D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 26 settembre 2013

I Media Troppo Veloci per il Cervello Morale

drugs-on-the-brain1

Le emozioni legate al senso morale sono elaborate lentamente dal 
cervello: lo dimostra una ricerca condotta da Antonio Damasio sulle 
emozioni complesse come l'ammirazione e la compassione.

Le emozioni legate al senso morale sono elaborate lentamente dal 
cervello: è questo il risultato di una ricerca condotta da Antonio
Damasio e collaboratori presso il Brain and Creativity Institute della
 University of Southern California. Lo studio - che è uno dei primi che passa
dall'esame di emozioni primarie come il dolore e la paura a quello
di emozioni complesse come l'ammirazione e la compassione - ha significative
dal male in gran parte proprio grazie al sentimento di ammirazione.
 E' una reazione fisiologica profonda molto importante nella 
definizione della nostra umanità." 
E, secondo i risultati dello studio, è profondamente radicata nel
 cervello e nella sensibilità del corpo, coinvolgendo sistemi neuronali
primari che regolano il chimismo ematico, il sistema digerente e altre strutture.
"Per alcuni tipi di pensiero, e particolarmente per il processo 
decisionale morale su situazioni psico-sociali che riguardano altri,
 abbiamo bisogno di un certo tempo e di riflessione", osserva
Mary Helen Immordino-Yang, prima firmataria dell'articolo pubblicato
sull'ultimo numero dei sui Proceedings of the National Academy of Sciences 
(PNAS) in cui si illustrano i risultati. L'essere umano è in grado di 
classificare l'informazione molto rapidamente e può rispondere a segnali fisici 
di dolore negli altri nell'arco di frazioni di secondo. Tuttavia, ha scoperto
 il gruppo di lavoro diretto da Antonio Damasio, l'elaborazione di emozioni sociali
 complesse come l'ammirazione o la compassione richiede un tempo superiore.

Nel corso di sedute sperimentali i ricercatori hanno monitorato con tecniche
 di brain imaging l'attività cerebrale di un gruppo di volontari mentre
 ascoltavano il resoconto di storie di vita vera tali da suscitare ammirazione per
 un comportamento virtuoso o per un'abilità, e rispettivamente di compassione
 per uno stato di sofferenza psico-sociale oppure di dolore fisico. Le 
immagini cerebrali ottenute dai ricercatori hanno mostrato che
 per una risposta cerebrale completa a storie che illustravano 
situazioni di sofferenza sociale o di azioni encomiabili erano necessari
 dai sei agli otto secondi ma, per contro, una volta divenuta 
cosciente la risposta permaneva più a lungo rispetto a quella 
suscitata dal confronto con un dolore fisico. Lo studio solleva la 
Riferendosi ai media, Immordino-Yang puntualizza che "il problema non è
quello dei mezzi di cui si dispone, ma dell'uso che se ne fa. In una cultura 
preoccupa è ciò che avviene con la brusca giustapposizione che si trova, per
 esempio, nelle notizie", aggiunge Damasio. "Quando si ha a che fare con le
 emozioni, dato che questi sistemi sono intrinsecamente lenti, quello che
possiamo dire è: non così veloci."


FONTE: LE SCIENZE

Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie