La Bild pubblica oggi una notizia relativa a possibili indagini dell'Autorità di Informazione Finanziaria della Santa Sede e della Città del Vaticano relative a un prestito di 15 milioni di euro che sarebbe stato concesso dallo Ior alla casa di produzione televisiva "Lux Vide" (della famiglia Bernabei, ma impegnata su temi religiosi con fiction come "Don Matteo") dietro sollecitazione dell'ex segretario di Stato Tarcisio Bertone. Di tale indagine non c'è traccia però nel Rapporto presentato ieri dal direttore dell'Aif, Renè Brulhart.
Interpellato dall'Adnkronos, il cardinale Bertone ha smentito decisamente l'accusa di malversazione riportata dal tabloid tedesco poiché, ha detto, "la convenzione dello Ior con la società Lux Vide è stata discussa e approvata dalla commissione cardinalizia di vigilanza e dal consiglio di sovrintendenza nella riunione del 4 dicembre 2013, come dimostra il verbale relativo".
Secondo l'edizione online di Bild, indagini per malversazione sarebbero in corso a carico del cardinal Bertone. Secondo l'articolo, la Aif, l'istituzione di vigilanza finanziaria della Santa Sede, potrebbe aver avviato un'inchiesta sul sospetto che 15 milioni di euro siano stati sottratti a conti bancari del Vaticano a vantaggio di un'azienda che produce film per le reti televisive, la Lux Vide dell'ex presidente della Rai, Ettore Bernabei.
In una conferenza stampa in Vaticano - racconta Bild - lo svizzero René Bruelhart, posto da papa Francesco a capo della Aif, presentando il suo rapporto annuale non ha voluto né confermare né smentire le voci in merito. "Non confermerò né smentirò indagini a carico di Bertone, e non dirò nulla su casi specifici o casi personali", ha detto Bruelhart sempre secondo il resoconto della testata tedesca. La quale aggiunge che, secondo sue fonti, irregolarità "ci sono state, eccome". E che la Chiesa avrebbe perso almeno venti milioni di euro a causa della vendita sotto costo di immobili di sua proprietà.
A causa delle pressioni di Bertone la Lux vide, sostiene Bild, avrebbe ricevuto sostegno finanziario con operazioni su obbligazioni convertibili, nonostante che l'istituto bancario della Santa sede fosse contrario. Alla fine dell'anno scorso, la banca vaticana avrebbe ceduto a una fondazione la sua partecipazione (pari al 16 per cento del valore dell'azienda) a Lux vide. Bild non manca di ricordare il caso del lussuoso attico di Bertone, ponendolo implicitamente in relazione indiretta con la presunta inchiesta sul suo conto.
In una conferenza stampa in Vaticano - racconta Bild - lo svizzero René Bruelhart, posto da papa Francesco a capo della Aif, presentando il suo rapporto annuale non ha voluto né confermare né smentire le voci in merito. "Non confermerò né smentirò indagini a carico di Bertone, e non dirò nulla su casi specifici o casi personali", ha detto Bruelhart sempre secondo il resoconto della testata tedesca. La quale aggiunge che, secondo sue fonti, irregolarità "ci sono state, eccome". E che la Chiesa avrebbe perso almeno venti milioni di euro a causa della vendita sotto costo di immobili di sua proprietà.
A causa delle pressioni di Bertone la Lux vide, sostiene Bild, avrebbe ricevuto sostegno finanziario con operazioni su obbligazioni convertibili, nonostante che l'istituto bancario della Santa sede fosse contrario. Alla fine dell'anno scorso, la banca vaticana avrebbe ceduto a una fondazione la sua partecipazione (pari al 16 per cento del valore dell'azienda) a Lux vide. Bild non manca di ricordare il caso del lussuoso attico di Bertone, ponendolo implicitamente in relazione indiretta con la presunta inchiesta sul suo conto.
http://www.huffingtonpost.it/
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