D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 9 maggio 2013

Compravendita senatori, procura di Napoli chiede giudizio per Berlusconi


L'ex premier è indagato per il presunto versamento di tre milioni di euro all'ex Idv De Gregorio per passare con il centrodestra durante il secondo governo Prodi. Il Cavaliere è accusato di corruzione


Sergio De Gregorio
La Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi per la vicenda della presunta compravendita dei senatori. La stessa richiesta è stata formulata per l’ex senatore Sergio De Gregorio e l’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola. La richiesta è stata trasmessa all’ufficio gip e l’assegnazione del fascicolo avverrà nei prossimi giorni. L’accusa contestata agli imputati è di corruzione. Una precedente richiesta di rito immediato avanzata dai pm era stata respinta dal gip Marina Cimma che non aveva ravvisato gli elementi necessari per l’adozione di tale procedura. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dai pm Vincenzo Piscitelli,Henry John WoodcockAlessandro Milita e Fabrizio Vanorio.
La notizia dell’iscrizione dell’ex premier nel registro degli indagati era trapelata a febbraio, dopo l’interrogatorio dell’ex esponente dell Idv De Gregorio che davanti ai pm aveva detto: “L’accordo si consumò nel 2006… il mio incontro a palazzo Grazioli con Berlusconi servì a sancire che la mia previsione di cassa… era di 3 milioni e che immediatamente partirono le erogazioni. Ho ricevuto 2 milioni in contanti da Lavitola a tranche da 200/300mila euro”, aveva aggiunto De Gregorio, ricostruendo la strategia che aveva portato alla caduta del fragile governo Prodi.
Dopo aver ricordato che i rapporti numerici tra maggioranza e opposizione al Senato erano di 158 a 156, De Gregorio aveva ai pm che “ciò faceva ovviamente immaginare la possibilità di ribaltare gli elementi numerici e ricordo bene che già dopo il voto che mi vide eletto presidente della Commissione Difesa, discussi a palazzo Grazioli con Berlusconi di una strategia di sabotaggio, della quale mi intesto tutta la responsabilità…”.

Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie