D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


venerdì 23 agosto 2013

Fukushima catastrofe planetaria. Le autorità ammettono: è allarme radioattivo livello 3

Il mondo si è distratto ma farebbe bene a preoccuparsi per quanto sta accadendo in Giappone nell'area della centrale nucleare di Fukushima. Inizialmente, le autorità giapponesi avevano classificato la gravità della recente perdita di materiale radioattivo al livello 1, il più basso, su una scala di 7 livelli. Ma alla fine l'autorità nucleare ha dovuto ammettere la pericolosità dell'accaduto.
L'agenzia di stampa Kyodo ha reso noto che una pozza di acqua contaminata rinvenuta nel sito sta emettendo 100 millisievert di radiazioni all'ora. Intervistato dall'agenzia Reuters, Masayuki Ono, il general manager della Tepco, la società proprietaria del sito, ha ammesso che "100 millisievert l'ora sono il limite di esposizione accumulata nell'arco di cinque anni dai dipendenti che lavorano per la centrale; dunque, si può dire che abbiamo rinvenuto livelli di radiazione abbastanza forti da colpire un individuo con una dose di radiazione di cinque anni in un'ora". Il problema e che l'acqua radioattiva presente nel terreno di Fukushima si sta ormai riversandonel mare, e fino a 40.000 miliardi di becquerel (unità di misura del Sistema internazionale dell'attività di un radionuclide, con 1 Bq che corrisponde ad 1 disintegrazione al secondo) si stanno riversando nell'Oceano Pacifico. La stessa Tepco ha dovuto ammettere che tra i 20.000 e i 40.000 miliardi di becquerel di trizio (isotopo radioattivo) si sono riversati nell'oceano.

Alle devastanti e inquietanti devastazioni ecologiche si sommano anche quelle economiche, particolarmente dolorose per un Giappone che solo adesso sembrava riprendersi dalla crisi e dalla stagnazione che lo avevo colpito nel 1997. Sui mercati infatti si è diffuso il panico e alla Borsa di Tokyo i guadagni accumulati sino a quel momento sono evaporati completamente segnando il tracollo improvviso di 250 punti dell'indice azionario Nikkei 225 in seguito alle notizie sulle fuoriuscite radioattive da Fukushima.

 
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