D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


martedì 13 novembre 2012

Un bando fantasma per la ex Cemerad




Intervista a Daniela Spera, portavoce del comitato Legamjonici: "Sconcertante quanto sta avvenendo attorno ad una delle più grandi sciagure ambientali del Paese"

di Paola Fornaro

La Cemerad continua a far discutere. Le polemiche inerenti ad una delle più grandi sciagure ambientali del Paese sembrano non avere proprio fine.

Da oltre un anno, il comitato Legamjonici segue la questione della bonifica del materiale radioattivo contenuto in circa 14mila fusti stoccati in un capannone alle porte di Statte.

Daniela Spera, portavoce dello stesso comitato, indica una data: il 23 luglio 2012.

“Bisogna ripartire da lì se vogliamo effettivamente capire cosa sta succedendo in relazione all’ex sito Cemerad”.

Perché?

“Semplice: il 23 luglio di quest’anno è stato indetto il bando per la caratterizzazione del materiale contenuto nei fusti. Dopo l'incessante pressing svolto da Legamjonici siamo arrivati ad una svolta. O almeno così pensavamo”.

Questo primo intervento di bonifica avrà un costo di 1,5 milioni di euro?

“Si, è stato il sindaco di Statte a confermare l’entità dell’intervento finanziario. Miccoli parlò, per la prima volta, il 1 agosto 2012 di cifre e impegni di spesa dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Ricordo che in quell’occasione dichiarò: ‘Siamo in fase di espletamento di gara; abbiamo ricevuto un'offerta da un'azienda.

Non è stata ancora assegnata la gara perché stiamo vagliando la documentazione prodotta dalla stessa. La caratterizzazione è resa possibile a seguito di un Atto d'Intesa e di risorse che la Provincia di Taranto ha assegnato al comune di Statte’”.

Tutto bene, quindi?

“Procediamo con calma, questa vicenda è una sorta di puzzle con date e dichiarazioni che vanno incastrate per bene. Il 6 ottobre la Prefettura di Taranto, a seguito di un incontro con l'assessore regionale alle Politiche ambientali, il presidente della provincia di Taranto, il sindaco di Statte, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, i dirigenti dell’Ispra e dell’Arpa Puglia scrive: 'A breve verranno completate le procedure per l’aggiudicazione della gara relativa alle operazioni di caratterizzazione dei fusti, avendo il presidente della provincia assicurato uno specifico impegno finanziario a favore del comune di Statte’.

Insomma sembrava davvero che la problematica stesse volgendo verso una definitiva soluzione”.

E invece?

“E invece nei giorni scorsi, Vincenzo Conte, il segretario cittadino de i Verdi, rilascia un’intervista che azzera tutto quanto. Niente più fondi per caratterizzare la Cemerad: una parte del finanziamento scompare nelle pieghe del decreto sulla spending rewiew”.

Nessuna norma relativa al Patto di stabilità può tagliare fondi con i quali dare copertura finanziaria ad un bando già espletato.

“E’vero, per questo ci siamo recati lo scorso 5 novembre al comune di Statte per chiedere lumi. Ma…”.

Ma, cosa?

“In seguito all'incontro avuto con un funzionario, abbiamo appreso una verità sconcertante: la cifra di 1,5 milioni di euro, in realtà, era solo una 'promessa' dell'ente Provincia; e che, secondo quanto stabilito nell'Atto d'Intesa del 1 luglio 2010, la somma erogata è poco più di 1 milione di euro: la restante parte non è mai stata certa.

Questa tesi, tra l’altro, è confermata da quanto si legge a pagina 5 del bando di assegnazione: ‘Si specifica che non si procederà ad assumere alcuna obbligazione giuridicamente vincolante fino alla definizione degli atti di competenza provinciale concernenti l’impegno di spesa a favore del Comune di Statte’.

In altre parole, il bando è stato indetto senza alcuna certezza circa la reale disponibilità della cifra prevista per la caratterizzazione, aspetto che né il sindaco Miccoli né l'assessore Chiarelli avevano mai precedentemente specificato. Si erano semplicemente limitati a dichiarare che attendevano alcuni pareri 'tecnici' legati alla modalità di svolgimento dell'operazione di caratterizzazione”.

http://www.cosmopolismedia.it/ambiente/2346-un-bando-fantasma-per-la-ex-cemerad.html

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