D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


lunedì 10 marzo 2014

Un rapporto cinese preoccupante sulla situazione dei diritti umani negli Stati Uniti


 





Scandalizzata dalla lezione morale che i dirigenti americani hanno l’audacia di fare a tutto il mondo, 
la Repubblica Popolare di Cina ha pubblicato il 28 febbraio 2014, un rapporto ufficiale allarmante sulla 
situazione dei diritti umani negli Stati Uniti. Questo rapporto è stato reso noto a tutto il mondo dalla
 Agenzia di stampa cinese Xinhua News. Sia chiaro che nessun giornale francese di grande diffusione
 ( e nemmeno italiano, ndr) ha ritenuto di pubblicare il rapporto cinese mentre, al contrario, tutti si 
preoccupano di fare continuamente commenti e analisi sulla situazione dei diritti umani in Cina. A mio 
avviso, questa è una ragione in più per divulgare questo documento.BEIJING, 28 febbraio (Xinhua)
 — La Cina  ha risposto venerdì alle critiche e ai commenti irresponsabili degli Stati Uniti sulla
 situazione dei diritti umani pubblicando un rapporto sui diritti umani negli Usa.Un documento intitolato
 “Lo stato dei diritti umani negli Stati Uniti nel 2013″ è stato pubblicato dall’ufficio dell’informazione del
 Consiglio degli Affari di Stato (governo cinese) in risposta ai “Rapporti sulle pratiche dei paesi in
 materia di diritti umani nel 2013″ pubblicato giovedì dal Dipartimento di Stato americano.
Nel suo rapporto la Cina assicura che  vi sono stati l’anno passato negli Stati Uniti seri problemi
 concernenti i diritti umani e precisa che la situazione si è ulteriormente deteriorata in numerosi campi.
Ponendosi come giudice mondiale dei diritti umani, il governo degli Stati Uniti ha di nuovo effettuato
 attacchi arbitrari e dato giudizi irresponsabili sulla situazione dei diritti umani in 200 paesi e regioni,
 spiega il rapporto cinese.
Tuttavia, gli Usa si sono ben guardati dall’ analizzare il problema dei diritti umani a casa loro.
IL  MONDO ATTRAVERSO “PRISMA”
Il documento cinese qualifica il programma americano Prisma, che esercita una vasta sorveglianza a 
lungo termine negli Stati Uniti e all’estero, come una flagrante violazione del diritto internazionale e
 stima che questo programma attenti gravemente ai diritti umani.
I servizi di spionaggio americani appoggiandosi sui dati forniti dalle imprese dei settori Internet e
 telecomunicazioni, tra cui Microsoft, Google, Apple, Yahoo e  Facebook, seguono i contatti privati e le
 attività sociali dei cittadini americani.
ROBOTS ASSASSINI E CONVENZIONI NON RATIFICATE
Il rapporto punta altresì il dito sul grande numero di civili uccisi durante i frequenti voli di droni americani
 sui paesi come il Pakistan e lo Yemen. La parte americana ha condotto 376 attacchi con droni sul
 Pakistan  dal 2004, uccidendo 926 civili, secondo il rapporto.
A tutt’oggi, gli Stati Uniti non hanno sempre ratificato o partecipato a una serie di convenzioni chiave
 dell’Onu sui diritti umani, specialmente al Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e
 culturali,  alla convenzione sulla eliminazione di tutte le forme di discriminazione verso le donne,  
alla convenzione sui diritti dei bambini e a quella sui diritti delle persone con handicap, ricorda sempre
 il rapporto cinese.
SANZIONI CRUDELI E ECCEZIONALI
La misura dell’isolamento è molto diffusa nel sistema carcerario americano, critica il rapporto. Il paese
 conta circa 8000 carcerati messi in isolamento, in celle piccole, mal ventilate, con poca o nulla luce
naturale. Alcuni sono in carcere da più di 40 anni in queste condizioni.
VIOLENZA CON ARMI DA FUOCO
Il culto americano per le armi da fuoco genera violenza e causa ogni anno 11000 morti nel paese. Il 
rapporto cita le statistiche dell’FBI che spiegano che le armi da fuoco sono state usate nel 69.3%
 degli omicidi, nel 41% delle liti e nel 21.8% delle aggressioni gravi.

Nel 2013, 137 persone sono morte in 30 massacri negli stati Uniti, precisa il rapporto.
DISOCCUPAZIONE E PERSONE SENZA CASA
“Gli Stati Uniti restano in una difficile situazione in materia di lavoro, finchè il tasso di disoccupazione 
del paese resta elevato”, precisa il rapporto. Di seguito il documento afferma che il tasso di
 disoccupazione negli impieghi a basso reddito ha raggiunto il 21%, mentre il numero dei senza-tetto è
 aumentato del 16% nel biennio 2011-2013.
C’è anche un gran numero di bambini che lavorano nel settore dell’agricoltura negli Stati Uniti e la loro
 salute fisica e mentale è compromessa, indica il rapporto.
Il rapporto di venerdì è la 15ma edizione annuale pubblicata dalla Cina in risposta alle accuse 
americane.
CONCLUSIONI : UN NUOVO SINTOMO DEL DECLINO DEGLI STATI UNITI
La pubblicazione del governo cinese di questo rapporto così severo sulla situazione dei diritti umani
 negli stati Uniti mi sembra interessante per due motivi:
1) I fatti elencati nel rapporto ufficiale di Pechino sono in effetti molto gravi.
Sia chiaro che non ignoro affatto che la situazione dei diritti in Cina lasci molto a desiderare e che sia
 certamente più brutta che negli Stati Uniti.
Sta di fatto che i problemi sottolineati da Pechino sui diritti umani negli Usa siano reali e molto gravi
. Ed è legittimo preoccuparsene perchè gli Stati Uniti hanno la pretesa di essere il supremo giudice 
mondiale in materia.
Si noterà del resto che il rapporto di Pechino è incompleto perchè non fa cenno alla pena di morte,
 applicata in maniera massiva negli Stati Uniti…..come in Cina e in Arabia Saudita. Non esiste quindi
 che il governo cinese si scandalizzi per il degrado continuo dei diritti umani negli Usa.
Per esempio, nella sua classifica annuale della libertà di stampa nel mondo, l’associazione RSF ha 
fatto retrocedere gli Usa di 13 posizioni in un anno, dal 30° al 43° posto nella lista mondiale.
L’associazione denuncia la “caccia alle fonti e a chi lancia allarmi” e precisa: “l’anno 2013 ha 
conosciuto un picco in termini di pressione sui giornalisti e sulle loro fonti.”. La condanna a 35 anni di
 carcere per il soldato B.  Manning per avere consegnato a WikiLeaks moltissimi documenti o la ricerca
 di E. Snowden che è all’origine dello scandalo sulle intercettazioni da parte della NSA americana,
 sono altrettanti avvertimenti a coloro che oseranno rivelare a tutti informazioni su dati sensibili, di 
accertato interesse pubblico. ( Le Nouvel Observateur)
Altro esempio, l’anziano presidente americano J. Carter in persona, ha fatto scalpore l’anno scorso,
affermando che la democrazia americana non funziona più. ( Russia Today)
2) Il fatto stesso che il governo cinese pubblichi e presenti a tutto il mondo questo rapporto la dice 
lunga sul declino della dominazione americana e della sua pretesa superiorità morale sul mondo. E’
 senza dubbio l’insegnamento più importante. I tempi in cui Washington poteva attribuirsi il titolo di
 arbitro mondiale della democrazia e dei diritti umani appartiene al passato. Questo declino morale va
 di pari passo con il relativo declino economico, sociale, finanziario e industriale.

Siccome Washington è all’origine della destabilizzazione quasi contemporanea di Siria, Venezuela e
 Ucraina, la constatazione di questo declino non deve essere persa di vista.
François ASSELINEAU                                                                          www.almanar.com.lb
Site Union Populaire Réublicaine                                              Traduzione di: Luca Martinelli
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