D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


martedì 16 ottobre 2012

Peru': BAYER responsabile della morte di 24 bambini nel 1999

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Una commissione parlamentare del Peru' sostiene che la BAYER e' responsabile della morte per avvelenamento di 24 bambini nel villaggio andino di Tauccamarca. Le loro famiglie si appellano a Kofi Annan per escludere la multinazionale tedesca dal Global Compact dell'ONU.

Fonte: CBGnetwork; PANLA

27 Agosto 2002 - Dopo 9 mesi di indagini, una Commissione Parlamentare Peruviana ha publicato il suo rapporto finale sui decessi per avvelenamento di 24 bambini nel remoto villaggio di Tauccamarca nell'Ottobre 1999. La Commissione ha concluso che ci sono prove evidenti della responsailita' amministrativa e criminale del Ministero dell'Agricoltura, e di
responsabilita' criminale della multinazionale agrochimica Bayer. La Bayer e' stata il principale importatore e distributore del Flidol, il pesticida
che ha provocato i 24 decessi. Il rapporto parlamentare raccomanda che il governo e la Bayer indennizzino le famiglie dei bambini morti.

La Commissione fu istituita in seguito all'appello fatto dai genitori dei minori deceduti e di altri 18 bambini che, pur essendo stati avvelenati, sono sopravvissuti. Le analisi mediche iniziali indicano che molti di questi bambini soffriranno di diversi problemi sanitari di lungo termine, compresi problemi di crescita.

La Bayer promuoveva ampiamente il Folidol in tutto il Peru', concentrando le
sue campagne di marketing nell'uso del pesticida sulle piantagioni Andine coltivate soprattutto dai piccoli agricoltori, gran parte dei quali e' analfabeta e parla solo il Quechua. La Bayer impacchettava il Folidol, che era una polvere bianca simile al latte in polvere inodore, in piccoli
sacchetti di plastica, etichettati in Spagnolo e raffiguranti foto di
vegetali. Le etichette non fornivano informazioni comprensibili alla maggior parte di questi villaggi remoti sulla sicurezza del prodotto, e avevano indicazioni piccole sui pericoli.

Le famiglie coinvolte hanno fatto causa alla Bayer affermando che la multinazionale avrebbe dovuto prendere provvedimenti per prevenire il prevedibile cattivo uso di questo prodotto estremamente tossico. Le famiglie chiedono giustizia per i figli deceduti, garanzie di assistenza medica per quelli sopravvissuti e riforme legislative per prevenire tragedie future.
L'accusa cita anche il Ministero dell'Agricoltura per non essere riuscito a implementare le leggi sui pesticidi: le vendite incontrollate di pesticidi ad uso ristretto sono comuni in tutto il Peru'. L'azione giudiziaria e' stata avviata il 22 Ottobre 2001 e il processo deve ancora concludersi.

Gli sforzi delle famiglie di Tauccamarca e delle ONG peruviane sono stati sostenuti dall'appoggio dell'opinione pubblica e hanno ottenuto cambiamenti legislativi importanti. Per esempio nel Febbraio 2002, il Servizio di Sanita' Agraria Nazionale del Peru' ha pubblicato una risoluzione che sospende le importazioni di tutti i pesticidi classificati dall'OMS
(Organizzazione Mondiale della Sanita') come estremamente dannosi (Ia) e altamente pericolosi (Ib). Le famiglie hanno anche scritto al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, per chiedergli l'esclusione della Bayer dal Global Compact dell'ONU. Il Global Compact e' una partnership tra l'ONU e alcune multinazionali che promettono di rispettare i diritti umani e i principi di tutela ambientale.

[DsaL]

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