D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 8 novembre 2012

(DIS)INFORMAZIONE DI REGIME


                                                                               di Paolo Cardenà-
Ah, andiamo proprio bene! Pensate un po’ voi!!! Ieri sera avevo deciso di starmene rilassato seduto sul divano a leggermi un buon libro. Ma si sa, le cose, talvolta, non vanno proprio come le desideriamo.  Ed eccoti qua spuntare Ballarò, su Rai 3, dove erano ospiti tra l'altro  Grilli (Ministro del Tesoro), Maria Stella Gelmini (ex Ministro della (d)istruzione), Angeletti e il solito Abete. E indovinate un po’ di che stavano discutendo, questi menti eccellenti? 
Tenetevi forte: con tutte e due le mani, intendo! Con facce compiaciute e soddisfatte,  stavano discutendo  di una cosa che, da uno stato fallito che sussidia banche fallite, non ti aspetteresti mai: LA RIDUZIONE DELLE TASSE. Sì, di riduzione di tasse. E qui, ovviamente, in un Paese dove ti espropriano oltre il 70% del tuo reddito, la mente corre subito ad una riduzione di tasse di almeno 10%, o forse più. Invece si stavano  riempiendo la bocca per un presunto tesoretto (che tesoretto non è), che non basterà neanche per comprare noccioline;  peraltro ottenuto da un  aumento dell'Iva  fino a portarla al 22%. In pratica, visto che tra qualche mese dovrebbe votarsi (ma non ci metterei la mano sul fuoco), stanno cercando di rifarsi il trucco e riabilitare gli impresentabili che hanno condotto questo Paese al collasso,  spacciando così un aumento dell'imposizione fiscale, per  vero e proprio taglio di tasse.

In realtà, chi (eventualmente)  potrà beneficiare da questo provvedimento e ammesso che sia approvato in via definitiva, saranno, verosimilmente, alcune categorie a basso reddito che, grazie al taglio (si fa per dire), potranno permettersi qualche pacco di pasta in più all’annoo comprare dei pastelli nuovi (magari la scatola da 12 pezzi) ai propri figli,  che così non saranno derisi a scuola per via dei colori troppi consumati.  Ah si, dimenticavo! Con i benefici derivanti dal taglio promesso, potranno fare tante altre cose. Pensate un po’ voi!  Magari, potranno correre più speditamente e con qualche decina di euro in più in tasca, a pagare le cartelle esattoriali sospese presso Equitalia; sempre che nel frattempo non siano scadute. Perché altrimenti, in questo caso,  con il taglio epocale riconosciuto da questo stato magnanimo, magari potranno pagare a Equitalia solo qualche giorno di interessi di moraAddirittura potranno andare in banca e raccomandarsi  con il direttore,  pregandolo di procedere  alla sospensione della procedura d’asta dell’abitazione, avviata a fronte di numerose rate di mutuo scadute, sperando di tenerli buoni con qualche decina di euro. Se proprio si dovesse essere così fortunati, magari, con i soldi avanzati, si potranno pagare le bollette delle utenze domestiche già scadute e se, nei prossimi messi, dovesse essere molto freddo, si potranno accendere i riscaldamenti di casa, magari un paio di minuti in più al giorno.  

Cari signori, siamo al delirio totale. La realtà è che non c'è un becco di un quattrino e viviamo in   uno stato fallito a tutti gli effetti, e non solo economicamente. E' in fallimento lo Stato, così come lo sono le banche, le imprese e le famiglie. Ciò che stanno dando in pasto al popolo, con lo stile degno di venditori di tappeti persiani fasulli,  sono notizie errate, fuorvianti e del tutto infondate nei fatti. Stanno mentendo spudoratamente al popolo, sapendo di mentire. La cosa che fa più incazzare è dover constatare che le menzogne vengono diffuse per tramite i media sussidiati dai soldi dei contribuenti,  a cui l'inganno stesso  è rivolto. Vergogna!

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