D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


sabato 10 novembre 2012

Dipartimento della difesa Usa:il controllo della popolazione come parte delle operazioni di stabilita'


Un funzionario del Dipartimento della Difesa ha ammesso che il controllo demografico è parte integrante delle “operazioni di stabilità” americane 

Qualche giorno fa (1), James A. Schear, vice-assistente segretario della difesa per le strategie di partnership e le operazioni di stabilità, ha dichiarato al pubblico del summit annuale della ISOA – Associazione Internazionale delle Operazioni di Stabilità, che il controllo demografico è una delle “missioni centrali” dell'esercito statunitense in relazione alle operazioni di stabilità. Il comunicato stampa del Dipartimento recita (2): 

“Le operazioni di stabilità, che di solito costituiscono operazioni militari in contesti civili, comprendono numerose missioni, tra le quali le operazioni di pace, la lotta al terrorismo, le operazioni anti-droga, il controllo demografico e l'assistenza nazionale”. 



“Mentre cerchiamo di riequilibrarci nei confronti della regione pacifico-asiatica, mantenendo la nostra enfasi sul Medio Oriente (3), come di dovere, stiamo inoltre considerando le operazioni di sicurezza come mezzo per sostenere i nostri impegni sulla difesa all'interno dell'Europa e nell'ambito della partnership in tutte le regioni”, ha dichiarato Schear. 

Nel suo discorso, Schear ha sottolineato che lavorare con il settore privato, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, è cruciale per assicurare che le “operazioni di stabilità”, come il controllo della popolazione, vengano effettivamente implementate: 

“Nelle regioni in cui sono in gioco gli interessi nazionali americani (4), dobbiamo ora attuare l'investimento necessario per poter evitare di richiedere in un secondo momento delle operazioni più grandi, più costose e più intrusive”, ha aggiunto Schear. Ha inoltre menzionato il bisogno di alleanze internazionali: “Andrei anche oltre, dicendo che non solo il governo americano, ma anche i nostri alleati ed i nostri partners (5) sentiranno il crescente bisogno di competenze del settore privato in loco, come ad esempio migliorare la governance, monitorare le situazioni precarie, fornire capacità di risposta immediata”. 

Il controllo demografico come parte degli obiettivi geo-politici statunitensi era già stato formulato nel 1974 da Kissinger, nel suo famoso rapporto NSSM 200: Implicazioni della Crescita della Popolazione Mondiale sulla Sicurezza e gli Interessi Esteri degli USA (6). In questo spietato rapporto, il controllo demografico viene considerato come un interesse straordinario per la sicurezza americana, specialmente in merito alle provviste alimentari mondiali: “Dal momento che l'aumento della popolazione è uno dei fattori determinanti l'aumento nella domanda alimentare, l'insufficiente allocazione delle risorse della PL 480 [legge che permette l'uso delle scorte alimentari americane come aiuto all'estero – n.d.t.] dovrebbe prendere in considerazione quali misure vengono adottate da un Paese sia in merito al controllo demografico, sia alla produzione alimentare. Tuttavia, in tali sensibili relazioni è importante, in forma ed in sostanza, evitare l'apparenza della coercizione”. 

Altra dichiarazione del Premio nobel per la pace Kissinger:

“(…) la strategia di assistenza nel suo complesso dovrebbe concentrarsi sempre di più su politiche selettive che contribuiranno al declino della popolazione ed ad altri scopi. Questa strategia riflette la complementarietà tra il controllo della popolazione e gli obiettivi di sviluppo degli Stati Uniti, in particolare quelli collegati all'autorità congressuale dell'USAID affinché si concentri sul problema della grande povertà nei paesi meno sviluppati”. 

Viene anche menzionata la possibilità di usare il cibo come arma nel gioco demografico: “Senza una migliore sicurezza alimentare, ci saranno pressioni che porteranno ad eventuali conflitti ed al desiderio, da parte delle famiglie numerose, di propositi “assicurativi”, minando così altri sforzi sullo sviluppo e sul controllo demografico”. 

Gli ultimi commenti da parte di un alto funzionario alla Difesa dell'esercito americano sottolineano il fatto che la popolazione era ed è tuttora la preoccupazione principale dell'amministrazione, non solo negli interessi della sicurezza americana, ma anche per quelli del Nuovo Ordine Mondiale.

Jurriaan Maessen 
Fonte: http://explosivereports.com

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