D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


sabato 24 novembre 2012

Crisi, madri ridotte alla miseria si prostituiscono per far mangiare i figli

L'allarme lanciato dalla Caritas: «Mettono gli annunci sui giornali e ricevono i clienti in casa per arrivare a fine mese»





SENIGALLIA - Madri che si prostituiscono per dar da mangiare ai figli. L'aspetto più disperato della crisi emerge a Senigallia.Le forze dell'ordine erano impegnate a fronteggiare il fenomeno dilagante delle squillo e si sono accorte c'è c'è un aspetto del tutto inedito, svincolato dalla tradizionale prostituzione controllata dal racket o altre forme criminali. A rivelare questo retroscena è la Caritas. Nel senigalliese ci sono numerose madri di famiglia che, rimaste senza soldi, vendono il loro corpo per dare da mangiare ai figli.

Nuove del «mestiere», le senigalliesi non incontrano i clienti in strada. Mettono annunci sui giornali o sui siti internet e li ricevono nelle loro abitazioni. Molte utilizzano alloggi estivi, che in questo periodo vengono affittati a prezzi stracciati, per trasformarli in alcove a luci rosse.

Intanto a Senigallia prosegue la battaglia alla prostituzione su strada con multe ai clienti che si fermano lungo le «strade dell'amore», anche solo per guardare le tante squillo arrivate dall'Est, in questo momento padrone dei marciapiedi.

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