D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


venerdì 21 marzo 2014

Se hai paura di volare...

Pubblichiamo una testimonianza raccolta dagli amici di Sciesardegna. E' di per sé la dimostrazione che oggi nei cieli incrociano un po' a tutte le quote ed in tutte le direzioni aerei della morte, a differenza di quanto avveniva anni fa, quando i passeggeri che non avevano paura di volare, ammiravano il paesaggio da un'inedita angolazione, sotto lo sguardo compiaciuto del personale di bordo. Allora nessuna assistente di volo intimava ai viaggiatori di chiudere le tendine e di non scattare fotografie. Oggi è proibito anche solo sbirciare dal finestrino dell'aeromobile. Le compagnie aeree, insieme con tutti gli altri artefici e complici dell'operazione "scie chimiche", avranno forse qualcosa da nascondere?


Prendi un qualsiasi giorno dell’anno… Durante un viaggio in aereo che potrebbe essere distensivo… Se osaste tenere gli occhi aperti, potreste vedere delle cose… ma delle cose strane, così strane che, secondo qualcuno, non esistono che nella vostra mente… Secondo altri NON dovreste proprio guardare. E perché mai, direte, non dovremmo? Ma tant’è… In tanti prima di noi hanno suggerito che la vita intera sia un sogno... o no?

Così i casi sono due: o ci siamo inventati tutto, pazzi visionari o scrittori di canovaccio di un romanzo di spionaggio che chiaramente finirà con rapimenti, sparizioni misteriose e trionfo inesorabile dell’eroe sui cattivi, oppure tutte queste cose sono vere, le abbiamo vissute e vedute… Certo, che siano vere non possiamo darvene le prove nette, ma possiamo assicurarvi che per noi la PAROLA ha un ancora Valore e le bugie sono di appannaggio (e di professione) di qualcun altro. In ogni caso chi legge sceglierà quale delle due pillole gli conviene...

Sì, Matrix non a caso, perché volare su un aereo di linea oggi è diventato la matrice di un sogno o di una storia pazza di spie e di spiati… Ed i cosiddetti corridoi aerei sono divenuti passaggi segreti (ma neanche tanto poi) di voli folli, di evoluzioni al limite del possibile, di vere, simulate o mancate collisioni... In cielo si può leggere in codice la storia intera della nostra pazza umanità.

Vi è capitato in questi ultimi anni di salire su un qualsiasi aereo di linea, italiano o straniero, high cost o low cost e vedervi intimato dagli assistenti volo, con molto gentilezza sia chiaro, ma con fermezza, di abbassare le tendine durante il sorvolo della nostra patria? A noi è capitato più volte...

- Perché, chiedemmo (con la macchina fotografica in mano… e già conoscendo la risposta), dobbiamo abbassare le tendine?
- Innanzitutto spenga la macchina fotografica.
- E perché mai se non siamo né in fase di atterraggio né di decollo?
- Sono disposizioni del comandante.
- Ah be’, questioni di sicurezza… Ma le sembra tanto sicuro quell’aereo che sta volando al nostro fianco a poche centinaia di metri?
- Ma guarda che faccia tosta! Sarò costretta ad avvisare il comandante…

Va be’, la legge è legge.

Sono diventato più pericoloso io che cerco di capire, di vedere, di salvarmi, se posso, più del pericolo stesso. Ma forse è sempre stato così, mi rassegno, abbassando la tendina e spegnendo la reflex ed entrando di diritto nel novero dei martiri dell’ingiustizia. Sai che consolazione…

Sono cose normali che capitano... ben tre volte quest’anno (2009) durante normali voli di linea sui cieli italiani... Ora, come nel miglior romanzo, bisognerebbe svelare che cosa abbiamo intravisto dietro quelle tendine. Perché i passeggeri, sempre ben disposti a guardare dall’alto il paesaggio, devono abbassare le tendine sul più bello? Rivelazioni non adatte all’umanità non ancora pronta? U.F.O.? Il ritorno del Messia? Magari... Più semplice e tutti conoscono la risposta ormai: AEREI.

Sì, normali (o quasi) aerei. Anzi, aerei probabilmente militari, senza insegne né livree sulla fusoliera bianca, che sfrecciano da tutte le parti e passano vicino al tuo aeromobile, evoluendo tranquilli in base al loro piano di volo (che forse non esiste) ed al loro – tutto da verificare – corridoio aereo. Prima del decollo, sul cielo dell’aeroporto di Olbia si vedeva ad occhio nudo una masnada di aerei che rilasciavano dense scie bianche. 

Decollati e saliti di quota, scopriamo ciò che non si può vedere: gli aerei andavano e venivano senza posa, letteralmente costruendo una coltre biancastra al di sopra della terra e dei terrestri. Ma sì, lo fanno per noi, ci fanno abbassare le tendine perché non ci spaventiamo oppure affinché non vediamo o cominciamo a preoccuparci fino alla domanda fatidica: MA CHE COSA STANNO FACENDO?

Orbene, durante l’estate 2009 e precisamente dal 20 al 27 agosto, decidiamo di compiere un viaggio di piacere in Danimarca. Due giorni precisi di andata e ritorno, due voli precisi di andata e ritorno dall’Italia.

20/08/2009

L’aereo della compagnia low cost vola low, ops, scusate basso, abbastanza basso sul mare. Poche le nuvole; vicino al finestrino – ah che meraviglia! – possiamo ammirare il panorama sottostante. Ovvio, sottostante. Ecco Genova! Vedi là le Alpi. L’aereo, si sa, è veloce e sorvoliamo veloci i monti... Ma, qualcosa cambia nell’aria; incollo gli occhi al finestrino, preparo la reflex... Non siamo soli: intravediamo altri aerei, quattro o cinque. Due di essi volano davanti a noi, ma più in basso. Sembrano aerei di linea. Percorrono una rotta parallela alla nostra, non lasciano scie. Altri quattro percorrono una traiettoria perpendicolare a noi, volano molto vicini tra loro dalla nostra destra alla nostra sinistra (noi sempre in direzione Danimarca): due passano sotto, due sopra il nostro aereo. Tutti si dirigono verso uno stesso punto alla nostra sinistra. Che strano!!! Guarda. Gli aerei sopra di noi lasciano scie bianche, mentre quelli che passano sotto di noi, emettono scie inizialmente bianche che poi diventano fumo (condensa non è) nero. Il carburatore, accidenti!!! Te l’avevo detto di pulirlo! E abbiamo veduto chiaramente l’improvviso passaggio dalla scia bianca a quella nera! All’orizzonte si intravedono altri aerei lontani che incrociano parallelamente a noi. Con scia nera al seguito.

Ipnotizzato e dubbioso, stacco l’occhio dal finestrino. Il clima dentro l’aereo è tranquillo, questa volta nessuna tendina abbassata… Nessuno, tranne me ed il mio amico, si chiede se quegli aerei stiano facendo una cosa normale. Volare e trasportare.

Ritorno a guardare fuori: vedo una scia di fumo (condensa non è) nero, parallela alla traiettoria del nostro aereo, che si “apre” forse spinta dal vento e che diventa una specie di corridoio che non si interromperà per chilometri!

Ad un certo punto, proprio quando cominciamo a sorvolare la Danimarca, la presenza di aerei e scie si interrompe. Scie e nebbia totalmente assenti. Atterriamo. Da giù il cielo è limpido, ma nei giorni successivi vedremo scie d’aereo ovunque. Sono scie bianche che non svaniscono che coprono il cielo. Le ho viste uscire da aerei molto vicini al mio… MA CHE COSA FANNO?



27/08/2009

Al ritorno, l’aereo low cost vola anch’esso basso (ma perché non saliamo di quota? Prima gli aerei volavano più alti! Forse perché “low cost”determina anche la quota low?... ehm...). Eppure non si riesce a vedere distintamente il paesaggio. Durante tutto il volo verso l’Italia sarà presente una patina omogenea che galleggia tra noi e la terra, dunque ad una quota più bassa della nostra, che impedirà di distinguere nitidamente il paesaggio. Ancora scie... Le distinguo chiaramente, bianche, che si allargano e si sovrappongono spalmandosi su quella patina. Non ci sono tanti aerei intorno. Ma attenzione: mi giro verso il finestrino e, all’improvviso, alla mia destra vedo un aereo GRANDISSIMO in linea d’aria talmente vicino che stavo per urlare! L’aereo viene verso di noi, poi vira per compiere a gran velocità una traiettoria a dir poco pazzesca: da quella che, ad occhio nudo, sembra la nostra identica quota sale di scatto verso l’alto, poi vira verso la sua sinistra e comincia a salire ancora; infine gira, perde velocemente quota e scompare sotto di noi in pochi secondi. Il tutto lasciandosi dietro una grossa scia bianca.

Paura di volare...

Un tranquillo viaggio in aereo oggi può riservare segreti e sorprese. Non aprite gli occhi, però, non guardate dal finestrino, continuate a leggere il giornale che recita: “Cielo sereno, tranne che per qualche innocua velatura”... Innocue fino a che qualcuno di quegli aerei (ma che fanno?) non vi prenderà in pieno...


Testimonianza raccolta dal "Comitato Scie Sardegna" (http://www.sciesardegna.it/)

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