D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 30 maggio 2013

Gli operai della Nike protestano e la polizia li manganella

nikeE’ di 23 feriti il bilancio della manifestazione indetta dai dipendenti della marchio americano in Cambogia. I sindacati denunciano: “Usati manganelli elettrici, una donna incinta ha avuto un aborto”
Almeno 23 operai cambogiani di una fabbrica che produce abbigliamento per la Nike sono rimasti feriti sotto le cariche della polizia intervenuta con manganelli elettrici per interrompere proteste in corso da quasi una settimana all’esterno dello stabilimento di Kampong Seu, a ovest della capitale Phnom Penh.
Il 21 maggio, circa 3mila operaie/i avevano bloccato una strada che conduceva alla fabbrica della Sabrina Garment Manufacturing, chiedendo un aumento di retribuzione di 14 dollari mensili per compensare le spese di trasporto e alloggio: al momento i 5mila operai dello stabilimento vengono pagati secondo la retribuzione minima nazionale di 74 dollari al mese.
Tra i feriti, secondo il rappresentante sindacale Sun Vanny, c’è anche una operaia incinta, che ha sofferto un aborto spontaneo dopo essere stata colpita. Dal letto di ospedale, un altro operaio ha spiegato alla Reuters di essere stato colpito alla testa con un manganello elettrico, col quale era armata la polizia in assetto antisommossa inviata per disperdere i manifestanti.

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