Mentre il ministro Di Paola gioca alla guerra, difendendo a spada tratta l’acquisto degli F35 che ci costano 15 miliardi di euro, in Italia dilagano la povertà e la disoccupazione, e un’impresa su tre rischia di fallire entro l’anno. Quanti asili nido e infrastrutture si potrebbero costruire, quanti servizi e ammortizzatori sociali potrebbero essere garantiti dallo Stato, quante aziende a rischio potrebbero essere salvate dalla bancarotta con quei soldi?
E’ inconcepibile che nella spending review del governo si taglino con l’accetta sanità, giustizia e istruzione e si mantenga in piedi un assurdo e ingiustificato programma militare. Evidentemente il ministro della Difesa non solo ignora la drammatica realtà del Paese, ma sembra non conoscere neppure l’art.11 della Costituzione, secondo cui l’Italia ripudia la guerra.
E’ inconcepibile che nella spending review del governo si taglino con l’accetta sanità, giustizia e istruzione e si mantenga in piedi un assurdo e ingiustificato programma militare. Evidentemente il ministro della Difesa non solo ignora la drammatica realtà del Paese, ma sembra non conoscere neppure l’art.11 della Costituzione, secondo cui l’Italia ripudia la guerra.
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