D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


mercoledì 21 novembre 2012

Lobotomizzati e contenti!




Imminente negli Stati Uniti, o meglio, obbligatorio dal 2013 a tutti i cittadini che utilizzano la sanità pubblica VeriChip RFID (Radio Frequency Identification), cosa comporta e a cosa realmente serve questa nuova tecnologia che si spaccia come aiuto alla persona?
VeriChip è l'unico chip RFID approvato dalla Food and Drug Administration che può essere impiantato nelle p
ersone, il microchip RFID è biocompatibile e verrà impiantato nella mano o nella fronte, è costituito da una batteria a litio capace di ricaricarsi con il sistema nervoso di ognuno di noi, riceve ed invia impulsi elettrici, è una sorta di schedario, il quale, secondo le fonti più autorevoli servirà a rendere tracciabile la persona dal punto di vista medico e di assistenza sanitaria o eventualmente come carta di credito alternativa; un eccelso specchietto per le allodole insomma!
Nel marzo 2004, un night club di Barcellona ha iniziato ad usare VeriChip come una sorta di carta VIP per i propri clienti; nello spot che nell'anno 2009 circolava sul web il chip veniva proposto come alternativo alla carta di credito: tutto facile, tutto comodo, niente più code, niente portafoglio o carta di credito per pagare le consumazioni o la spesa: ma stiamo impazzendo? Che fatica si fa' ad aprire il portafoglio e pagare in contanti o con il bancomat? (1)

Fermiamoci un attimo a riflettere sulla disposizione di legge americana, perché mai io libera (si fa' per dire) cittadina dovrei farmi impiantare un microchip che delinea la mia storia medica, che mi renda tracciabile in qualsiasi momento della mia vita; perché sono obbligata ad avere un dispositivo elettronico non naturale, un mini computer nel mio corpo, senza la facoltà di poter scegliere?
Lo stato mi vuole tanto tanto bene, e mi dona questo dispositivo per alleviare tutta la struttura sanitaria da migliaia di scartoffie, perché così posso stare tranquilla che se sto' male ed arrivo in ospedale sanno già chi sono e di cosa ho bisogno: schedari, numeri, database, macchine... questa è libertà vigilata.
Nel 2002, trascinati dall’enfasi del figlio 14enne (Derek, già allievo prodigio della Microsoft), un’intera famiglia americana, i Jacobs, si è fatta impiantare il verichip. Ora affermano di sentirsi veramente “sicuri”. (2)

Inquietante allo stesso tempo è la correlazione tra H.A.A.R.P. (High Frequency Active Auroral Research Program) e il VeriChip, una ricetrasmittente impiantata nel nostro corpo in grado di fornire dati e di riceverne attraverso radiofrequenze; lo scenario non è dei migliori, c'è da aprire gli occhi: tutte le nostre abitudini saranno schedate, controllate, monitorate ed infine sedate dalla grande mano del profitto senza scrupoli... bene comune? No... di pochi!
Illusoriamente la nostra vita sarà finalmente protetta, del resto il chip una volta inserito chirurgicamente, non è più espiantabile, una volta si diceva "un diamante è per sempre" ora è il caso di dire "chippati per sempre". Se malauguratamente si volesse rimuovere il chip, ogni tentativo di rimozione sarà rilevato da un’apposita centrale che, in assenza di identificazione, avvertirebbe le autorità. Inoltre pare che la rimozione sia pure tossica per l'organismo, alla faccia della tecnologia salva vita!
La vita è da sempre stata fatica, coraggio, azione, umanità, semplicità del fare insieme, collaborazione anche se spesso egoistica, ma vera; dove abbiamo perso questi valori? Dove, la semplicità del sudore della fronte per ottenere qualcosa si è sostituita ad un vivere sempre più automatizzato, come macchine, come robot... cosa ha disumanizzato la vita?
Non c'è da andare tanto lontano per accorgersi quanto poco siamo attori dei nostri tempi, e quanto invece imbottiti di facilitarismo e comodità, nelle piccole cose siamo diventati zombie: la casa, la spesa, le faccende, il lavoro. Quanto viviamo veramente? Quanto siamo presenti alla nostra vita? Poco! Spesso invece automatizzati e lobotomizzati.
Addirittura accade negli Stati Uniti che alcuni negozi abbiano richiesto ai propri clienti abituali l'impianto di microchip per poter assegnare sconti: che prezzo ha l'avidità umana? (3)
Per la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale costituito da pochi ed "eletti" individui che controllano le masse e che possa usufruire di potere illimitato e dittatoriale, é storicamente noto che la strategia primaria passa per la manipolazione del pensiero, le credenze delle persone, inserendo emozioni di terrore, paura, rabbia, ansia: si ricordino le persecuzioni Naziste ai danni degli Ebrei. Il passo successivo é proporre una soluzione collettiva che di questi tempi si traduce in: "Metti il chip! Sarai protetto e controllatamente libero!"
Abbiamo il dovere di riprenderci la dignità che pian piano ci stiamo togliendo, come persone, come società, accettando passivamente tutto ciò che pochi, ricchi, alieni ci vogliono spacciare come salutare. Facciamolo per le piccole anime che stanno venendo al mondo, i nostri bimbi. Che non siano chippati come bestiame! Riaffermiamo la nostra umanità finalmente buona, bella e vera, non artificiale.

Fonti:
(1) youtu.be/_xNhL39uD7I
(2) www.altrainformazione.it/wp/un-chip-sottocutaneo-per-controllare-la-popolazione/
(3) www.pianetamamma.it/il-bambino/shopping/microchip-sottocutanei-per-ottenere-gli-sconti.html

Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie