D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


martedì 8 maggio 2012

Altri 3 Omicidi di Stato


Salerno, due persone si uccidono per la crisi. A Milano un imprenditore si impicca

08 maggio, ore 22:01

Salerno - (Adnkronos) - Altre tre vittime oggi: un uomo di 63 anni si è tolto la vita impiccandosi con una corda nello stesso deposito dove aveva prestato servizio. Un altro, 62 anni e disoccupato da un anno, si è sparato con un fucile. Nel biglietto d'addio indirizzato ai familiari ha scritto: "Perdonatemi sono un fallito''. Nel milanese il proprietario di un'azienda di formazione si è tolto la vita impiccandosi a un albero. Nell'ultimo messaggio: "Non ho soldi per pagare gli stipendi". Tasso dei suicidi come nella Grande Depressione: +20% in pochi anni
 

 
Salerno, 8 mag. (Adnkronos) - Due anni fa perse il lavoro di custode, oggi, una volta appreso che avrebbe dovuto lasciare l'alloggio di servizio, G. A., di 63 anni, si è tolto la vita impiccandosi con una corda nello stesso deposito dove aveva prestato servizio e attiguo alla sua abitazione.


E' stata la figlia a trovarlo ormai già senza vita. La ragazza ha abbracciato il padre ed ha pianto poi ha avvertito la polizia. Poco dopo una volante dell'ufficio di prevenzione generale della questura di Salerno è arrivata in via Brum, nella zona industriale della città. La polizia ha ritrovato un biglietto d'addio, indirizzato ai familiari. "Perdonatemi sono un fallito. Non ce l'ho fatta più per questo motivo ho deciso di sparire per sempre".

Sempre a Salerno, un disoccupato di 62 anni, Angelo Coppola, si è ucciso nella sua abitazione di San Valentino Torio, sparandosi una fucilata in petto. L'uomo, operaio edile, era senza lavoro dallo scorso anno, quando è stato licenziato dalla ditta per la quale lavorava dopo aver perso commesse. Coppola ha lasciato un biglietto: "Senza lavoro non si può vivere". Era solo in casa; il cadavere e' stato rinvenuto dai familiari una volta rientrati.

Un dramma che si è ripetuto anche a Milano, dove un imprenditore di 60 anni, Luigi Fenzi, si è impiccato a un albero perché non riusciva più a onorare i debiti. L'uomo, titolare di un'azienda di formazione, è stato trovato da un passante, all'interno del Parco delle Groane, nel comune di Cesate, in provincia di Milano.

Sposato con due figli grandi, Fenzi si è allontanato dalla sua abitazione nel primo pomeriggio, poi la macabra scoperta. In una tasca i militari della Compagnia di Rho hanno trovato un biglietto in cui la vittima, titolare della Essetitre, 'spiegava' i motivi del suo gesto estremo: non ho soldi e non posso pagare i miei dipendenti perché non c'è lavoro, il suo ultimo messaggio.

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