D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


mercoledì 14 novembre 2012

NON VITA MA STATO VEGETATIVO

di Gianni Tirelli

Possiamo non accorgerci dell’aria, ma non possiamo negare la sua funzione vitale – e questo vale per Dio. Se rinunciamo all’aria, rinunciamo a Dio e a ogni possibile salvezza. Questo meccanismo logico e perfetto, incarna ogni forma di vita, e produce, sulla base dei nostri atti, l’alternarsi della gioia e del dolore. Negare Dio, sott’intende negare 
la ragione, ed esimersi quindi, da ogni interpretazione di male e di bene. Essendoci stato sottratto ogni personalismo, volontà, parametro e giudizio critico, come potremmo distinguere il giusto dall’iniquo e la bellezza dall’orrore? Ma oggi qualcosa è cambiato e lo stato etico è trasfigurato in perverso relativismo”

E’ IN QUESTO MODO CHE SI CONTROLLANO LE MASSE, TOGLIENDO LORO I PARAMETRI DI RIFERIMENTO, DI GIUDIZIO CRITICO E DI COMPARAZIONE.

Se tutti noi accettiamo, di fatto, che il nostro habitat sia sistematicamente devastato da rifiuti e scorie tossiche inquinanti che mettono a repentaglio la qualità della vita, la salute e il futuro dei cittadini, riducendo il tutto a “effetto collaterale del benessere e del progresso”, non ci è difficile dubitare dell’esistenza di Dio, a conferma di quella del Diavolo. L’opera di plagio mediatica ha cancellato ogni individualismo, e il pensiero unico omologante, si è imposto sull’istinto primordiale e la capacità di osservazione e di discernimento. In questo modo ci atteniamo alle indicazioni di un libretto di istruzioni che, lo stesso Sistema Bestia, ci consegna il giorno stesso della nostra venuta al mondo. In breve, l’uomo è stato per sempre privato della consapevolezza trasfigurando, così, il significato di esistenza, in un particolare stato vegetativo.



Oggi, la scienza moderna, arida e opportunista, asservita al Potere economico, si è sbarazzata della spiritualità, ritenendola un vero e proprio impedimento al suo piano di omologazione degli individui che, nella pratica coerenza dei valori, principi e doveri, vanificavano il commercio dell’effimero e dell’illecito. Il senso di colpa, che interveniva sulle scelte e i comportamenti, limitandone le degenerazioni, è stato miseramente scalzato e surrogato dal “tutto è relativo” come il nuovo slogan del Sistema potere, assurto a dogma assoluto e irrinunciabile delle società consumiste occidentali.

Le granitiche e imperiture dighe dell’etica, si sono sbriciolate sotto l’imponente pressione del liberismo relativista/consumista. I principi etici, regolatori e sentinelle dei comportamenti umani, sono stati rimossi per sempre e, vizio, perversione e paura, li hanno sostituiti. Il male, un tempo riconoscibile e collocabile, ha assunto le sembianze della normalità, espropriando lo spirito dell’uomo e privandolo, così, della consapevolezza, del discernimento e della dignità.

In verità, non sappiamo più distinguere il male dal maligno, la libertà dalla licenza, la furbizia dall’intelligenza, la verità dalla menzogna e il progresso dalla catastrofe ambientale.

Questa nostra è la peggiore delle schiavitù. Siamo prigionieri, costretti dentro l’invisibile gabbia dell’omologazione e di un persistente disagio psico/esistenziale, oppressi dalla dittatura di una libertà effimera e dall’illusione indotta dal Sistema Relativista di considerarci tali. Ogni altro aggettivo che potremmo affiancare al termine “relativismo”, con l’intento di rafforzarne il significato etimologico, in realtà, lo mortifica, essendo lo stesso (il relativismo) una condizione fuori da ogni oggettiva comprensione umana e più terribile auspicio.

Di fatto, dentro di noi, non vibra più alcuna corda e ogni moto di mare si è spento, schiacciato dall’appiattimento verso il basso di ogni nostro personalismo, giudizio critico e gesto rivoluzionario. Neppure sotto il peggiore dei regimi, era mai stata prodotta una tale massificazione delle coscienze e una così alta percezione della paura, in tutte le sue forme psicotiche, ipocondriache, di densità e di contaminazioni!

Gli individui androidizzati delle società occidentali, interpretano la conoscenza del passato, come incapace di attingere a una realtà oggettiva e assoluta. Affermo questo sulla base di un’attenta e disincantata osservazione dei loro atteggiamenti, ragionamenti, convincimenti e, in fine, analizzando gli effetti delle loro scelte sulla realtà presente. Così l’illegalità è assurta a regola e gli organi preposti a contrastarla, sono così marci e corrotti, che chiamare le nostre società, civili, è un ossimoro. L’ossimoro, partorito in quantità industriale dal moderno Sistema liberticida, è il germe malefico del relativismo.

Per tanto, la locuzione “certezza scientifica”, descrive con efficacia il contrasto logico di una tale affermazione, codificandola a buon diritto, fra la sconfinata categoria dei moderni e catastrofici ossimori, oggi adottati in massa a regole comportamentali, tali da avere mutato la libertà in licenza e la realtà in contraffazione.



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