sostanza altamente tossica e nociva per l’organismo umano.A riguardo ci sono diversi studi: alcuni minimizzano riguardo la pericolosità di queste sostanze (basta produrre oggetti con la quantità minima accessibile), altri mettono in allerta sui possibili rischi.Ciò che si sa con certezza è che il BPA in gravidanza o in allattamento passa nel flusso sanguigno materno ed arriva fino al bambino. Il Canada ha deciso di mettere al bando qualsiasi oggetto di plastica contenente BPA, l’Europa ha detto no ai biberon contenenti questa sostanza.
ECCOVI UNA TABELLA CON LE CODIFICHE EUROPEE RIGUARDO AI VARI TIPI DI PLASTICHE
Le plastiche considerate idonee per la conservazione dei cibi sono le numero 1,2,4 e 5.Ed ora alcune raccomandazioni dell’Istituto Superiore della Sanità:“L’idea di eliminare in toto l’esposizione BPA è, al momento, chimerica; le autorità preposte alla regolamentazione stanno adottando provvedimenti atti a tutelare i gruppi più vulnerabili all’esposizione: ad esempio, nel 2011 l’Unione europea vieterà la produzione prima (marzo) e la vendita poi (giugno) di biberon in policarbonato contenenti BPA (15). Nel frattempo possiamo, almeno, cercare di ridurre l’esposizione al BPA seguendo semplici passi, quali:-Non usare contenitori alimentari in policarbonato nel microonde. Il policarbonato è forte e durevole, ma con l’usura causata dal tempo e dalle temperature elevate potrebbe rilasciare BPA.-Ridurre l’uso di cibi in scatola, in particolare per i cibi caldi o liquidi. Optare, invece, per vetro, porcellana o contenitori di acciaio inox senza rivestimenti interni in plastica.-Se si vive in un paese extra-UE, scegliere biberon privi di BPA.-Quando si usa una bottiglia di acqua in plastica, non ri-utilizzare più volte.-Adottare una accurata igiene orale in modo da ridurre la necessità di cure dentali.- Indossare i guanti se si maneggiano molti scontrini in carta termica.“E ricordatevi questi suggerimenti: non utilizzate contenitori ormai vecchi o graffiati, prima di mettervi il cibo da conservare attendete che si sia raffreddato, preferire alla plastica o alla pellicola trasparente contenitori di acciaio inox, vetro, pirex, terracotta, ceramica, stoffa e carta: sono più adatti alla conservazione sana e sicura dei cibi e sono anche ecologici considerando che la plastica non è biodegradabile!

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