D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


lunedì 29 ottobre 2012

Un popolo umiliato da un condannato che fa proclami a reti unificate

Lo spettacolo al quale abbiamo assistito non solo e' vergognoso per una paese che pretende di essere una democrazia, ma e' offensivo ed oltraggioso per tutti i suoi cittadini, soprattutto quello onesti, che pagano regolarment
e le tasse e che sopportano in questi mesi il peso di una crisi senza precedenti. Cittadini che sorreggono fino all'inverosimile una situazione che, senza i loro sacrifici, sarebbe gia' andata verso la catastrofe. Ebbene questi cittadini onesti hanno dovuto sorbirsi su tutte le televisioni, sui siti on line, in diretta televisiva, in streaming su alcuni siti web, si parla anche in qualche cinema nel quale e' stata interrotta la programmazione, le farneticazioni di un delinquente che dopo aver subito una condanna per frode fiscale si presenta davanti alle telecamere a reti unificate per sproloquiare contro la giustizia, contro la dittatura della magistratura ed a ricattare il paese minacciando di far cadere il governo. E' stato uno spettacolo inverosimile con i giornalisti che facevano le domande e applaudivano alle risposte del condannato come se esponesse teorie rivoluzionarie per amore del proprio paese. Uno spettacolo che ci ha riportato agli occhi del mondo nel baratro piu' profondo, incapaci di dire basta ad un simile pazzo e pericoloso uomo che agisce come il peggior dittatore che la storia del pianeta ricordi. Un'offesa per tutti quelli che, grazie anche alle sue truffe ai danni dello stato, sono stati chiamati a vuotare le proprie misere tasche per riparare appunto ai guasti causati non solo dalla crisi ma anche della evasione fiscali della quale il condannato e' uno dei maggiori responsabili. Ma quanti condannati dalla giustizia in questo paese possono permettersi tanto ? Quanti possono contare sul sostegno di schiere di giornalisti pronti ad osannare il colpevole di un reato ? Su questo il condannato ha ragione, la legge non e' uguale per tutti. Solitamente chi subisce una condanna in un qualsiasi processo non puo' presentarsi a rete unificate a sproloquiare sulla giustizia italiana ed a promettere la riforma della stessa a proprio uso e consumo. Come potremo mai finalmente liberarci di un delinquente che ha portato lo stato alla catastrofe economica, finanziaria, morale, culturale e chi piu' ne ha piu' ne metta. Basteranno una matita ed una scheda elettorale per mandarlo finalmente nell'unico posto dove merita di stare ? La galera con una porta senza chiave possibilment murata. Si potra' spedirlo in galera in maniera democratica o sara' necessaria una vera e propria rivoluzione ? Ma vera non come le ultime manifestazioni che si svolgono in Italia e che per qualche ora portano in piazza gente arrabbiata ma che si limita a sfilare, cantare e ballare per poi tornare a casa a pagare il gas, l'enel, la benzina, l'Imu ed a trovare i soldi per mangiare. No cosi' ormai non basta piu': si deve scendere in piazza per rimanerci fino a quando con le buone o le cattive questi delinquenti, comandati dal capo banda appena condannato, non lasciano le poltrone che occupano ormai senza averne piu' titolo. Dobbiamo recuperare la nostra dignita' calpestata e messa alla berlina da un delinquente che dopo aver mangiato il cervello a un'intera generazione pretende di continuare a vivere e delinquere alle nostre spalle.

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